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«Hanno piazzato le bombe»: le teorie del complotto sul disastro della Marmolada

Purtroppo stanno circolando "ricostruzioni" fantasiose del crollo del ghiacciaio che, domenica, è costato la vita a 9 persone: c'entrano Draghi, le cariche esplosive, la siccità (che non esiste) e, vabbè, i servizi segreti

Foto di EyesWideOpen/Getty Images

Viviamo in tempi bui in cui, volenti o nolenti, abbiamo imparato che i complottismi non conoscono limiti: dal Covid creato in laboratorio alla memoria dell’acqua, dai vaccini che causano autismo ai negazionisti del clima, un determinato segmento (minoritario, certo, ma rumoroso) di popolazione non sembra essere disposto ad accettare che, sì, viviamo in un mondo complesso in cui non tutto è spiegabile attraverso la lente interpretativa dei “poteri forti” e di presunte cospirazioni di cui, per qualche motivo, siamo tenuti allo scuro.

Solo per citare alcune statistiche, secondo il rapporto La società irrazionale redatto dal Censis, per il 5,9% degli italiani il Covid non esiste, mentre il 10,9% sostiene che i vaccini siano inutili e inefficaci. E ancora: il 19,9% delle persone che potreste incontrare al bar, in palestra o in fila per pagare la spesa considera il 5G uno strumento molto sofisticato per controllare le menti delle persone, il 5,8% che la Terra sia piatta (una delle percentuali più spaventose in assoluto: equivale a dire che una persona su venti è un’aperta contestatrice di Galileo).

Inutile stupirsi, quindi, quando si viene a sapere che (sigh) sta già iniziando a circolare una teoria del complotto relativa alla tragedia della Marmolada. Il fautore della fantasiosa elucubrazione è Davide Zedda. Per chi fosse poco avvezzo al personaggio (spoiler: fate bene), ecco un piccolo riassunto: Zedda è un giornalista sardo che gestisce un canale Telegram da 71mila iscritti che, di giorno in giorno, vengono bombardati dalle sue raffiche di presunta “contro-informazione”.

Tanto per dare un riscontro del tenore delle “notizie” diffuse da Zedda, basti pensare che, nel momento in cui scrivo, gli ultimi contenuti condivisi nel gruppo – tutti rigorosamente in maiuscolo – titolano: VIAGGIANDO PER IL MONDO, DOTTORI, MA ANCHE INFERMIERI, DICONO CHE SONO AUMENTATI I TUMORI NEI GIOVANI, CROLLA CABALA–PEDOFILIA DAPPERTUTTO e, poi, la più bella di tutte, GEORGE SOROS ACCOMPAGNAVA IL SUO FALSO PADRINO NEI SUOI TURNI DI RONDA ALLA CONFISCA DELLE PROPRIETÀ DEGLI EBREI. Bene, una volta inquadrato il personaggio (per intenderci, un po’ Michael Douglas in Falling Down, un po’ David Duchovny in X–Files) passiamo alla fantasia di complotto che è stato capace di cucire addosso a una tragedia indicibile come quella di Marmolada.

Tenetevi forte: secondo questa sorta di Julian Assange da discount, il crollo del ghiacciaio non sarebbe da imputare al riscaldamento globale e alla progressiva erosione della criosfera: no, questa spiegazione è troppo mainstream.

Il nostro eroe preferisce ricollegare il disastro (guarda un po’) a una cospirazione ordita dal governo: Draghi e colleghi avrebbero provocato consapevolmente il crollo per poter convincere l’opinione pubblica della necessità di adottare lo stato d’emergenza (dato che, come un certo sottobosco che ha preso piede sui social di recente, anche il buon Zedda è un convinto negazionista della siccità). Per farlo, il Consiglio dei ministri avrebbe conferito un mandato a un non meglio precisato bombarolo, incaricandolo di piazzare delle cariche esplosive per far saltare in aria il seracco della Marmolada, creare la tragedia e godere, finalmente, dell’appoggio dell’opinione pubblica. Le prove a sostegno di questo delirio? Manco a dirlo, nessuna.

Zedda si è limitato a constatare che «A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, specie se in possesso di informazioni molto chiare a questa (strana?) tragedia. Alla vigilia della dichiarazione di stato di emergenza per crisi idrica, dopo aver dimostrato con centinaia di video che la crisi non esiste, dimostrato che nel 2018 si era decisa questa crisi da far scattare nell’estate del 2022, il PNRR che apre le porte alla privatizzazione dell’acqua e alla sua quotazione in borsa, ecco che si verifica la tragedia per inchiodare l’opinione pubblica al pensiero unico del mainstream (che come ben sappiamo ed abbiamo dimostrato), è gestito dai servizi segreti. La colpa (dicono) è del caldo e del cambiamento climatico, ovviamente manipolato dalle nazioni. Quindi? Sono state piazzate delle cariche esplosive ed il ghiacciaio si è staccato ed è andato giù. I più attenti immagino ci siano già arrivati, chiedo a tutti di rifletterci. Arriverà il giorno che salteranno fuori le prove».

Ovviamente, alcuni seguaci (non la maggior parte, a onore del vero: Zedda addicted sì, ma fino a un certo punto) del canale non hanno preso queste parole per ciò che sono, ossia le farneticazioni di una persona con troppo tempo libero, ma come una sorta di verità piovuta dal cielo. Un’altra giornata di ordinaria follia: dalla tana del Bianconiglio, almeno per oggi, è tutto.

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