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Quotidiani, magazine, libri, musica, film e serie: Telegram è il bazar dov’è tutto gratis

La Federazione degli editori si è finalmente accorta che su Telegram è tutto gratis, ma sono anni che il fenomeno del free download di quotidiani e riviste è in grandissima espansione

Quotidiani, magazine, libri, musica, film e serie: Telegram è il bazar dov’è tutto gratis

La Federazione degli editori si è finalmente accorta che su Telegram è tutto gratis, ma sono anni che il fenomeno del free download di quotidiani e riviste è in grandissima espansione. Almeno da quando il “cugino” di Whatsapp è stato sdoganato su ogni smartphone del pianeta, quindi il 2015. Prima come strumento di comunicazione preferito degli adepti dello Stato Islamico, un biglietto da visita niente male, visto che garantisce una grande tutela della privacy. Poi come veicolo di diffusione di ogni tipo di file anche coperto da copyright. Come mai? Semplice: non puoi essere rintracciato, o comunque è molto molto più difficile rispetto ad altre app di messaggistica. 

In queste ore, la Fieg e la Guardia di Finanza hanno reso noti alcuni numeri che, come si sa, in questi casi sono spesso approssimati per difetto, visto che se non puoi rintracciare l’origine e in molti casi neppure il consumatore finale è decisamente complesso avanzare delle stime. Eppure, nel report si parla di 670 mila euro al giorno di perdite, circa 250 milioni di euro all’anno nel settore dell’editoria. Sono ancora pochi e cercheremo di spiegarvi il perché portandovi esempi concreti. In che modo? Altrettanto semplice: usando quei canali di Telegram dove è possibile scaricare di tutto senza sborsare un euro. 

Non è poi così difficile, né utilizzarli né trovali. Proviamo a ipotizzare di essere dei neofiti del web. Il primo passo, di solito, è quello di digitare su Google le nostre richieste, persino le più banali. Per esempio: “Scaricare giornali da Telegram”. Ecco così che tra i risultati troveremo centinaia di siti che non fanno altro che consigliarci i migliori canali o bot (utenti artificiali programmati per esaudire le nostre richieste), difendendosi dietro alla seguente dicitura: “Qualsiasi contenuto protetto da copyright non può in alcun modo essere utilizzato e ottenuto in maniere diverse da quelle stabilite dal proprietario dei contenuti. Questo articolo è a puro scopo dimostrativo e non vuole in alcun modo invogliare i lettori al fenomeno della pirateria. Sei solo tu il responsabile per qualsiasi contenuto scaricato in maniera illegale”. 

Sapendo che avrete accesso a qualsiasi cosa gratuitamente, per di più su una tecnologia nella quale è difficilissimo venire rintracciati, quanto pensate possa valere questo avviso? Nulla, infatti in centinaia di migliaia, forse milioni di persone ogni giorno, incuranti che si tratti di un reato, scaricano quotidiani e riviste per la propria lettura o per inviare screenshot o interi file Pdf ad amici, parenti e conoscenti. Ma non solo su Telegram, utilizzando anche Whatsapp come amplificatore e dove il file condiviso si muoverà in forma virale attraverso chat private ma soprattutto di gruppo fino a rendere anche in questo caso molto difficoltoso risalire al “paziente zero”. 

Fin qui è la teoria, ora proviamo a passare alla pratica. Dai siti che ci consigliano a chi affidarci, basta cliccare e veniamo reindirizzati direttamente dentro questi canali dove l’unica regola è di rinominarsi con un alias. Nessuno, infatti, viene accettato con il proprio nome e cognome per non rischiare di essere rintracciati. E poi? Poco altro, tra cui non intasare i gruppi ogni mattina con frasi tipo “buongiornissimo” o la sera con “dolce notte”. Non è Whatsapp o Facebook, siamo in Telegram e qui tutti sono decisamente pragmatici: scaricano quello che gli serve e la socialità è pari a zero. Ma facciamo qualche nome, o meglio: consigliamo anche noi dove scaricare tutto gratuitamente. Ma ricordatevi l’avviso precedente, visto che anche questo è un articolo a scopo dimostrativo e le vostre azioni illegali successive saranno a carico vostro, sia chiaro.  

Tra i canali in ascesa, e consigliatissimo su ogni sito, da qualche tempo spopola “eDiCoLa-WapPoSa”, che recentemente ha cambiato nome in “eDiCoLa_LuXuRiOsA” che finora conta più di 200mila iscritti, dove dalle 9 alle 10 del mattino i quotidiani, sia locali che nazionali, vengono caricati e messi a completa disposizione degli utenti. Tenendo conto che Telegram può essere utilizzato sia su smartphone che su Pc, provate a immaginare quanti giornali vengono scaricati ogni giorno, condivisi con altre persone della cerchia familiare o lavorativa di un singolo utente e poi ricondivisi per l’intera giornata da chi li ha ricevuti. I quotidiani non vi bastano, perché siete lettori onnivori soprattutto in periodo di quarantena? Niente paura, si possono trovare anche tutte le riviste che desiderate.

