Ieri pomeriggio Papa Francesco è stato portato in ambulanza al Policlinico Gemelli di Roma a causa di un’infezione respiratoria che, secondo i portavoce del Vaticano, «richiederà alcuni giorni di opportuna terapia medica ospedaliera». La notizia ha fatto immediatamente il giro del mondo, con la memoria anche a quel 4 luglio del 2021 – quando, sempre al Gemelli, Francesco era stato sottoposto all’operazione al colon a causa della stenosi diverticolare.
Al momento, le condizioni del pontefice non sembrerebbero preoccupanti: l’ipotesi Covid–19 è stata esclusa, e le condizioni di salute non vengono descritte come preoccupanti. Ad alcuni membri dello staff particolarmente vicini al Papa è stato chiesto di spostarsi in ospedale per la notte, e i suoi appuntamenti messi in programma per domani e dopodomani sono stati annullati.
Ogni volta in cui si parla dei problemi di salute di Bergoglio, cominciano a fare capolino anche le dietrologie relative a una possibile fine anticipata del suo papato: ad esempio, questa mattina La Stampa parla apertamente dell’ipotesi dimissioni, citando un alto prelato che ha fatto sapere che Francesco non mollerà «salvo tracolli fisici». L’idea è che il Papa «non ha intenzione di lasciare. Almeno non in tempi brevi». Lui stesso ha spiegato al direttore di Civiltà Cattolica Antonio Spadaro che la firma delle dimissioni in bianco «non vuole dire affatto che i Papi dimissionari debbano diventare, diciamo così, una “moda”, una cosa normale. Benedetto ha avuto il coraggio di farlo, io per il momento non ho in agenda questo».