Sui quotidiani italiani, Giorgia Meloni è diventata la protagonista di una soap argentina | Rolling Stone Italia
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Sui quotidiani italiani, Giorgia Meloni è diventata la protagonista di una soap argentina

La storia d'amore con Andrea Giambruno, la letterina commossa della figlia Ginevra, le interviste al parrucchiere e al personal trainer che, per motivarla, la chiama affettuosamente "balena": l'informazione nostrana sta dando il suo meglio, trasformando la leader di Fratelli d'Italia in un personaggio di 'Beautiful'

Sui quotidiani italiani, Giorgia Meloni è diventata la protagonista di una soap argentina

Dopo il grande spartiacque del 25 settembre, i giornali avrebbero di che scrivere per mesi.

I piani di analisi che le elezioni politiche ci hanno lasciato in eredità sono tantissimi. Proviamo a citarne qualcuno: il centrodestra ha stravinto le elezioni e dominerà gli equilibri parlamentari con 115 seggi al Senato e 235 alla Camera (praticamente, con la maggioranza assoluta in entrambi i rami, potrà governare da solo); il Movimento 5 Stelle ha fatto incetta di voti al Sud, spaccando in due il dibattito pubblico tra chi ritiene che questo successo sia da ricollegare al reddito di cittadinanza e chi, di contro, lo imputa alle ragioni del voto di scambio; la Lega è ai minimi storici e, salvo sorprese, tornerà ad essere un partito territoriale e legato agli interessi della grande industria del Nord.

Per la nascita del nuovo governo potremmo dovere attendere diverse settimane, ma le scadenze da rispettare sono già tantissime: per la prima volta nella storia repubblicana, la staffetta a Palazzo Chigi tra il governo Draghi e quello nuovo che sarà quasi certamente guidato da Giorgia Meloni avverrà nel pieno della sessione di bilancio, in una fase economico-finanziaria molto negativa.

In questo caos imperante, l’informazione dovrebbe salire in cattedra e assumersi l’onere di ricreare uno spazio di ordine in questo caos. E invece, sfogliando i titoli dei principali quotidiani, la sensazione è quella di ritrovarsi catapultati in una puntata di Beautiful: la narrazione non è incentrata sulla Giorgia Meloni prossima leader di governo, ma sulla Giorgia Meloni madre della piccola Ginevra, compagna del giornalista Mediaset Andrea Giambruno, scrittrice amatoriale di racconti fantasy, lettrice appassionata di Tolkien, coatta cresciuta tra i palazzoni e la parrocchia della Garbatella che, nonostante la celebrità acquisita, fa ancora la fila dal macellaio per comprare le fettine e gli hamburger.

Il processo di “tabloidizzazione” dei leader politici non è una novità all’interno delle liturgie dell’informazione italiana, specialmente nelle settimane immediatamente successive al voto o, comunque, dopo un cambio di governo. Ne abbiamo avuto un esempio nel febbraio del 2021, pochi giorni dopo la nascita del governo Draghi, quando abbiamo assistito a una campagna mediatica incessante e dedicata a sondare ogni aspetto della vita privata dell’ex banchiere centrale – che giornali legge, che sport fa, qual è il suo piatto preferito, dove compra la carne per il suo brasato e così via.

Nelle ultime ore stiamo assistendo alla stessa dinamica, ma con un’assoluta preminenza della galassia della destra italiana (in particolare della sua leader, ma non solo. Solo per fare un esempio, un articolo di Repubblica di ieri titolava: Dimitri Kunz d’Asburgo, chi è il compagno di Daniela Santanchè, la seconda donna forte di Fratelli d’Italia che ha stravinto a Cremona), diventata la protagonista inconsapevole di un grande romanzo Harmony pieno di amori nati e finiti, storie di periferia, passione culinarie e serate tra amici ricordate con malinconia. Il risultato è la compilazione di una maxi–lista di cose che non avremmo voluto sapere (ma che, grazie all’informazione italiana, adesso sappiamo) su Giorgia Meloni.

In queste ore il ciclo delle notizie è dominato da (grottesche) interviste concesse dalle varie professionalità cui la leader di Fratelli d’Italia si rivolge, come chiunque, per risolvere i piccoli problemi quotidiani, da Antonio Pruno, il suo parrucchiere, autore del “taglio portafortuna” che ha condotto Meloni alla vittoria a Fabrizio Iacorossi, il personal trainer che si occupa di mantenerla in uno stato di forma invidiabile tra una seduta di pilates e l’altra e che, per motivarla, la chiama simpaticamente “balena”. «Prima correva molto, poi cinque anni fa ha iniziato a venire da noi – ha Iacorossi, che allena anche Francesco Totti e la ex moglie Ilary Blasi, in un’intervista al Corriere – ormai siamo diventati amici. Lei è leader anche in palestra, ha sempre una parola per tutti. Scherza, si allena in gruppo».

Altri “approfondimenti”, invece, ci informano delle abilità culinarie di Andrea Fusco, noto cuoco romano: «Ho conosciuto Meloni ad Atreju (la manifestazione della destra giovanile italiana, ndr) sull’Isola Tiberina. Era un contesto di festa in cui lei doveva fare la conduttrice ed io giudicare il piatto che avrebbero preparato i presidenti di Camera e Senato. L’ho trovata molto simpatica, nonostante io sia di un’altra sponda politica». 

C’è anche chi ha tenuto a farci sapere che la futura presidente del Consiglio sia un’appassionata di automotive (guida abitualmente una Mini Countryman) e chi ha messo sotto i riflettori il frame narrativo della “famiglia difficile”, del “padre assente” e dell’infanzia parecchio turbolenta con cui la nostra ha dovuto fare i conti (a 8 anni, con la sorella, ha dato fuoco alla casa, manco fossimo in un famoso romanzo di Scott Spencer).

L’argomento principe, però, è la storia d’amore tra Meloni e il summenzionato Andrea Giambruno, che è stato addirittura intervistato dal primo quotidiano italiano nella sua nuova veste di first gentleman: Giambruno che svela il dietro le quinte che ha portato Ginevra, sua figlia, a scrivere un biglietto di felicitazioni per la madre («Cara mamma, sono tanto felice che hai vinto. Ti amo») e che sottolinea come, a differenza di quanto suggerito dalle malelingue, la bambina (7 anni) la letterina l’ha scritta tutta da sola; Giambruno che inizialmente era etichettato come “di sinistra” da alcuni giornali ma che, poi, ha svelato l’arcano, spiegando che «Era una battuta: non sono di sinistra, è solo che abbiamo opinioni divergenti su alcuni temi etici, come il suicidio assistito»; e, ovviamente, non poteva mancare Giambruno che prova una certa gelosia per i tanti ammiratori che anelano alla sua amatissima Giorgia.

Un’operazione simpatia che, forse, avrebbe il fine di mostrare il lato umano della prossima leader di governo, ma che sta sfociando nella vera e propria agiografia. Ora: lungi da me voler impartire lezioni di giornalismo a chicchessia (non ne sono degno, non ne sono in grado) o non comprendere che, ovviamente, questa tipologia di notizie fa traffico e porta lettori; forse, però, bisognerebbe trattare i leader con la serietà che meritano, senza incastonarli per forza in una puntata della soap opera argentina più a buon mercato che esista.