I complottisti americani che vogliono curare il coronavirus bevendo la candeggina | Rolling Stone Italia
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I complottisti americani che vogliono curare il coronavirus bevendo la candeggina

Più si diffonde il virus, più si diffonde il panico, più cominciano a venire fuori teorie del complotto potenzialmente pericolosissime

I complottisti americani che vogliono curare il coronavirus bevendo la candeggina

Mentre il coronavirus si diffonde in tutto il mondo — le autorità cinesi hanno confermato finora circa 6000 casi di contagio e 132 morti — le reazioni sui social sono state caratterizzate da paura e panico. Ma per alcuni complottasti americani, il virus è diventato un’opportunità per diffondere disinformazione e voci senza fondamento sulla malattia, alcune delle quali sono potenzialmente pericolosissime.

Un esempio sono i sostenitori della teoria del complotto QAnon, che incoraggiano a bere la MMS – o  Miracle Mineral Solution, un detergente americano a base di candeggina considerato una “cura miracolosa” nei giri degli anti-vaccinisti – per evitare il contagio. 

Secondo quanto riporta il Daily Beast, i sostenitori di QAnon – un’elaborata teoria del complotto secondo cui Trump sta combattendo una guerra segreta contro il Partito Democratico che sarebbe composto esclusivamente da pedofili – hanno cominciato a parlare della candeggina come di una “cura” per il coronavirus su Twitter. Secondo alcuni utenti, il virus sarebbe una campagna orchestrata per ridurre la popolazione mondiale e la candeggina avrebbe la capacità di proteggere contro la malattia.

Questo tipo di teorie del complotto vanno di pari passo con altre simili, secondo cui il virus sarebbe stato creato in laboratorio – con i colpevoli solitamente indicati in Bill Gates o nell’industria farmaceutica. Come ha riportato Rolling Stone la scorsa settimana, uno dei principali responsabili per la diffusione di queste teorie è lo youtuber complottista americano Jordan Sather, anche lui un sostenitore di QAnon.

Dal momento in cui sono uscite le prime notizie sulla diffusione della malattia, Sather ha usato il suo account Twitter per diffondere disinformazione al riguardo – ad esempio affermando (senza alcuna base) che il virus sarebbe stato creato in un laboratorio cinese e brevettato nel 2015.

Sather ha anche affermato (falsamente) che “ci sono prove” che la MMS possa curare il coronavirus, e ha prodotto un video in cui affermava la necessità di “diffondere la MMS in tutto il paese, metterla ovunque”. In risposta alle critiche che ha ricevuto secondo cui stava diffondendo false informazioni potenzialmente pericolose per la salute, è rimasto sulle sue posizioni. 

La MMS è venduta dalla Genesis II Church of Health and Healing, una chiesa messicana guidata da un uomo che si fa chiamare l’arcivescovo Jim Humble, un ex ingegnere aerospaziale e cercatore d’oro che afferma di aver scoperto la formula mentre cercava oro in Sudafrica.

L’ingrediente principale della miscela è il clorito di sodio che mescolato con un acido citrico che fa da “attivatore”, come il succo di limone, crea il diossido di cloro, un tipo di candeggina. Se ingerito in grandi quantità, afferma la Food and Drug Administration, il prodotto può causare vomito, diarrea, disidratazione e cedimento del fegato. 

Negli ultimi anni la MMS è stata presentata sui social media come una cura miracolosa per un po’ tutte le malattie, dalla malaria all’HIV. Lo scorso anno, quando è uscita la notizia che alcune madri usavano il prodotto per “curare” i disturbi dello spettro autistico dei loro figli, la FDA ha pubblicato un avvertimento ufficiale chiedendo alla gente di evitare di farlo.

Più di recente invece Humble ha cercato di vendere la MMS come un efficace palliativo per il coronavirus, scrivendo nella sua newsletter del 27 gennaio, “ho ragione di credere che la MMS possa essere molto efficace sia nel prevenire che nel curare il coronavirus… io vi direi di usare il prodotto come prima linea di difesa”.

Dopo le grandi critiche mosse alle piattaforme social che permettevano la pubblicazione di questo tipo di contenuti e di disinformazione, alcune di queste hanno preso delle misure per rimuovere i contenuti che promuovono la MMS. Lo scorso novembre, ad esempio, YouTube ha detto di aver aggiornato la sua politicy di aver proibito i video che promuovono gli effetti benefici del prodotto.

Nonostante questa messa al bando, però, è ancora piuttosto facile trovare questo tipo di video sulla piattaforma. Un video di 18 minuti della Genesis II Church consiste in una serie di testimonianze sull’efficacia di uno dei loro prodotti, uno spray; un altro video mostra uno youtuber che legge la newsletter di Humble sul coronavirus e l’efficacia della MMS e consiglia agli spettatori di comprare il prodotto. “A seconda di che malattia avete, ci sono diverse modalità d’uso”, afferma. Un altro youtuber scrive nella descrizione del video: “Non posso dire con certezza che la MMS curi il coronavirus ma l’industria farmaceutica non ci ha dato risposte e la MMS finora si è dimostrata sicura ed efficace”. (In realtà, ripetiamo, non è vero).

Da parte sua, YouTube afferma di star cercando di limitare il diffondersi di disinformazione sul coronavirus. “Le linee guida per la comunità di YouTube proibiscono i contenuti che incoraggiano attività pericolose o che presentano rischi fisici o di morte, come ad esempio la promozione di “cure alternative” pericolose”, ha detto a Rolling Stone un portavoce dell’azienda. Secondo YouTube la sua policy sui “contenuti pericolosi” proibisce di fare pubblicità alla MMS e la piattaforma rimuove i video come quelli di cui parla questo pezzo una volta che vengono segnalati. 

Nonostante questo, quando ci sono emergenze come quella che stiamo vivendo in questi giorni è difficile per le piattaforme tenere il passo della diffusione della disinformazione. Su Twitter, ad esempio, che è notoriamente un social network con bassi standard riguardo all’impedire la diffusione di questo tipo di cose, il tweet di Sather sulle “prove” che supporterebbero l’efficacia della MMS per curare il coronavirus è ancora ben visibile, con oltre 64o RT. E più si diffonde il coronavirus, più si diffonderà la disinformazione al riguardo.