Oltre alla scelta tra Trump e Biden, nel corso delle elezioni americane c’erano diverse altre questioni sul tavolo degli elettori americani: in diversi stati si votava infatti in una serie di referendum popolari su vari temi. Uno di questi, in Oregon, riguardava la proposta di depenalizzare a livello statale il consumo personale di piccole dosi di droghe pesanti – cocaina, eroina e metanfetamina incluse. E la grande notizia è che è passato il sì.
Il referendum – noto come “misura 110″ – era stato proposto da una serie di associazioni impegnate nella lotta per una riforma della giustizia penale. L’obiettivo della campagna era evitare che i piccoli consumatori incorressero in conseguenze penali pesanti e sproporzionate, preferendo combattere il problema a livello sanitario e con politiche di riduzione del danno. La proposta ha vinto con il 59% dei voti. Insieme alla misura 110 è stata approvata anche la misura 109, che ha legalizzato l’uso terapeutico della psilocibina – una sostanza psichedelica contenuta in alcuni funghi allucinogeni.
Dal febbraio 2021, chi sarà fermato in Oregon con piccole dosi delle droghe coperte dalla proposta potrà evitare il processo e l’arresto pagando una multa di 100 dollari o seguendo un programma di recupero finanziato con la tassazione sulla vendita della cannabis (che in Oregon è legale).
“Sono tanti quelli che vogliono mettere la parola fine alla guerra alla droga”, ha detto a VICE Matt Sutton, portavoce della Drug Policy Alliance, una delle realtà che hanno fatto campagna per la misura 110. “E questa è la dimostrazione che farlo è possibile.”
Oltre all’Oregon, in diversi altri stati americani si sono tenuti referendum sulla legalizzazione della cannabis per uso ricreativo: in Arizona, Montana, New Jersey e Sud Dakota hanno vinto i sì. In totale ora negli Stati Uniti ci sono ben 15 stati che hanno legalizzato la cannabis, che a livello federale rimane però illegale.