Come riporta l’ANSA, il governo Draghi avrebbe deciso di rendere obbligatorio il Green pass per accedere a tutti i luoghi di lavoro, sia nel settore pubblico che nel privato, in modo da incentivare le vaccinazioni e raggiungere entro ottobre la soglia dell’80% di italiani completamente vaccinati. La decisione finale dovrebbe arrivare oggi pomeriggio durante la riunione del Consiglio dei ministri. Per il governo l’imposizione del Green pass obbligatorio sarebbe una soluzione di compromesso, meno autoritaria dell’obbligo vaccinale.
L’obbligo dovrebbe entrare in vigore da metà ottobre e dovrebbe prevedere sanzioni piuttosto severe: una multa da 400 a 1000 euro per chi dovesse presentarsi sul luogo di lavoro senza Green pass – che, ricordiamo, si può ottenere tramite vaccinazione, tampone o guarigione dal Covid – oltre a sanzioni disciplinari ancora da decidere e che saranno diverse a seconda delle categorie di lavoratori.
Sanzioni che però non dovrebbero prevedere il licenziamento, come chiesto dai sindacati. Nel pubblico si potrebbe arrivare a imporre la sospensione dal lavoro e dallo stipendio in caso di violazioni reiterate per alcune categorie, come già succede ad esempio gli insegnanti. Lo stesso nel settore privato, dove la sospensione potrebbe scattare già alla prima violazione.
Per quanto riguarda i tamponi, mentre la linea dei sindacati era di renderli gratuiti per tutti con ogni probabilità il governo non dovrebbe accogliere la proposta. L’idea infatti sarebbe di mantenere i tamponi a pagamento così da rendere difficile per chi non vuole vaccinarsi ottenere il Green pass facendo tamponi continui. Green pass obbligatorio e tamponi a pagamento farebbero insomma parte della stessa strategia per massimizzare le vaccinazioni senza dover imporre formalmente l’obbligo vaccinale.
Secondo i dati del governo, ad oggi i lavoratori già provvisti di Green pass sono circa 14 milioni, mentre circa 4 milioni sono quelli che ancora non ce l’hanno. L’obbligo andrebbe dunque a colpire questa minoranza. L’intenzione del governo sarebbe quella di accelerare sulle vaccinazioni nel prossimo mese per arrivare ad avere 44 milioni di vaccinati con due dosi, più dell’80% della popolazione, che sarebbe una soglia di sicurezza in vista dell’inverno e della – possibile – nuova ondata di Covid invernale.