Altro che Bilderberg, Bohemian Grove è il vero club segreto che decide il futuro del mondo | Rolling Stone Italia
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Altro che Bilderberg, Bohemian Grove è il vero club segreto che decide il futuro del mondo

Una volta, il gruppo di potenti che ogni anno si incontra in California contribuì alla vittoria di Hoover, Nixon e Reagan. Adesso, schiacciato dai giganti della tecnologia, ha perso molta della sua influenza

Altro che Bilderberg, Bohemian Grove è il vero club segreto che decide il futuro del mondo

Bohemian Grove

Immagine: David Rumsey

Il cospirazionismo è uno dei nemici più tenaci di una sana discussione pubblica sullo stato della democrazia e della società. Risulta molto difficile mantenere uno standard di discussione che esuli dall’insulto. Ma non bisogna dimenticare però che esistono dei gruppi segreti di persone che cercano di influenzare la società in modo poco trasparente. Spesso ricorrono sui media i nomi del Bilderberg e della Commissione Trilaterale, su cui molto si specula per la relativa influenza sui destini delle nazioni.

Uno di questi meeting però, è difficile negare che abbia influenzato i destini della nazione che la ospita. Parliamo di Bohemian Grove, che dal 10 al 28 luglio ospiterà politici, industriali e banchieri in un camping in mezzo alla natura nelle vicinanze di Monte Rio, cittadina in quella parte di California settentrionale a Nord di San Francisco che rimane sconosciuta all’immaginario collettivo. Tutt’intorno, foreste di sequoie, la ragione per cui Monte Rio è stata scelta nel 1874 come fermata della ferrovia North Pacific Coast Railroad, che univa la città di Cazadero a Sausalito, nella baia di San Francisco, trasportandone i tronchi. Quattro anni dopo, nel 1878, un club di giornalisti e artisti californiani, il Bohemian Club, sceglie di fare un camping nelle vicinanze di Monte Rio ogni anno, per rinsaldare al meglio i legami tra i membri.

L’industria del legname non è più nella zona e anche i binari sono stati dismessi, ma la riunione di questo club esclusivo continua. Anzi, negli anni è diventato sempre più influente. Ai membri originari si sono ben presto aggiunti magnati delle ferrovie, politici e comandanti militari. Prima che il Golden State diventasse una potenza economica e demografica era uno stato periferico e marginale. Proprio per questo i legami che si tessevano ogni anno erano sufficienti per decidere i destini anche della politica, data la fragilità sia dei partiti che delle istituzioni. Ma anche quando la California ha perso la sua caratteristica di essere uno stato “di frontiera”, il club non ha perso la sua influenza. Nel corso del Novecento, la California ha espresso tre presidenti, Herbert Hoover, Richard Nixon e Ronald Reagan. Tutti e tre avevano in tasca la tessera di questo club, e nelle due settimane hanno partecipato agli strani rituali e alle singolari rappresentazioni teatrali che si svolgono all’ombra degli alberi secolari. E uno degli incontri del progetto Manhattan, il piano segreto degli Stati Uniti che ha prodotto la bomba atomica, si è tenuto all’ombra delle sequoie californiane. Ma anche la campagna presidenziale di Richard Nixon del 1968: l’anno prima una foto presa di nascosto ha ritratto lui e l’allora governatore e futuro presidente Ronald Reagan seduti allo stesso tavolo.

Chi garantisce però che i curiosi e i cospirazionisti come Alex Jones (che riuscì a fare irruzione nel 2000) stiano alla larga? La forza pubblica della Sonoma County a cui il Bohemian Club la propria sicurezza esterna: 151 mila dollari di spesa che vengono poi rimborsati dall’associazione. Ma quest’anno potrebbe essere l’ultima volta. Dopo le elezioni del 2018, il consiglio dei supervisori della contea sono tre donne e due uomini. Questa maggioranza femminile ha messo in discussione questo contratto. “Perché la nostra forza pubblica dev’essere messa a disposizione di un club che esclude le donne? Se discriminasse ebrei o neri non ne parleremmo nemmeno”, ha dichiarato Shirlee Zane, una dei supervisori più ostili al meeting. Dato lo scarso preavviso con cui si sarebbe dovuto decidere di rescindere il contratto, si è deciso di fornire ugualmente la forza pubblica all’unanimità. Ma, come ha aggiunto Linda Hopkins, un’altra delle donne presenti nel consiglio, “Sia ben chiaro: questa è l’ultima volta”. Come a dire, la prossima volta provvedete da soli alla vostra sicurezza.

Non sappiamo se questo causerà la fine di questo strano meeting di anziani signori che vogliono recuperare le tradizioni universitarie della loro giovinezza per due settimane e magari fare rete per decidere come fare lobbying su alcune questioni di politica economica. A dimostrazione che chi vuole cospirare di nascosto contro l’interesse generale esiste. Ma è più debole di quanto sembra. E sicuramente negli ultimi anni il club, in uno stato ormai basato sull’economia del tech e sui media, ha perso molta della sua influenza precedente. E chissà, nei prossimi dieci anni, le sequoie di Bohemian Grove potrebbero essere aperte a famiglie con bambini. E anche bambine, finalmente.