Uno dei canali più forniti in questo senso è Edicola Italia. Qui i suoi quasi 100mila membri possono effettuare il download rigorosamente a scrocco di qualsivoglia pubblicazione. Tra le più note di approfondimento socio-politico ci sono Internazionale, l’Espresso, Panorama, fino a quelle sportive come Sportweek, motoristiche come Quattroruote o Automoto, scientifiche come Focus, oppure tutta una schiera di magazine che vanno dal gossip (Gente, Oggi, Chi) alla cucina (Cucina facile, La cucina italiana, La cucina vegetariana, Torte nonna), al design (Dentro casa, Design diffusion) alla caccia (Armi shop, Armi magazine o Beccacce che passione). Sono solo alcuni esempi, visto che non manca nessun titolo che non si possa trovare nelle edicole fisiche. 

E fin qui ci siamo limitati al mondo dell’informazione. Basta, però, approfondire un po’ di più e spunteranno facilmente tanti altri canali, gruppi o bot dove trovare ciò che cerchiamo. Siete appassionati di libri? Nessun problema, in Gruppo eBooksItalia, i suoi 30mila iscritti possono cercare un volume a richiesta (basta il titolo o l’autore) e rimanere in attesa qualche giorno affinché venga caricato, oppure contare su più di 57mila file di libri già salvati e consultabili (cioè scaricabili) senza colpo ferire. Alcuni gestori di questi gruppi hanno iniziato da tempo anche a differenziare l’offerta, e così ogni tanto viene ricordato che, sempre sotto la medesima gestione, è possibile ampliare le ricerche per “audiobooks”, cioè i podcast, oppure “comics” cioè i fumetti o “manualità” cioè i manuali tecnici dalla tecnologia all’artigianato. E non è tutto, visto che in altri gruppi, tra un file e l’altro, è possibile risparmiare persino sull’abbonamento di piattaforme famosissime. In La biblioteca notturna si trovano ogni giorno sconti fino al 70% attraverso coupon e codici per le più importanti piattaforme di e-commerce come Amazon. 

La quarantena, però, è dura da sopportare e soprattutto in molti sono costretti a stringere la cinghia. E quindi, perché non provare ad aggirare anche gli abbonamenti streaming? Su Telegram è un gioco da ragazzi. In questo caso, tra le centinaia presenti, il più noto dei canali si chiama banalmente LE TUE SERIE TV dove troverete ogni genere di serie o film che circola attualmente su Netflix, Amazon Prime o Disney+ oppure nelle sale (finché erano aperte), oltre ad abbonamenti gratuiti di tre mesi per ognuna di queste piattaforme. Potrebbe mancare la musica in questo paese dei balocchi? Certamente no. Se non avete voglia di sbattervi poi tanto e avete gusti piuttosto generalisti, il gruppo Musica Italiana fa per voi con oltre 20mila iscritti e altrettante migliaia di audio caricati e in continuo ampliamento. Mentre se preferite rimanere aggiornati sul genere del momento, non potete fare a meno di entrare in Musica Trap italiana nel quale quasi 30mila ragazzi, si presume, hanno a disposizione le ultime uscite. E non vogliamo addentrarci in altri campi più scivolosi ma altrettanto redditizi, come la pornografia o il doping delle pagine social (i bot per far crescere i follower su Instagram e Facebook  non si contano) visto che non serve una guida e rappresentano il classico segreto di pulcinella.  

Un articolo di Repubblica del settembre 2019 – sulla spinta di una inchiesta partita dalla denuncia degli editori de L’Unione Sarda – aveva calcolato in circa 500mila le persone che da anni ricevono, attraverso canali Telegram o chat Whatsapp i giornali italiani in Pdf. Giustamente, il quotidiano diretto da Carlo Verdelli si era concentrato sull’aspetto che più lo danneggiava, cioè quello dei quotidiani. Eppure, come vi abbiamo dimostrato segnalando solo alcuni di questi canali e tenendo conto del numero dei loro iscritti, la quantificazione dell’intero giro di illecito – che non riguarda solo l’editoria ma qualsiasi settore i cui file possano essere trafugati digitalmente – risulta essere decisamente maggiore.

Un particolare, infine, ci teniamo a far notare: i link riportati che rimandano direttamente a gruppi, canali o bot in odore di illegalità sono tutti collegati al sito ufficiale di Telegram. Per questo, forse, prima di iniziare a punire chi gestisce tali realtà, così come gli utenti che ne usufruiscono, sarebbe utile fare una chiamata al suo fondatore, Pavel Durov, per chiedergli come mai, se quasi nessuno fa due chiacchiere sul noto servizio di messaggistica istantanea, la società vale da tempo più di un miliardo di euro? 

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