Soldi in nero, saluti romani, “Heil Hitler”: l’inchiesta giornalistica che fa tremare Fratelli d’Italia | Rolling Stone Italia
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Soldi in nero, saluti romani, “Heil Hitler”: l’inchiesta giornalistica che fa tremare Fratelli d’Italia

Mandata in onda ieri sera su La7, è il prodotto di tre anni di lavoro in cui un giornalista di Fanpage ha infiltrato gli ambienti milanesi di FdI, e rivela tante cose sconvolgenti

Soldi in nero, saluti romani, “Heil Hitler”: l’inchiesta giornalistica che fa tremare Fratelli d’Italia

Ieri sera, a distanza di poco più di un giorno dalle elezioni comunali, il sito giornalistico Fanpage ha pubblicato un’inchiesta video – trasmessa in esclusiva da La7 durante il programma Piazzapulita – che sta causando non pochi problemi al partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, e soprattutto della sua sezione milanese. 

Nell’inchiesta, risultato di diversi anni di lavoro, un giornalista di Fanpage è riuscito a infiltrarsi sotto copertura all’interno di un gruppo di attivisti di FdI spacciandosi per un uomo d’affari milanese interessato a sostenere economicamente il partito. Così facendo il reporter riesce a ottenere la fiducia di Roberto Jonghi Lavarini, detto “il barone nero”, ex candidato alla Camera per FdI nel 2018 e condannato a due anni per apologia di fascismo. Tramite Jonghi Lavarini conosce poi Carlo Fidanza, capo della delegazione di FdI al Parlamento europeo. 

Ed è qui che cominciano le rivelazioni sconcertanti. Nell’inchiesta, ripresa con una telecamera nascosta, si vede Fidanza che propone a quello che pensa essere un possibile sostenitore di finanziare un aperitivo elettorale per la candidata al consiglio comunale di Milano Chiara Valcepina, affermando che per farlo ci sono due modalità: “o versare nel conto corrente dedicato. Se invece voi avete l’esigenza del contrario e vi è più comodo fare del black, lei si paga il bar e col black poi coprirà altre spese”. Come funzioni questo “black” lo chiarisce Jonghi Lavarini: racconta che per realizzare il processo hanno “una serie di lavatrici” per il finanziamento alla campagna elettorale.

Ma le controversie non finiscono qui. C’è poi tutta una parte dell’inchiesta più, per così dire, “pittoresca” che riguarda la natura del partito di Giorgia Meloni – che si è sempre rifiutato di essere considerato fascista, neofascista o post-fascista. Eppure nel video di Fanpage si vedono saluti romani, nostalgici del nazismo che evocano la birreria di Monaco (quella dove Hitler tentò di fare il suo colpo di stato nel 1923), saluti al grido di “Heil Hitler”. 

Ha fatto scandalo anche il trattamento riservato al giornalista di Repubblica Paolo Berizzi, che si è occupato di neofascisti e che per questo ha ricevuto minacce di morte che l’hanno costretto a vivere sotto scorta: i membri di Fratelli d’Italia lo prendono in giro facendosi una foto tutti insieme e dicendo “Berizzi” invece del classico “cheese” al momento dello scatto. 

Poco dopo la messa in onda dell’inchiesta su La7, Fratelli d’Italia ha diramato una nota ufficiale in cui ha richiesto di visionare tutto il girato con cui è stato costruito il video di Fanpage per “valutare compiutamente eventuali responsabilità di esponenti di FdI anche in relazione ai contatti con persone da tempo estranee a FdI proprio in ragione delle loro posizioni incompatibili con quelle del nostro movimento”. Il comunicato aggiunge di non prendere per oro colato i contenuti dell’inchiesta, che sarebbe stata mandata in onda “con il palese intento di infangare la nostra onorabilità”, ma c’è poco da negare. Le immagini sono molto chiare.

Potete vedere il video della prima puntata dell’inchiesta di Fanpage qui sotto. 

"Abbiamo le lavatrici per fare il black": così il big di Fdi vuole finanziare la campagna elettorale