Cosa c'è da sapere sul "decreto agosto" del governo | Rolling Stone Italia
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Cosa c’è da sapere sul “decreto agosto” del governo

25 miliardi di euro di misure economiche per contrastare la crisi coronavirus, e il blocco dei licenziamenti resta in vigore ma solo per le aziende che hanno usato la cassa integrazione d'emergenza

Cosa c’è da sapere sul “decreto agosto” del governo

È arrivato finalmente il cosiddetto “decreto agosto”, un decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri venerdì notte con nuove misure economiche per affrontare l’emergenza coronavirus dal valore complessivo di 25 miliardi di euro. 

Lo snodo principale del decreto era la proroga del blocco dei licenziamenti introdotto dal governo nelle settimane peggiori dell’epidemia. I sindacati chiedevano di prorogarlo ancora per mesi mentre le associazioni degli industriali lo volevano abolito ritenendo che l’impossibilità di licenziare impedisca alle azienda di adattarsi alla situazione. Alla fine si è trovato un compromesso: il blocco dei licenziamenti resta valido ma solo per le aziende che hanno usato la cassa integrazione speciale o gli altri sgravi fiscali istituiti per l’emergenza coronavirus.

Un altro punto è il pagamento di tasse e contributi, che a causa del lockdown erano stati sospesi a marzo, aprile e maggio. La scadenza degli arretrati è rimasta la 16 settembre e in quella data si dovrà pagare il 50% del dovuto, mentre il resto potrà essere saldato in 24 rate. Lavoratori autonomi e liberi professionisti sotto i 65mila euro all’anno di fatturato potranno pagare ad aprile 2021 gli acconti sulle tasse dovuti a novembre 2020 ma solo in caso abbiano avuto un calo di fatturato di almeno il 33% nel primo semestre del 2020. 

È stato inoltre introdotto un contributo a fondo perduto per le attività che tra marzo e giugno hanno avuto un calo del fatturato di almeno il 25% rispetto all’anno prima – provvedimento che va a sostenere il settore della ristorazione. Sono stati stanziati inoltre 400 milioni di euro per un fondo dedicato alle attività dei centri storici che a giugno abbiano avuto un calo del fatturato di almeno il 50% e sono stati invece stanziati 1,75 miliardi di euro per il rimborso parziale di acquisti fatti in modalità elettronica – che sarà introdotto nel 2021. I contratti di lavoro a tempo determinato potranno essere rinnovati per 12 mesi ed è stata prorogata la Naspi. È prevista anche un’identità di 1000 euro per i lavoratori del turismo, delle terme e dello spettacolo e un’indennità di 600 euro per i lavoratori marittimi e gli stagionali del settore sportivo. 400 euro andranno invece alle famiglie in difficoltà come reddito d’emergenza.

Tra le misure più controverse del decreto, invece, ci sono lo sgravio fiscale del 30% sui contributi pensionistici per le aziende del sud Italia, finanziato per il 2020 ma che il governo vorrebbe finanziare per un periodo più lungo, e l’accesso alla cassa integrazione per i dipendenti di Air Italy che pochi mesi fa è stata messa in liquidazione. Oltre che, naturalmente, il condono per i concessionari di stabilimenti balneari – praticamente una tradizione italiana.