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“La cugina siciliana di Jill Biden” e la mania di trovare sempre “un po’ di Italia” nelle cose

Caterina Giacoppo è una casalinga siciliana lontanissima parente della moglie di Biden: grazie a lei la mania di protagonismo spaghetti & mandolino dei media italiani è stata soddisfatta ancora una volta

Non sappiamo ancora chi ha vinto le elezioni americane, ma intanto in Oregon sono state legalizzate le droghe pesanti e in Georgia è stata eletta al Congresso una deputata che crede che i Democratici siano tutti dei pedofili che bevono il sangue dei bambini. Nel frattempo nel mondo è in corso una pandemia, in Italia è stato di recente decretato il secondo lockdown di alcune regioni ma – una buona notizia – la Camera ha approvato finalmente un disegno di legge contro l’omotransfobia. Insomma stanno succedendo un sacco di cose, abbastanza da ingolfare le homepage di qualsiasi sito di news e da riempire le colonne di qualsiasi giornale e il palinsesto di qualsiasi telegiornale. Eppure i media italiani trovano sempre un piccolo spaziato per uno dei loro tic preferiti: cercare un po’ di Italia nei grandi eventi del mondo. 

Prima accadeva in occasione di qualche disastro, un contesto in cui può anche avere senso andare a sottolineare la presenza o l’assenza di connazionali coinvolti: un aereo scompare e allora si precisa subito “nessun italiano a bordo”. Ma poi l’uso si è esteso un po’ a qualsiasi cosa, e allora ecco che se Orsato viene scelto per arbitrare la finale di Champions tra Bayern Monaco e PSG “c’è un po’ di Italia in finale”. A un film candidato agli Oscar hanno lavorato anche degli italian? “C’è un po’ di Italia”. A una scoperta scientifica hanno lavorato anche dei ricercatori italiani? “C’è un po’ di Italia”. E così via. 

Ieri, in occasione delle elezioni americane, questo tic ha raggiunto quello che è forse il suo apogeo in un articolo di Adnkronos – rilanciato poi da un bel po’ di testate, a partire da Il Foglio – in cui l’agenzia è andata a intervistare Caterina Giacoppo, la “cugina siciliana” di Jill Jacobs, la moglie di Joe Biden e (forse) futura first lady degli Stati Uniti. 

Tutto l’articolo è un capolavoro di questa mania di protagonismo spaghetti & mandolino. “I  risultati elettorali sono ancora incerti, ma qui, a Gesso, minuscolo villaggio di 500 anime di Messina”, esordisce l’articolo, “fanno il tifo per il candidato democratico Joe Biden”. Infatti “il nonno paterno della moglie del politico, Jill Jacobs, è nato proprio qui, il 12 agosto 1898. Il suo nome era Domenico Giacoppo, poi trasformato in Dominic Jacobs” quando – a un anno! – i suoi genitori sono arrivati negli Stati Uniti. 

Un legame dunque piuttosto flebile: che tanto per cominciare non riguarda il candidato presidente ma la moglie e che di fatto risale all’Ottocento e al bisnonno italiano di Jill Jacobs. Lo conferma anche la stessa interessata, la “lontana cugina” Caterina Giacoppo, una casalinga sessantenne che si dice “sorpresa” e che non sapeva nemmeno lei di essere parente della moglie di Biden. Ovviamente alle domande dei giornalisti – magari anche per levarseli di torno – risponde che è contenta, che spera che vinca Biden e che sua “cugina” diventi first lady, fine. 

Ma tanto basta al giornalismo italiano per mettere il timbro di italianità sulle elezioni americane – con un atteggiamento simile ma opposto a quello degli italoamericani orgogliosi delle proprie radici anche se in italiano sanno dire giusto “ciao bella” – e per fare il titolone con tanto di foto sulla signora Giacoppo, la cugina siciliana della (forse) futura first lady americana. Perché, come direbbe la stampa italiana, c’è un po’ di Italia in questa elezione

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