I complottisti italiani che hanno scommesso su Trump e ora vogliono fare causa alla Snai | Rolling Stone Italia
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I complottisti italiani che hanno scommesso su Trump e ora vogliono fare causa alla Snai

Gli adepti della teoria del complotto QAnon avevano puntato cifre forti – anche 2000 euro – sulla vittoria di Trump. Ora si sentono truffati, perché secondo loro Trump non ha perso davvero

I complottisti italiani che hanno scommesso su Trump e ora vogliono fare causa alla Snai

Taylor Hill/Getty Images/screenshot via Telegram

Tra le tante reazioni di vario tipo che hanno accompagnato queste elezioni americane – dalla pazza gioia della gente che balla YMCA per festeggiare l’elezione di Biden, ai tweet isterici di Trump che si rifiuta di riconoscere la sconfitta – c’è un filone particolarmente grottesco che riguarda l’Italia e, nello specifico, la comunità italiana dei seguaci di QAnon, la bizzarra teoria del complotto secondo cui il mondo sarebbe controllato da una setta di pedofili satanisti in combutta con il Partito democratico americano, che rapiscono i bambini per berne il sangue così da restare giovani e che Trump avrebbe combattuto in segreto durante i suoi quattro anni da presidente. 

Una delle particolarità di questa teoria del complotto è il suo millenarismo: si basa infatti sulla lettura e l’interpretazione di una serie di messaggi criptici di un certo Q (che sarebbe uno anonimo insider della Casa Bianca) che promettono un “grande risveglio” a venire, un’operazione che da un giorno all’altro porterà tutta la cricca di pedofili satanisti in galera e al termine della quale Trump potrà gettare la maschera da scemo che ha indossato fin qui per dimostrarsi davvero per come i complottisti pensano che sia: un genio che sta giocando una complicatissima partita di scacchi in cui la posta in palio è la salvezza del mondo.

Ovviamente il fatto che Trump possa aver perso le elezioni e quindi possa lasciare la Casa Bianca prima che questo “grande risveglio” sia avvenuto pone non pochi problemi alla fede dei qanonisti italiani. Ma siccome quando c’è una contraddizione tra QAnon e la realtà è la realtà a essere sbagliata, la reazione dei fedeli è stata univoca: non è vero che Trump ha perso le elezioni. In realtà le ha vinte. Fa solo finta di averle perse. È tutto parte di un piano segreto. È una risposta coerente con la loro fede e facile da accettare, ma c’è solo un ma: se Trump non ha davvero preso, come mai i siti di scommesse lo danno perdente? 

È questo l’interrogativo che serpeggia da ieri in uno dei più grandi gruppi Telegram italiani dedicato a QAnon. Diversi utenti, fidandosi delle profezie di Q, avevano infatti scommesso sulla vittoria di Trump anche cifre forti, e ora sono infuriati con i siti di scommesse – dalla Snai, a Eurobet, a Bet365 – che danno Trump come perdente e la loro scommessa come persa.

L’esaurimento nervoso dei qanonisti italiani è cominciato ieri, quando i principali media hanno dato Joe Biden vincente dopo che il conteggio dei voti nello stato chiave della Pennsylvania gli aveva dato un vantaggio impossibile da colmare per Trump. A quel punto, mentre il mondo era impegnato a festeggiare o a seguire le reazioni inconsulte di Trump e del suo comitato elettorale, i principali bookmaker hanno cominciato a chiudere le scommesse sulle presidenziali americane, pagando chi aveva scommesso su Biden e comunicando la sconfitta a chi aveva scommesso su Trump. E su Telegram sono cominciati a comparire messaggi di questo tenore:

Tutti gli screenshot via Telegram

Alcuni qanonisti erano davvero disperati. La menzione speciale va a uno di loro, che sulla vittoria di Trump aveva puntato 2000 euro e che quando ha appreso di averli persi si è sfogato mettendo in dubbio la stessa effettiva verità della teoria del complotto. “Trust the plan sto cazzo”, ha scritto, aggiungendo “si è fatto infinocchiare da un pedofilo rimbambito, io non ci posso credere”.

Ma c’era anche chi non era così disperato – perché alcune piattaforme online non avevano ancora chiuso le scommesse.

 

Questo semplice fatto ha dato agli utenti un filo di speranza a cui attaccarsi. Secondo loro, del resto, ufficialmente Trump non ha ancora perso perché ci sono dei ricorsi in ballo e sono convinti che alla fine il risultato delle elezioni verrà ribaltato. Per questo motivo hanno iniziato a organizzarsi per capire come fare a riscuotere le loro vincite immaginarie, o quantomeno per avere indietro i loro soldi. Qualcuno si è attaccato al telefono per cercare di parlare con gli operatori delle piattaforme di scommesse, qualcuno – tramite messaggio vocale – spiegava che stavano subendo una truffa e che dovevano organizzarsi per “una class action”. Si parlava anche di fare un gruppo Telegram a parte solo a questo scopo.

Qualcun’altro, visto che il problema era diffuso, ha buttato giù una lettera standard da firmare e inviare alle varie piattaforme di scommesse. “Essendo in atto molteplici ricorsi legali alla Corte Suprema USA, la quale dovrà decretare entro l’8 dicembre 2020 il vincitore della competizione elettorale, ad oggi non è legalmente possibile dichiarare un vincitore o un perdente. Tutto ciò premesso per richiedere che venga eseguita la riammissione in corso di validità delle scommesse fino al giudizio definitivo della Corte Suprema USA”, si legge nella lettera.

C’era anche chi, con gran fatica, era riuscito a contattare la piattaforma su cui aveva scommesso e a ricevere risposta in merito ai suoi dubbi. “Sono a richiedervi urgenti spiegazioni in merito all’esito che avete assegnato alle mie scommesse sulle elezioni presidenziali americane 2020. Con mio stupore, ho notato che le mie scommesse che davano vincente Donald Trump sono state da voi chiuse come perdenti”, si legge nel messaggio. Un operatore risponde in chat spiegando che “tutte le scommesse con Trump vincente risultano essere sotto revisione”.

I più disperati erano pronti a misure estreme: fornire a Bet365 e alle altre piattaforme di scommesse le prove dei brogli nelle elezioni americane così da farsele riaprire e pagare. Ma era appunto disperazione, perché anche chi lo proponeva aggiungeva che l’unica possibilità era fare “ricorso nel caso Trump rimonti, ma al massimo la rimborseranno. Non ci faranno mai prendere i soldi vedrete”.

In tutto questo, essendo QAnon una cosa seria, nel gruppo c’era anche chi era infastidito da queste lamentele venali. Dopotutto si tratta di gente che si riunisce per discutere della lotta tra il Bene e il Male, dove il Bene è Donald Trump e il male sono i pedofili satanisti che bevono il sangue dei bambini e controllano il mondo. Di fronte a tutto questo, quanto possono essere importanti i soldi persi con le scommesse? 

Ad ogni modo, probabilmente non sapremo mai se l’iniziativa andrà in porto: questa mattina tutti i messaggi che riguardavano scommesse perse su Trump sono stati cancellati dalla chat.