Incredibile: a Madrid morti più di 4mila anziani nelle case di riposo | Rolling Stone Italia
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Incredibile: a Madrid morti più di 4mila anziani nelle case di riposo

A Milano intanto è stata istituita una commissione per fare chiarezza sul caso del Pio Albergo Trivulzio

Incredibile: a Madrid morti più di 4mila anziani nelle case di riposo

Foto: Marco Di Lauro/Getty Images

Da inizio marzo a Madrid sono morti 4260 anziani residenti in case di riposo e strutture simili. Lo ha annunciato il vicepresidente della regione di Madrid Ignacio Aguad. Delle vittime, 781 sicuramente positivi al Covid-19, i restanti con sintomi assimilabili ma non testati. Dati incredibili che ci mostrano l’orribile scenario delle residenze per anziani della capitale spagnola, dove, spesso senza protezione alcuna, il personale sanitario si è trovato a dover gestire un elevatissimo numero di malati e morti. Secondo El Pais, le migliaia di decessi vanno quindi conteggiati in aggiunta al numero comunicato dalle autorità, che tiene solamente conto dei 781 che sicuramente hanno fatto il test. «È straziante, passano i giorni e gli aiuti non arrivano», ha dichiarato Jesús Cubero, segretario dell’AESTE, ente nazionale dei datori di lavoro.

Intanto, a Milano si prova a far luce sul caso del Pio Albergo Trivulzio, casa di cura in cui solo a marzo sono deceduti 70 anziani. E il conteggio, purtroppo, non è ancora terminato. Altri 30 morti sono stati registrati nella prima settimana di aprile.

I deceduti totali da inizio anno sono 147, 44 in più rispetto allo stesso periodo del 2019. Non c’è spazio nell’obitorio, le bare si trovano in stanze precedentemente adibite ad altro. Di tamponi non ne sono stati fatti, ma è probabilissimo che siano in gran parte vittime del virus.

«Bisogna fare chiarezza», aveva dichiarato il presidente della regione Fontana. E finalmente è stata istituita una commissione per indagare su quanto accaduto all’interno della residenza. Il presidente è Vittorio Demicheli, direttore sanitario dell’Ats di Milano. Membri anche gli ex magistrati Giovanni Canzio e Gherardo Colombo, Giovanna Beretta, primario riabilitazione Ospedale Niguarda, presidente Simfer Lombardia, Claudia Toso, medico del lavoro, componente unità di crisi coronavirus di Regione Lombardia e Ats Brianza; Matteo Marchesi, medico legale, Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo; Marco Bovio, risk manager, Asst Lodi; Antonio Colaianni, Responsabile Uoc Vigilanza e Controllo Strutture Socio Sanitarie, Ats Milano.

In un video pubblicato da Repubblica una infermiera racconta: «Ci hanno detto di non usare le mascherine. Avevano la preoccupazione che gli ospiti si allarmassero». E intanto morti nelle Rsa di Milano hanno superato i 600.