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Le frasi più assurde che i politici italiani hanno detto nel 2019

Il 2019 è stato l'ennesimo anno delirante per la politica italiana, e le perle pronunciate dai nostri politici sono state centinaia. Ecco le migliori, che racchiudono il senso politico dell’anno che si chiude

Il 2019 è stato l’ennesimo anno delirante per la politica italiana, e le perle pronunciate dai nostri politici sono state centinaia – talmente tante che fare una selezione è stato quasi impossibile. Abbiamo dovuto sacrificare almeno una decina di aggiornamenti puntuali sull’alimentazione di Matteo Salvini (“Oggi gnocchetti sardi con funghi, aggiungo pecorino!”), quattro autonarrazioni alla Manuel Fantoni di Alessandro Di Battista (“Mi occuperò di saggistica per Fazi Editore”) e due gaffe di Luigi Di Maio (ah, “La millenaria democrazia francese…”).

Fatta la notevole tara, ci sono tuttavia rimaste decine di frasi epiche che racchiudono il senso politico dell’anno che si chiude. Alcune sono diventate famose, altre sono addirittura diventate una hit virale. E tutte sono state dette con la massima serietà. Eccole in ordine dalla meno alla più incredibile. 

“I 49 milioni? Li abbiamo spesi in puttane, avevamo sempre l’uccello duro…”

Stefano Stefani, ex tesoriere della Lega. Ma ironico. (10 gennaio)

“Io friendzonato? Sì, una volta una ragazza lo fece. Ma ho friendzonato diverse volte anche io”

Giuseppe Conte. (30 settembre) 

“Colleghi, non siamo a scuola né tantomeno a una gita scolastica, qui non è consentito fare selfie” 

Mara Carfagna, ai parlamentari, mentre presiende l’Aula di Montecitorio. (14 giugno)

“Chiunque abbia un minimo di buon senso non vede alcun razzismo”

Beppe Grillo, dopo che a Milano 250 mila persone avevano manifestato contro il razzismo. (3 marzo) 

“Macron ha la sindrome del pene piccolo”

Manlio Di Stefano, sottosegretario 5 Stelle agli Affari esteri, facendoci rischiare una crisi internazionale. (28 gennaio) 

“Domani Di Maio va con la sua fidanzata al teatro dell’opera a Roma”

Rocco Casalino, portavoce di Giuseppe Conte, in un sms inviato ai giornalisti. (17 marzo)

“Una volta me ne facevo sei per notte. Adesso non ci crederete… dopo la terza mi addormento!”

Silvio Berlusconi, sempre in forma. (19 maggio)

“Vedo mio figlio uscire con la cartella e gli faccio: ‘oggi non vai a fare la manifestazione?’. Lui mi guarda da sopra gli occhiali con mezzo sorriso: ‘e certo… andiamo in piazza così scende la temperatura. Ma ti rendi conto? No grazie vado a scuola’. Idolo”

Claudio Borghi, deputato leghista, e lo storytelling sulle manifestazioni di Fridays for Future. (15 marzo) 

“Tanti vogliono scrivere Mussolini sulla scheda”

Caio Giulio Cesare Mussolini, candidato con Fratelli d’Italia alle Europee. E non eletto. (9 aprile)

“Mi sono iscritto ad un corso di falegnameria a Viterbo”

Alessandro Di Battista che sceglie di ispirarsi a Gesù Cristo. (31 marzo) 

“Il rapporto con la Lega? Con il contratto di governo abbiamo fatto Bingo”

Paola Taverna, senatrice M5S, e le sue penultime parole famose. (13 maggio)

“Cari amici, da molti anni avete chiesto di andare a Pyongyang, eccomi! Dal 15-21 settembre. Per informazioni scrivere entro il mese di giugno alla Sig.ra Lara Viola…”

Antonio Razzi e la nuova carriera da guida turistica. (14 giugno)

“Carola Rackete, va a salvare gli orsi al Polo Nord invece che rompere le scatole nel Mediterraneo!»

L’eurodeputata della Lega Susanna Ceccardi. (19 settembre) 

“Ufficiale: sono a Ballando con le stelle”

Nunzia De Girolamo in un tweet. Transennate il web. (18 marzo)

“Forza Simo!”

Simone Pillon che commenta entusiasta un post sulla pagina Facebook di Simone Pillon, dimenticando (forse) di sloggarsi e riloggarsi con un altro nome. (9 gennaio)

“Quanto astio, Matteo Salvini. Cosa ti avrà mai fatto Forza Italia? Qualcuno di noi, senza volere, ti ha rubato la Nutella?”

Mara Carfagna, che su Twitter sa come trollare il leader della Lega. (26 febbraio)

“Carnevale? Halloween?”

Daniele Capezzone, commentando l’outfit della neoministra del Pd Teresa Bellanova. L’ex portavoce di Forza Italia Verrà preso per il culo persino da Enzo Miccio. (5 settembre)

“Vorrei ripristinare la verità: chi ha il pisello è un uomo e chi ha la vulva è una femmina. Punto!”

Daniela Santanchè. (10 marzo) 

“Chi se ne frega di andare a Lione!”

Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture, rendendoci certa, una crisi internazionale. (4 febbraio)

“Ecco qui la Lira Umbra. L’ho mostrata al presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, che mi ha detto: la può stampare, generale”

Il mitologico ex generale Antonio Pappalardo, candidato alle regionali in Umbria. (15 ottobre)

“Da oggi al lavoro per una legge che obblighi chiunque apra un profilo social a farlo con un valido documento d’identità”

Luigi Marattin, deputato di Italia Viva. (28 ottobre)

“E ora scusatemi, devo andare a puttane!”

Silvio Berlusconi ai tifosi del Monza. Per quella storia del recuperare voti. (2 dicembre)

“Ho affidato al cuore immacolato di Maria il destino di un Paese e un continente”

Matteo Salvini che ringrazia Maria dopo il 34% alle Europee. (26 maggio)

“Stasera sto leggero: pizza salame piccante e cipolle!!”

Matteo Salvini, in uno dei tanti, tanti, aggiornamenti sulla sua alimentazione che offrirà sui social per tutto l’anno. (17 febbraio)

“Elisa, mi vuoi sposare?”

Il deputato leghista Flavio Di Muro. In aula. Durante un intervento istituzionale. Mentre si discuteva di misure per i terremotati. E le aveva già chiesto di sposarlo mesi prima. (28 novembre) 

“Io sono Giorgia! Sono una donna, sono una madre, sono cristiana!”

Giorgia Meloni, durante il comizio in piazza San Giovanni. Piantando le basi per la hit dell’anno. (19 ottobre) 

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