X Factor 14, le pagelle: attenti a Mika, il cerbiatto mannaro | Rolling Stone Italia
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X Factor 14, le pagelle: attenti a Mika, il cerbiatto mannaro

Arrivati ai bootcamp, si delineano i personaggi: Emma è Jodie Foster ne ‘Il silenzio degli innocenti’, Mika è Hannibal Lecter. I concorrenti? Il sonno della ragione del lockdown ha generato mostri

X Factor 14, le pagelle: attenti a Mika, il cerbiatto mannaro

Under donne e Over sono stati scelti, tra i cuori di Hell Raton e la perfidia di Mika. Emma sembra Jodie Foster ne Il silenzio degli innocenti (sì, Mika è Hannibal Lecter), il lockdown ha fatto qualche danno di troppo e alcuni concorrenti pensano ancora di cantare dai balconi. Per il resto tutto bene.

Mika voto: 10
Veste come uno dei Tenenbaum, ha una parola buona per tutti, ma in realtà è un demone. Lo capisci dall’occhio spiritato del killer che gli viene quando deve negare una sedia a qualcuno. Certo, fossi in lui mi guarderei da Cecile – hanno clonato Skin ma si sono scordati gli acuti e nessuno ce lo ha detto? –, a giudicare dallo sguardo feroce e dall’uscita di scena silenziosa la ragazza si vendicherà con inusitata ferocia. Emma ha capito che può diventare da un momento all’altro Mr Hyde e cerca di farselo amico. Lei, la più tosta di tutte. Ma quando un duro con la faccia d’angelo arriva, gli altri duri smettono di giocare e cercano di dividersi il territorio per una pace armata. Ricordate il Padrino? Solo che Brando e Pacino erano più garbati. Lo vedrei bene nel prossimo Gomorra. Quando dice “no” incenerisce pure te che non c’entri e avresti solo voglia di fuggire lontano.

Il salotto dei giudici voto: 9
Bella idea quella di mettere in un salottino i giudici a giudicare la puntata (semi)finale del bootcamp: senti l’odore della strategia, la battuta sarcastica neanche stessero vedendo Sanremo, il tentativo di prendere le misure. E poi le frecciate, l’ammirazione. I giudici che giudicano i giudici, era qualcosa che mancava a X Factor, se non quando sbottavano in diretta. Qui in condizioni di sicurezza e calma, si divertono loro e il pubblico (e Mika sembra quasi umano, quasi buono. Quasi) e li conosci meglio. Ma tranquilli, si odieranno fortissimo molto presto.

Emma voto: 8
Si sta tenendo il meglio per i live, da giovane ma esperta tigre del palco. Sempre più grintosa, ma meno impulsiva che in passato, per ora la sua missione è avvertirci tutti prima che sia troppo tardi. «Mika è cattivo», è il suo mantra. Sembra aver capito solo lei cosa si nasconde dietro quegli occhi da cerbiatto mannaro. E prima che si mangi un concorrente, lei vuole avvertirci.

Alessandro Cattelan voto: 7
Quello che piace di Cattelan è che se la conduzione fosse uno sport lui sarebbe da NBA. Nella pallacanestro per essere un campione devi avere talento, ma per giocare negli USA devi essere perfezionista fino all’ossessione, avere una capacità di autoanalisi, soprattutto sulle imperfezioni, certosina e cambiare gioco, schemi, addirittura le regole se necessario. Lui è così e dopo l’ultimo X Factor in cui sembrava sotto tono, si è tolto l’idea di fare il quinto giudice, il direttore artistico che poteva influire sulle scelte ed è tornato il guastatore di sempre, anello di congiunzione e di empatia tra concorrenti e giudici, traduttore di emozioni e, alla fine, burattinaio elegante.

Hell Raton voto: 6
Giudice sorprendente, Manuelito. Competente – e lo sapevamo –, ma anche con i giusti tempi televisivi, quel po’ di cattiveria che non basta, una buona capacità di scelta (forse pure troppa: ha rischiato poco nel formare la squadra). Potrebbe essere il nuovo Sfera Ebbasta, il bad boy che si rivela il nipote d’Italia, un drugo di Mika (sì, me li immagino andare in giro a picchiare aspiranti star del talent con cappelli neri, tute bianche e sospensori) o la mascotte. Bene, bravo, bis, ma allora perché solo sei? Perché qualcuno deve dirgli di tenere ferme quelle mani. Quel cuore da esultanza da calciatore è insopportabile. Altro che mood positivo, ogni volta che lo faceva veniva voglia di schiacciargli le dita con i tacchi di Emma. E pure a chi ha eliminato, che a naso un po’ si deve esser sentito preso per i fondelli. Con le mani legate è da 8.

Manuel Agnelli voto: 5
Ricordate quando Maradona faceva solo due assist in una partita? Gli davano l’insufficienza perché da lui ti aspettavi rovesciate, colpi di tacco, gol da centrocampo, numeri circensi e serpentine per cui ricoveravano per labirintite metà squadra avversari. Ecco, io con Manuel ho questa aspettativa, ma lui come Diego esce fuori alla distanza, quando conta davvero. Fa tutto bene, regala un paio di battute delle sue, ma rimane nascosto. Tanto poi se li mangerà tutti dopo. Ok, lo so, la puntata del bootcamp sua è la prossima, ma io da Diego pretendevo magie anche quando entrava a 10 minuti dalla fine.

I concorrenti voto: 4
Dalle audizioni si era già capito quanto il sonno della ragione del lockdown avesse generato mostri. Alcuni provini sono stati sconcertanti, la qualità media è peggiorata. «Non basta essere fan di X Factor», di Hell Raton dovrebbero scolpirlo all’entrata degli studi della trasmissione. Quelli bravi – ottime MyDrama, Eda Marì, niente male Kaima – comunque non ti tolgono il dubbio che si stia cercando solo dei musicisti commerciali. Anzi, peggio, commerciabili.

Casadilego voto: 3
Solo io la trovo sopravvalutata?

Beatrice voto: 2
Due non è una valutazione, due sono i suoi X Factor. In un’ora scarsa. Il momento in cui Hell Raton (che, vedrete, se ne pentirà) la switcha e manda via, quello in cui viene definita la Billie Eilish italiana. Una botta così, più che altro, rischia di farti diventare l’Amy Winehouse de noantri. Non per la voce però. Forza Bea, faglieli sentire questi pezzi e fallo rosicare.

Cmqmartina voto: 1
Bravina, e ha scelto una canzone meravigliosa uscendone quasi indenne, Dio come ti amo. Ma ha fatto eliminare la donna che ho amato sin da subito, Mara Creola, a cui volevo consacrare le prossime 5 settimane di fedeltà eterna. Fortuna che è rimasta ALE.

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