C’è stata una grossa operazione di polizia contro i membri di un gruppo Telegram no vax | Rolling Stone Italia
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C’è stata una grossa operazione di polizia contro i membri di un gruppo Telegram no vax

Gli indagati sarebbero tutti utenti del canale Telegram no vax "Basta Dittatura". Si ipotizzano i reati di istigazione a delinquere con l'aggravante del ricorso a strumenti telematici e di istigazione a disobbedire le leggi

C’è stata una grossa operazione di polizia contro i membri di un gruppo Telegram no vax

Come riporta Repubblica, questa mattina c’è stato un grosso giro di vite delle forze dell’ordine contro la galassia no vax e no Green Pass, con perquisizioni in diverse città italiane e l’iscrizione nel registro degli indagati di 17 persone per i reati di istigazione a delinquere con l’aggravante del ricorso a strumenti telematici e di istigazione a disobbedire le leggi. Gli indagati sarebbero tutti utenti di “Basta Dittatura” (o “Stop Dittatura”), un network di canali Telegram no vax e no Green Pass.

Il canale Telegram originale, che al suo massimo aveva raggiunto 44mila iscritti, era stato chiuso da Telegram lo scorso settembre dopo essere diventato la principale fonte di informazione e coordinamento della galassia negazionista del Covid in Italia. Poco dopo la chiusura però erano già nati altri canali Telegram alternativi che puntavano a essere sue riedizioni e che si presentavano come parte di uno stesso network a partire dai nomi: “Basta Dittatura-Proteste” è il più noto, con circa 10mila iscritti.

La notizia delle perquisizioni è stata condivisa e commentata proprio su uno di questi canali. “Guardate questa notizia, ci stanno dando la caccia su questo canale, perché questo canale fa uscire fuori la verità, governo corrotto”, scrive un utente. “Io non ho paura di niente perché sono nel giusto della legge, credo nella legge quella vera, no quella di questo governo, ma la legge di dio che sarà spietata contro i malvagi”, afferma un altro. 

Pochi giorni fa, un’inchiesta di Repubblica aveva documentato le infiltrazioni di Forza Nuova e altre sigle di estrema destra all’interno del movimento no vax per fare proseliti e reclutare attivisti. Secondo l’inchiesta l’attività neofascista coinvolgeva anche gruppi Telegram no vax e no Green Pass.