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George Floyd, secondo l’autopsia «non ci sono elementi che supportano asfissia»

La famiglia non ci sta e ha chiesto una seconda autopsia indipendente. Intanto, nelle principali città degli Stati Uniti non si fermano gli scontri con la polizia

Foto di Guy Smallman/Getty images

Come riportano i media americani, l’autopsia ha riportato che «non ci sono elementi fisici che supportano una diagnosi di asfissia traumatica o di strangolamento» su George Floyd, il ragazzo ucciso in seguito a un fermo di polizia. L’agente gli ha tenuto il ginocchio sul collo per 8 minuti e 53 secondi mentre era a terra. Nel referto di polizia si legge che «gli effetti combinati dell’essere bloccato dalla polizia, delle sue patologie pregresse e di qualche potenziale sostanza intossicante nel suo corpo hanno probabilmente contribuito alla sua morte».

Ma la famiglia non ci sta e chiede una seconda autopsia, questa volta indipendente. Lo fa sapere tramite il loro avvocato.

Intanto non tendono a placarsi gli scontri nelle città americane: centinaia di persone hanno protestato, oltre a Minneapolis, anche a New York, Houston e Washington. Ecco alcuni video:

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