Cosa sappiamo della strage della scuola elementare Robb, in Texas | Rolling Stone Italia
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Cosa sappiamo della strage della scuola elementare Robb, in Texas

Ieri Salvador Ramos, uno studente 18enne di Ulvade, cittadina di 16mila abitanti al confine col Messico, ha aperto il fuoco all'interno della Robb Elementary School, uccidendo 19 bambini e due insegnanti

Cosa sappiamo della strage della scuola elementare Robb, in Texas

Un ufficiale esce dalla Robb Elementary School di Uvalde, in Texas, il 24 maggio 2022. Foto by ALLISON DINNER/AFP via Getty Images

Ieri Salvador Ramos, uno studente 18enne di Ulvade, cittadina texana di 16mila abitanti al confine col Messico, ha aperto il fuoco all’interno di una scuola elementare locale, la Robb, uccidendo 19 bambini e due insegnanti. Allo stato attuale, gli agenti non hanno ancora comunicato i nomi e l’età degli studenti uccisi e dei docenti. Almeno tre bambini – uno di 9 anni e due di 10 anni – hanno riportato gravi ferite e sono stati portati all’University Health, un ospedale di San Antonio, per le cure. L’identità di uno studente, però, è stata resa nota da Laura Mejia, che ha condiviso una foto di suo cugino di 10 anni Xavier Javier Lopez — in posa mentre indossava una maglia gialla da calcio in un Burger King locale — su Facebook, chiedendo aiuto per localizzare il ragazzo. «Per favore, aiutateci”, ha scritto. Meno di un’ora dopo ha aggiornato il suo post, rivelando che il bambino – che frequentava la quarta elementare – era morto.

Il bilancio delle vittime è stato confermato durante una conferenza stampa dal governatore del Texas, Greg Abbott – che, in una prima fase, aveva stimato 14 morti. Abbott ha fornito ulteriori dettagli sulla dinamica del massacro. Ramos frequentava le scuole superiori della Robb: prima di realizzare la strage, ha sparato a sua nonna per poi caricare le armi in macchina – una pistola e, probabilmente, un fucile d’assalto – e raggiungere i parcheggi della scuola. Secondo quanto riportato da Abbott, Ramos è rimasto ucciso durante l’intervento della polizia.

Il capo della polizia del distretto scolastico indipendente di Uvalde, Pete Arredondo, ha affermato che l’incidente è avvenuto intorno alle 11:30 ora locale e che Ramos ha agito da solo, in assenza di complici. Anche il presidente Joe Biden è stato informato della sparatoria, secondo il segretario stampa della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, che ha fatto sapere che «Le sue preghiere sono con le famiglie colpite da questo terribile evento». Lo stesso Biden ha da poco commentato la vicenda in un discorso alla nazione, dicendo che «l’idea che un 18enne possa entrare in un negozio e acquistare un fucile è sbagliata» e che è il giunto il momento di «trasformare il dolore in azione» e agire per diminuire la diffusione di armi nel paese e renderne più difficile l’ottenimento. «Possiamo fare di più e dobbiamo fare di più. Quando per l’amor del cielo affronteremo la lobby delle armi?», ha detto Biden.

Texas school shooting: Biden takes aim at guns in address to nation after "another massacre" | FULL

Adrian Mendez, un ristoratore di Uvalde, ha fatto sapere che Ramos ha lavorato nel suo ristorante, il Wendy’s, per un anno: si è licenziato circa un mese fa. «Ha fatto di tutto per stare da solo», ha detto Mendez al New York Times.

L’accaduto ha riportato alla mente i tragici fatti del 14 dicembre del 2012, quando Adam Lanza, uno studente ventenne senza precedenti penali, sparò e uccise sua madre Nancy nella loro abitazione di Newtown, in Connecticut. Successivamente si avviò verso la Sandy Hook Elementary School, fece irruzione in una classe di prima elementare e aprì il grilletto; il bilancio delle vittime fu pesantissimo: persero la vita 27 persone, tra cui una docente di algebra e 20 bambini tra i 6 e i 7 anni. Un massacro scolastico strettamente legato alla facilità di comprare (legalmente) un’arma negli Stati Uniti – nei giorni che seguirono la strage, Stephen King scrisse Guns. Contro le armi, un breve pamphlet in cui, in una poco conosciuta veste da saggista, si schierava apertamente contro la violenza armata e i troppi uomini dal grilletto facile, suggerendo possibili vie di fuga e soluzioni alternative.

La strage ha seguito di appena dieci giorni la sparatoria dello scorso 14 maggio, quando il 18enne Peyton Gendron ha aperto il fuoco con un fucile d’assalto davanti a un supermercato di Buffalo, nello Stato di New York, uccidendo 10 persone (otto delle quali afroamericane) e ferendone tre.