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I giovani italiani sono i più a destra in Europa


Secondo lo studio di un centro di ricerca americano, gli under 30 europei sono progressisti, favorevoli all'immigrazione e all'Unione Europea. L’Italia, però, fa eccezione.

I giovani italiani sono i più a destra in Europa


Alcuni manifestanti del corteo studentesco del 12 ottobre 2018, a Torino. Foto IPA

Spesso si dice che per ripartire la sinistra dovrebbe guardare ai giovani. Magari a quelli che hanno votato perché il Regno Unito restasse nell’Unione Europea, o ai volontari che hanno contribuito alle campagne elettorali di figure progressiste come Bernie Sanders (sia nelle primarie per le presidenziali 2016, sia nelle elezioni di metà mandato). Più che una tendenza anagrafica sembra un luogo comune, ed è per questo che in attesa dei prossimi appuntamenti elettorali – soprattutto le elezioni europee – il centro di ricerca americano Pew Research Center ha pubblicato un’analisi delle tendenze politiche dei giovani dell’Europa occidentale tra i 18 e i 29 anni.

“I giovani differiscono dagli adulti in molti modi diversi: guardano a sinistra, hanno una visione sociale e politica più progressista, sono più attenti ai diritti dei migranti e più favorevoli all’Unione Europea”, scrivono Laura Silver e Courtney Johnson nella presentazione dello studio. “Hanno anche opinioni più diversificate sui partiti di centrosinistra”.

La percentuale dei giovani europei che si dichiarano di sinistra rispetto agli adulti. Fonte: Pew Research Center

In particolare, un terzo degli intervistati si definisce come “di sinistra”, un dato significativamente maggiore rispetto agli adulti ma che non si traduce in un apprezzamento verso i tradizionali partiti di centro-sinistra, apprezzati dagli over 50. I giovani sembrano più orientati verso partiti ambientalisti o schierati più nettamente come Podemos.

Anche per quanto riguarda i diritti civili della comunità LGBT gli under 30 sono più progressisti degli adulti. Le percentuali registrate si avvicinano al 90% in Danimarca, Francia, Regno Unito, Spagna e Olanda, e superano quelle degli adulti anche in Germania (73% contro il 62%) e Italia (58% contro il 38%).

Le opinioni dei giovani europei sui diritti LGBT. Fonte: Pew Research Center

Ma è sui migranti e sulla stessa UE che le differenze si fanno più significative. Gli under 30 europei sono convinti che i migranti possano avere un impatto positivo sulle economie europee (71% in Francia, 88% in Gran Bretagna, 78% in Spagna) e hanno grande fiducia nell’Unione Europea, con picchi dell’80% in Danimarca, Germania, Olanda e Francia.

I giovani europei sul contributo dei migranti all’economia. Fonte: Pew Research Center

I dati su questi temi fondamentali – probabilmente decisivi per le prossime elezioni europee – sono però molto diversi quando si tratta dell’Italia. Nel nostro paese i cittadini under 30 che si dichiarano di sinistra sono il 28% (esattamente come gli over 50), e sono in generale più conservatori rispetto a quelli degli altri paesi. Il 58% dei giovani italiani è favorevole alla possibilità che una coppia gay adotti dei bambini, molto meno rispetto ai dati registrati in Germania (73%), Francia (79%) e Regno Unito (84%).

Cosa pensano i giovani dell’Unione Europea. Fonte: Pew Research Center

La forbice si allarga ancora sul tema dell’immigrazione e, soprattutto, su quello della fiducia verso l’Unione Europea. Il 52% dei giovani italiani pensa che gli immigrati possano contribuire positivamente alla nostra economia, circa 25 punti in meno rispetto alle controparti tedesche o francesi. Per quanto riguarda l’Unione, invece, i giovani italiani sono i più euroscettici in assoluto, ancora più degli adulti. 



Potete consultare lo studio del Pew Research Center a questo link.