Con l’inizio di settembre, entrano in vigore alcune nuove regole sul Green Pass – ovvero il certificato rilasciato a chi ha almeno una dose di vaccino anti-Covid, un test negativo risalente alle ultime 48 ore o è guarito dal Covid da meno di 6 mesi. Il Green Pass era già obbligatorio dall’inizio di agosto per accedere a una serie di luoghi, come l’interno dei ristoranti, cinema, palestre, musei; oggi diventa obbligatorio anche per trasporti e scuola. Ecco nel dettaglio cosa cambia.
I TRASPORTI
Per chi vuole prendere trasporti a lunga percorrenza – e cioè aerei, treni ad alta velocità, treni Intercity o autobus e traghetti che collegano due regioni – il Green Pass diventa obbligatorio. Non è invece obbligatorio per prendere i mezzi pubblici in città e per i treni regionali, né per i traghetti tra Messina e Reggio Calabria. Il compito di verificare il Green Pass spetterà ai controllori. Proprio l’entrata in vigore delle regole che riguardano l’uso del Green Pass per i trasporti sta scatenando proteste da parte dei no-vax, che hanno minacciato di bloccare le stazioni di diverse città italiane con manifestazioni.
LA SCUOLA
Il Green Pass è diventato obbligatorio anche per il personale scolastico e universitario: dai professori ai bidelli, dalla segreteria ai presidi. Nelle università è obbligatorio anche per gli studenti che vogliono frequentare le lezioni in presenza. Professori e personale scolastico privo di Green Pass rischiano la sospensione.
Nelle scuole le mascherine continueranno a essere obbligatorie, salvo durante le lezioni di educazione fisica e per gli studenti con patologie e disabilità che ne sono esentati.