Le truppe russe hanno attaccato (e occupato) la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa | Rolling Stone Italia
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Le truppe russe hanno attaccato (e occupato) la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato Mosca di ricorrere al «terrore nucleare» e di voler «ripetere» il disastro di Chernobyl

Le truppe russe hanno attaccato (e occupato) la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa

Foto via Getty

Nella notte, le truppe russe hanno attaccato la centrale nucleare di Zaporizhzhia (la più grande d’Europa), vicino alla città di Enerhodar, nella parte sudorientale dell’Ucraina. Le autorità dell’ex repubblica sovietica hanno annunciato che il sito è stato occupato dalle milizie di Putin. 

A dare notizia dell’accaduto è stato il sindaco di Enerhodar, Dmitry Orlov, che sul suo canale Telegram (uno strumento che, nel contesto di questa crisi, sta assumendo un’importanza sempre più centrale) aveva già riferito dell’inizio delle ostilità tra le forze ucraine e le truppe della 22esima armata (il comparto dell’esercito russo con sede a Simferopol, in Crimea) nei pressi dello stabilimento. «A causa dei continui bombardamenti nemici di edifici e unità, la centrale nucleare di Zaporizhzhia è in fiamme”, ha detto Orlov, parlando apertamente di  una minaccia per la sicurezza mondiale. Orlov ha registrato un breve messaggio video che è stato condiviso dai miei numerosi media ucraini locali, esortando le truppe russe a smettere immediatamente di bombardare l’impianto. Tuttavia, l’incendio non ha interessato le strutture essenziali della centrale e neppure i reattori, ma solamente edifici secondari.

Secondo quanto dichiarato in un un altro videomessaggio, diffuso sul canale Telegram Запорізька АЕС (“Centrale nucleare di Zaporizhzia”) da un dipendente, le truppe russe hanno iniziato a sparare contro l’impianto nucleare attorno alle 2, in quella che ha definito come «una reale possibilità di pericolo nucleare nella più grande centrale nucleare d’Europa».

Dopo aver bruciato per almeno quattro ore – scandite da diverse segnalazioni che hanno riferito che le truppe russe avrebbero tenuto sotto tiro i vigili del fuoco, impedendogli di intervenire tempestivamente sull’incendio – i servizi di emergenza ucraini hanno confermato che il fuoco è stato domato attorno alle 6.20 (ora locale). Le autorità ucraine hanno anche smentito che si siano verificati innalzamenti del livello di radiazioni attorno alla centrale. 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato Mosca di ricorrere al «terrore nucleare» e di voler «ripetere» il disastro di Chernobyl. «Nessun paese diverso dalla Russia ha mai sparato contro le centrali nucleari. Questa è la prima volta nella nostra storia. Lo stato terrorista ora ha fatto ricorso al terrore nucleare», ha detto in un messaggio diffuso sui suoi canali social.

L’impianto nucleare di Zaporizhzhia è tra i dieci più grandi al mondo; dispone di 6 reattori nucleari ad acqua leggera pressurizzata. I primi cinque sono stati messi in funzione tra il 1985 e il 1989, mentre il sesto è stato aggiunto nel 1995: genera quasi la metà dell’elettricità derivata dall’energia nucleare e più di un quinto dell’elettricità totale generata in Ucraina.