In Russia è stato presentato un ddl contro le persone trans | Rolling Stone Italia
Diritti

In Russia è stato presentato un ddl contro le persone trans

Punta a limitare gli interventi chirurgici di riassegnazione del sesso e a vietare le modifiche del nome e del genere sui documenti e negli atti pubblici. Un provvedimento motivato dall'aumento dei casi in cui i giovani utilizzano certificati di riassegnazione per evitare di essere arruolati nell'esercito

In Russia è stato presentato un ddl contro le persone trans

Foto di Mikhail Svetlov via Getty Images

Ieri la maggioranza della Duma, la camera bassa del parlamento russo, ha approvato un disegno di legge che punta a limitare gli interventi chirurgici di riassegnazione del sesso – ossia quelle procedure chirurgiche attraverso cui l’aspetto fisico di una persona transgender e la funzione delle sue caratteristiche sessuali esistenti vengono alterati per assomigliare a quelli socialmente associati con il loro genere identificato – all’interno del Paese.

Nello specifico, la proposta autorizzerebbe questi interventi solo in un caso, ossia quando indirizzate al trattamento di «anomalie fisiologiche congenite», in casi valutati volta per volta da apposite commissioni mediche sottoposte a controllo del governo.

Il disegno di legge cambierebbe lo stato delle cose anche dal punto di vista burocratico: vieterebbe, infatti, le modifiche del nome e del genere sui documenti e negli atti pubblici, impedendo di fatto alle persone che abbiano fatto una transizione di genere di essere riconosciute dallo stato.

Come riporta Novaja Gazeta, legge è stata proposta da 400 parlamentari tra cui il presidente della Duma Vyacheslav Volodin. Come ha confermato a Kommersant il capo del comitato della Duma per la famiglia, le donne e i bambini, Nina Ostanina, il nuovo provvedimento è motivato dall’aumento dei casi in cui i giovani utilizzano certificati di riassegnazione di genere per evitare di essere arruolati nell’esercito ed essere spediti a combattere sul fronte ucraino. Anche un’altra fonte della Duma, interpellata sempre da Kommersant, ha confermato che l’urgenza di adottare emendamenti per vietare il cambio di sesso senza intervento chirurgico è giustificata non solo dalla necessità di proteggere i valori della cosiddetta “famiglia tradizionale”, ma anche dalle circostanze legate alla guerra. “In concomitanza con l’operazione speciale, molti giovani si sono rivolti a cliniche private per ottenere un cambio di sesso per evitare la coscrizione”, ha detto la fonte di Kommersant.