I ragazzini di TikTok e i fan del KPop hanno fatto fallire un comizio di Trump | Rolling Stone Italia
Politica

I ragazzini di TikTok e i fan del KPop hanno fatto fallire un comizio di Trump

Hanno prenotato decine di posti ciascuno per poi non presentarsi. Risultato: gli organizzatori si aspettavano un milione di persone, e invece non c'era nessuno

I ragazzini di TikTok e i fan del KPop hanno fatto fallire un comizio di Trump

Win McNamee/Getty Images

Ieri a Tulsa, Oklahoma, si è tenuto un comizio elettorale di Donald Trump che sarebbe dovuto essere una prova di forza: la sua campagna riferiva di oltre 1 milione di persone che avevano confermato la loro presenza ed era stato montato un palco all’esterno dell’auditorium da 19mila posti in cui si teneva l’evento, da cui Trump avrebbe dovuto parlare alla folla. Solo che non è venuto quasi nessuno. E il motivo – almeno secondo il New York Times – è da ascrivere ai teenager di TikTok e ai fan del Kpop, che avrebbero sabotato l’evento prenotando decine e decine di posti senza alcuna intenzione di andarci. 

Negli ultimi giorni, infatti, c’era stata una campagna organizzata su TikTok, Instagram e Twitter per registrarsi all’evento con nomi e indirizzi email falsi. Dietro c’erano soprattutto ragazzini che così facendo volevano trollare Trump e specialmente i fan del Kpop, che ultimamente hanno cominciato a dirigere il loro potere di nicchia social coesa e organizzata verso cause politiche – ad esempio invadendo gli hashtag razzisti di Instagram con foto dei loro idoli. In particolare, su TikTok si era diffuso un meme in cui i ragazzini ballavano la Macarena di fronte a degli screenshot dell’avvenuta registrazione per il comizio di Trump.

È impossibile capire davvero quanto il fallimento del comizio di Trump sia stato effettivamente dovuto ai loro sforzi. Secondo la campagna di Trump, il fallimento è dovuto ai “manifestanti radicali, incitati da una settimana di copertura mediatica apocalittica”. Probabilmente ha contato anche l’emergenza coronavirus, con i contagi che negli Stati Uniti non accennano a diminuire. Ma certo è che sicuramente ragazzini e fan del Kpop hanno fatto la loro parte.

Un esempio: Elijah Daniel, comico e musicista con lo pseudonimo di Lil Phag, giorni fa aveva chiesto ai suoi follower di prenotare biglietti per il comizio: ieri ha chiesto su Twitter quanti l’avessero effettivamente fatto, per scoprire che centinaia di loro ne avevano presi 10-15 a testa. Intervistato, Daniel ha detto di aver avuto l’idea dai fan del Kpop. “È bellissimo vedere come questa generazione si sia inventata modi estremamente creativi per combattere per quello in cui crede”, ha detto.