Una decina di giorni fa, il primo ministro britannico Boris Johnson aveva annunciato di aver contratto il coronavirus. L’annuncio arrivava dopo settimane in cui Johnson aveva minimizzato l’epidemia, opponendosi alle misure di quarantena e proponendo un approccio diverso basato sul lasciar circolare il virus tra la popolazione perché si sviluppasse un’immunità di gregge. Al momento dell’annuncio aveva detto di avere sintomi lievi e che sarebbe rimasto in isolamento guidando le attività del governo in videoconferenza.
È di ieri seria però la notizia che le condizioni di Johnson sarebbero peggiorate e il primo ministro sarebbe stato ricoverato, ufficialmente in via precauzionale e per fare ulteriori esami, visto che continuava ad avere sintomi. L’agenzia di stampa russa RIA Novosti, citando fonti del sistema sanitario inglese, ha anche riportato che Johnson sarebbe stato attaccato a un ventilatore polmonare, ma non si trovano conferme di questo.
Il governo inglese assicura che Johnson rimarrà a capo dell’esecutivo, anche se sarà il ministro degli Esteri Dominic Raab a presiederne le riunioni nei prossimi giorni.