Restituiamo il potere temporale al Papa | Rolling Stone Italia
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Restituiamo il potere temporale al Papa

Invece di lamentarci di Matteo Salvini al governo, potremmo decidere per una soluzione innovativa, per esempio un Papa fucsia

Restituiamo il potere temporale al Papa

Foto di Giuseppe Ciccia/Pacific Press/LightRocket via Getty Images

La Lega di Matteo Salvini ha preso cinque milioni e mezzo di voti alle ultime elezioni politiche ed è tutt’ora, stando ai sondaggi, il partito più apprezzato dal popolo. Papa Francesco è stato eletto da 117 cardinali, che a loro volta erano stati creati, come si dice, da un altro Papa in concistoro. Gli strati più illuminati del Paese condannano Salvini e appoggiano Francesco I, che più o meno velatamente critica la linea politica del ministro dell’interno.

La morale è cristallina: la democrazia è una forma di governo che manda al potere chi non lo merita, la monarchia assoluta teocratica, eletta su base oligarchica, incorona i giusti.

È ora di istituire un conclave di cardinali laici: top manager, intellettuali, cantautori, imprenditori, docenti, artisti. A loro volta voteranno un papa laico, diciamo un papa fucsia – per eliminare qualsiasi velleità sacrale – che guiderà il Paese secondo i principi della compassione e della dignità umana. Naturalmente le sue decisioni dovranno essere incontestabili. Governerà assolutamente fino a che sarà al mondo. I suoi cento e rotti elettori potranno eliminarlo soltanto fisicamente, oppure dovrà essere lui stesso a rinunciare alla propria carica.

Se ritenessimo però questa transizione troppo complicata e dispendiosa, l’alternativa ce l’avremmo in casa. Anzi, in capitale. Un Papa c’è già e sta a Roma. Basterebbe restituirgli il potere temporale, il che significa le chiavi dei carri armati. Amministrerà finalmente i confini italiani secondo umanità e saggezza. Sarebbe molto meno probabile che facesse ricorso all’uso della forza a sproposito, per scopi elettorali o per strategia demagogica: tanto resterà comunque il sovrano finché campa.

È chiaro che questa soluzione renderebbe meno traumatica la transizione verso la forma di governo più vicina alla perfezione che l’umanità abbia mai concepito: la monarchia ereditaria, svincolata da qualsiasi sistema elettivo. Infatti il Papa viene comunque votato – ciò comporta che la sua elezione, inevitabilmente, venga accompagnata da dinamiche cardinalizie, umane troppo umane: ambizioni, rancori, baratti, vendette, ricatti.

Il Caso è molto al di sopra di tutte queste piccinerie. Il Caso capita, e basta. Da un punto di vista metafisico è più democratico di qualsiasi soluzione politica umana. Come sosteneva Nicolás Gómez Dávila, se è possibile che ogni tanto, nei secoli, il Caso sieda sul trono un monarca ereditario illuminato, è certo che un qualsiasi personaggio che insegua di proposito il potere non potrà che avere l’anima bacata.

Se non volessimo ripescare i già troppo compromessi Savoia, basterebbe estrarre a sorte una famiglia in una grande lotteria nazionale. Da lì in poi, i Rossi, o i Brambilla, o i Catozzo, o gli Hu…diventeranno una dinastia. Quindi torniamo indietro, fingendo di voler prendere la rincorsa, e mentre i reazionari al potere staranno lì a prepararsi al nostro scatto in avanti, noi invece continuiamo pure ad andare indietro, loro si metteranno in guardia pensando a chissà quale affondo, e noi invece ancora più indietro – li supereremo in retromarcia. Il progresso è là!

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