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Oggi è l’ultimo giorno di stato di emergenza

Il 1° aprile inaugurerà un percorso a tappe in direzione del ritorno alla normalità, puntando all’abbandono graduale dei due simboli di questo biennio pandemico: le mascherine e il green pass

Oggi è l’ultimo giorno di stato di emergenza

Foto di Marijan Murat via Getty Images

Oggi è una data importante: a partire da domani, dopo 26 mesi molto difficili in cui tutti, giocoforza, abbiamo dovuto porre un freno alle nostra libertà, finirà lo stato di emergenza.

Il 1° aprile inaugurerà idealmente un percorso a tappe in direzione del ritorno alla normalità, puntando all’abbandono graduale dei due simboli di questo biennio pandemico: le mascherine e il green pass. In particolare, da domani il certificato non sarà più necessario per andare dal parrucchiere, in banca e negli uffici pubblici, e anche per l’accesso nei ristoranti all’aperto, nei musei, in centri termali e culturali; fino al 30 aprile, però,  bisognerà il green pass base per accedere ai luoghi di lavoro.

Inoltre, fino al 31 dicembre, il certificato “super-rafforzato” – ossia quello che si ottiene con dose di richiamo obbligatoria o con tampone in aggiunta al green pass rafforzato – dovrà essere esposto per l’accesso dei visitatori nelle Rsa e nei reparti di degenza degli ospedali, nell’ottica di salvaguardare le persone fragili.  

Resterà per tutto aprile l’obbligo di indossare le mascherine al chiuso, di tipo Ffp2, nel caso di mezzi pubblici di trasporto, per spettacoli ed eventi sportivi al chiuso: l’addio alle mascherine di qualsiasi tipo avverrà invece dal 1° maggio, quando si potrà entrare liberamente ovunque. 

L’obbligo vaccinale rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2022 per il personale sanitario e delle Rsa, e fino al 15 giugno per il personale docente ed educativo delle scuole, come requisito essenziale per lavorare. C’è però una novità: gli insegnanti che decidono di non vaccinarsi non saranno sospesi dal servizio, ma dovranno essere adibiti ad attività di supporto alla scuola.

Per gli over 50, invece, resta l’obbligo del vaccino fino al 15 giugno, ma con un allentamento, dato che potranno accedere al lavoro anche presentando il green pass base (e, quindi, anche solo facendo un tampone ogni 48 ore). Resterà comunque in vigore la sospensione dal lavoro senza retribuzione per tutti i lavoratori sprovvisti di certificazione, che nelle aziende private potranno essere sostituiti fino al 30 aprile.

Per quanto riguarda la gestione pandemica, da domani scomparirà definitivamente il sistema delle zone colorate assegnate alle Regioni a seconda dell’andamento dei contagi e dell’occupazione dei posti letto negli ospedali.