Cosa ha detto Draghi nella conferenza stampa sulle riaperture dal 26 aprile | Rolling Stone Italia
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Cosa ha detto Draghi nella conferenza stampa sulle riaperture dal 26 aprile

Molte cose, a partire dalle scuole e dai ristoranti - ma il coprifuoco rimarrà in vigore. Draghi ha parlato di "rischio ragionato" che il governo ha scelto di assumersi

Cosa ha detto Draghi nella conferenza stampa sulle riaperture dal 26 aprile

Massimo Di Vita/Archivio Massimo Di Vita/Mondadori Portfolio via Getty Images

Questo pomeriggio, il premier Draghi ha tenuto una conferenza stampa in cui ha enunciato le novità per quanto riguarda le famigerate riaperture – ovvero l’allentamento delle misure restrittive contro l’epidemia a partire dal prossimo 26 aprile. Il discorso di Draghi, al cui fianco stava il ministro della Salute Speranza, è stato piuttosto generico: arriverà poi un decreto per definire i dettagli, che chiarirà quanto non è stato detto in conferenza stampa. 

Draghi ha parlato di “rischio ragionato”, riferendosi alle riaperture. Tanto per cominciare, da lunedì 26 aprile, riapriranno le scuole in presenza nelle zone gialle e arancioni (mentre rimarranno in parte in Dad nelle zone rosse): il ministro della Salute Speranza ha detto che questa è stata la priorità del governo, che ha voluto investire nella scuola il “tesoretto” di sicurezza accumulato con le restrizioni di questi mesi. 

Apriaranno anche bar e ristoranti che potranno fare servizio all’aperto a pranzo e a cena, così come sarà permesso lo sport, gli eventi e gli spettacoli all’aperto, nonché gli spostamenti tra le regioni – senza che serva una giustificazione per quelle dello stesso colore, mentre con un “pass” (la cui natura non è stata specificata) per quelle di colore diverso. A partire dal 15 maggio dovrebbero riaprire le piscine all’aperto, da giugno le palestre e da luglio le fiere. Il coprifuoco alle 22, invece, rimarrà ancora in vigore.

La scelta di far riprendere le attività all’aperto, hanno spiegato Draghi e Speranza, è stata presa alla luce del fatto che si tratta di quelle dove il rischio di contagio è minore. E comunque tutte queste riaperture sono state decise sperando che i protocolli di sicurezza come mascherine e distanziamento sociale vengano rispettati.