Matteo Renzi sta cercando di affossare il ddl Zan | Rolling Stone Italia
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Matteo Renzi sta cercando di affossare il ddl Zan

Italia Viva ha chiesto di modificare la proposta di legge contro l'omotransfobia eliminando il riferimento alla "identità di genere", con la scusa che così com'è rischia di non passare. Ma la verità è che è questa mossa a mettere a rischio il ddl Zan

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Alla fine è successo. Dopo averlo dato a intendere per giorni e aver avvertito che c’era il rischio di non avere i voti in aula, Italia Viva – il partito di Matteo Renzi – è uscito allo scoperto chiedendo di modificare il ddl Zan contro l’omotransfobia eliminando il riferimento alla “identità di genere”. Ovvero, esattamente la modifica che chiedono le destre.

Italia Viva ha chiesto anche di sopprimere l’articolo 4 del disegno di legge, quello che specifica che sono tutelate la libertà d’espressione e le condotte ri­conducibili al pluralismo delle idee o alla li­bertà delle scelte “purché non idonee a de­terminare il concreto pericolo del compi­mento di atti discriminatori o violenti”. E  vuole anche che si modifichi l’articolo 7 introducendo la formula “nel rispetto della piena autonomia scolastica” per accontentare le proteste del Vaticano.

Secondo Renzi, queste modifiche servirebbero a “salvare” il ddl Zan, che altrimenti non potrebbe passare. Italia Viva accusa dunque il PD di essere estremista e di voler a tutti i costi far passare il ddl Zan così com’è, senza modifiche, rischiandone la bocciatura, e sostiene che un compromesso sia meglio del rischio di non avere nessuna legge in mano. In realtà è Italia Viva che sta cercando di affossare il ddl Zan: modificarlo adesso – dopo che il partito di Renzi l’ha già votato così com’è alla Camera – vuol dire dover passare per una terza lettura parlamentare, allungare i tempi e concedere alle destre nuove occasioni per fare ostruzionismo. Insomma, più ci si ferma a fare compromessi più il ddl Zan rischia di non diventare realtà. Anche perché stando ai sondaggi il prossimo governo sarà un governo di destra ostile a quei temi.

Il PD e il M5S, principali sostenitori della legge, hanno giudicati “irricevibili” le proposte di modifica di Italia Viva e vogliono andare avanti con il ddl Zan così com’è: la discussione sul testo potrebbe cominciare già il 13 luglio. Ma a questo punto, visto come si è espresso il partito di Renzi, a mancare potrebbero essere proprio i voti di Italia Viva, senza i quali il ddl Zan non passerebbe.

Dal canto loro, le destre hanno colto subito la sponda offerta da Renzi. Matteo Salvini sta lasciando intendere che la Lega sarebbe disposta a votare il ddl Zan modificato, definendo “interessanti” le modifiche proposte e dicendo che “un accordo sul testo in Senato si può trovare in cinque minuti”. Nonostante le modifiche proposte da Italia Viva si basino su un testo presentato nel 2018 da Ivan Scalfarotto a cui la Lega aveva votato contro. Dietro queste dichiarazioni, piuttosto, si può vedere la felicità della Lega: la mossa di Renzi di fatto blocca il ddl Zan e rischia di farlo saltare, senza che le destre abbiano dovuto fare niente.