Nel 2022, il numero delle donne uccise in Italia ha registrato una crescita rispetto al 2020: 125 contro le 119 di due anni fa, un aumento del 5%. Sono numeri che devono spingere a una riflessione: parliamo di una vittima ogni tre giorni.
Questo il quadro emerso dal Rapporto sulle donne vittime di violenza curato dalla Direzione centrale della polizia criminale e divulgata oggi, in occasione della Giornata internazionale della donna.
Secondo l’indagine, paradossalmente, il contesto più pericoloso per le donne è quello familiare, un ambito in cui la percentuale delle vittime donne si attesta al 74% dei casi. Tra le persone uccise dal partner o dall’ex partner, la percentuale di donne raggiunge il 91% (61 su 67), mentre solo nel 9% dei casi le vittime sono uomini.
Lo studio evidenzia anche «un trend di crescita per le violenze sessuali, confermando la necessità di riservare a tale fenomenologia criminale la massima attenzione». Anche lo stalking ha vissuto un trend crescente del numero di reati commessi sino al 2021 e un successivo decremento nell’ultimo anno in esame. Inoltre, spiega il rapporto, l’azione di contrasto, dopo aver evidenziato una progressiva decrescita fino al valore più basso nel 2021 (59% di reati scoperti), nel 2022 fa rilevare una significativa inversione di tendenza, attestandosi al 67%.
Dall’inizio dell’anno, la lista dei femminicidi ha già raggiunto la soglia delle 8 vittime; vogliamo ricordarle tutte, soprattutto oggi: Giulia Donato, 23 anni, uccisa lo scorso 4 gennaio dal compagno Andrea Incorvaia, guardia giurata di 32 anni (che si è tolta la vita subito dopo) a Pontedecimo, in provincia di Genova; Martina Scialdone, avvocata 35enne uccisa dal suo ex nel quartiere Tuscolano di Roma il 13 gennaio; Oriana Brunelli, 70 anni, scomparsa a Bellaria, vicino Rimini, lo scorso 14 gennaio, dopo aver ricevuto in regalo un colpo di revolver da parte del suo ex compagno; Teresa Di Tondo, 44 anni, sgozzata da suo marito Massimo Petrelli, alla periferia di Trani, in contrada Duchessa d’Andria il giorno dopo; Yana Malayko, 23 anni, originaria dell’Ucraina e residente a Castiglione delle Stiviera, uccisa dal suo compagno (che ha provato ad occultare il cadavere) il 1 febbraio; Melina Marino e Santa Castorina, i cui corpi sono stati ritrovati nel corso della mattinata dell’11 febbraio a Riposto, comune della riviera ionica in provincia di Catania, uccise entrambi dall’ergastolano in semilibertà Salvatore La Motta (suicidatosi poco dopo essersi costituito); Sigrid Gröber, 39 anni, uccisa dal compagno Alexander Gruber il 19 febbraio. Buon 8 marzo a tutti.