È morto Vittorio Emanuele di Savoia, figlio di Umberto II (ultimo re d’Italia), e Maria José. Il 12 febbraio avrebbe compiuto 87 anni.
Vittorio Emanuele di Savoia in un’immagine d’archivio usata nella docuserie ‘Il principe’. Foto: Netflix
È morto Vittorio Emanuele di Savoia, figlio di Umberto II (ultimo re d’Italia), e Maria José. Il 12 febbraio avrebbe compiuto 87 anni.
Ieri sera, a ‘Belve’, Filiberto è tornato sui fatti del 1978, quando il padre fu accusato di aver sparato a un ragazzo. La storia è raccontata nel documentario ‘Il principe’, firmato da Borromeo
La docuserie di Beatrice Borromeo Casiraghi su Vittorio Emanuele di Savoia è un ritratto lucido e spietato sulla monarchia che non siamo stati. Tra champagnini, manette e Proust all’italiana
L'ex Presidente degli Stati Uniti è stato colpito all'orecchio destro durante una sparatoria avvenuta a un suo comizio elettorale a Butler, Pennsylvania. Sarebbe fuori pericolo. Joe Biden: «Non c'è posto per questo genere di violenza in America»
Uno appare debole e confuso, persino i progressisti stanno pensando che debba ritirarsi dalla corsa presidenziale. L’altro vince anche se mente e dice cose incoerenti. Uno dei momenti più bassi nella storia elettorale americana
Per la prima volta un (ex) presidente degli Stati Uniti viene ritenuto colpevole e condannato in sede penale. Il verdetto del giudice non gli impedirà di correre alle presidenziali, ma potrebbe convincere i più moderati a non votarlo. Ecco gli scenari possibili
Campeggia ancora lì, tra uno spritz e un altro, la grafica con scritto "All eyes on Rafah", prima che le 24 ore di vita di una storia di Instagram se la portino via insieme. E intanto l’unica che sa come sfidare l’algoritmo è la Giorgia nazionale, che studia da attrice la scenetta perfetta
La gaffe sulla «fro*iaggine» nei seminari indigna la comunità lgbtq+ e fa tornare indietro di mille passi le (presunte) aperture di Bergoglio. Ma sicuri che questo pontefice a metà tra la rivoluzione e un film dei Vanzina possa davvero essere un alleato?
Per evitare il tracollo alle prossime Europee, il vicepremier ogni giorno ne spara una. Gli ultimi a farlo arrabbiare? Gli autovelox, che «da oggi in poi verranno usati solo dove è essenziale ed effettivamente serve» e le città “a trenta all’ora”
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