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Avete visto la foto segnaletica di Donald Trump?

È stata scattata nel carcere della contea di Fulton, ad Atlanta, ed è per certi versi storica, dato che è la prima foto segnaletica presidenziale

Foto: Fulton County Sheriff’s Office

Da qualche ora, negli Stati Uniti e non solo, tutti parlano del mug shot, ossia della foto segnaletica che è stata scattata al 45esimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel carcere della Contea di Fulton, ad Atlanta. Si tratta di un evento storico: nessun ex presidente americano era mai stato immortalato in una foto segnaletica.

Secondo diversi osservatori, il mug shot potrebbe essere sfruttato da Trump come elemento di propaganda in vista delle elezioni. Non a caso, l’ex presidente ha già dato risalto alla foto pubblicandola sul profilo Twitter (che era inattivo dal novembre del 2022), con la scritta: «l’interferenza elettorale non si arrende mai!». Per il momento Trump è solo incriminato (il processo si deve ancora svolgere): è stato portato nel carcere di Atlanta in custodia cautelare ed è uscito pagando una cauzione di 200 mila dollari.

Il Tycoon è accusato, assieme ad altre 18 persone, di aver tentato di ribaltare la sconfitta alle elezioni generali del 2020 in Georgia. L’indagine del procuratore distrettuale della contea di Fulton, Fani Willis, è iniziata poco dopo la pubblicazione della registrazione di una telefonata del 2 gennaio 2021 tra Trump e il segretario di Stato della Georgia, Brad Raffensperger, in cui l’allora presidente suggeriva che Raffensperger avrebbe potuto “trovare 11.780 voti”, necessari per superare Joe Biden. Tra i coimputati rientrano anche Rudy Giuliani e l’avvocatessa Jenna Ellis, a capo del team legale di Trump. 

La decisione di diversi coimputati di sorridere nelle foto segnaletiche può essere vista come un atto di sfida contro ciò che percepiscono come una persecuzione illegale dei loro sforzi per mantenere Trump al potere. Jenna Ellis, che si è costituita mercoledì, ha spiegato al New York Times che «chi prende in giro me, il mio ex cliente (Donald Trump, ndr) e il mio Dio vuole vedermi crollare e non otterrà questa soddisfazione».

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