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X Factor 14, le pagelle: chiediamo il riconteggio per i Melancholia

I giudici si dichiarano guerra, ormai è tutti contro tutti. Eliminati i migliori, i Melancholia, per uno stallo alla messicana tra i quattro, fuori anche Cmqmartina. Sfuriata di Manuel Agnelli

X Factor 14, le pagelle: chiediamo il riconteggio per i Melancholia

Foto: Sky

Melancholia voto: 110 e lode

Escono perché sbagliano un pezzo in un’intera edizione. E pure facendo la performance peggiore, si mangiano quasi tutti gli altri a colazione. Ma il pubblico, come diceva Berlusconi, è un bambino di 9 anni e neanche tanto intelligente, e fa la scelta sbagliata, dopo che i giudici – per la folle ammissione di Manuelito – si incartano per codardia. Poi Benedetta decide di ricordare a tutti cosa ci siamo persi e a Hot Factor si prende palco, microfono, cuori, pance, tutto. Canta Alone ed è oltre la perfezione, il momento in cui la urla in faccia ai giudici – soprattutto a Hell Raton –, e la declama come una serenata a Manuel Agnelli è da brividi. La semifinale senza di loro non ha senso. E allora citando la front woman “Cazzo, Vaffanculo”. Chiedo ufficialmente il riconteggio dei voti.

Manuel Agnelli voto: 10

Il situazionismo incazzato con cui reagisce all’eliminazione dei Melancholia è poesia pura, idealismo commovente, tanto da guadagnarsi come alleata una Emma Marrone che devono aver sedato prima della puntata e che dopo aver iniziato contraddicendolo in ogni affermazione, poi cerca, vedendo la portata della furia, di esserne alleata. Rabbia che lo porta a scioperare da giudice per un quarto d’ora per ricordare pure a Cattelan, che lo prega di tornare a parlare, chi comanda. 
Un momento thriller di alto livello che chiameremo, ovviamente The Silence of The Lambs. Il cerbiatto mannaro, Mika, tira fuori le unghie e prova a far fuori in una botta sola i due concorrenti più forti avversari. A lui interessa vincere, della musica nulla. Ma bastava sentirlo cantare per saperlo. Un solo consiglio al re del mondo (Manuel Agnelli, ovviamente): non è Manuelito il nemico, ma proprio il Libano. Con cui il sardo si è alleato perché tu lo hai snobbato. Qualcuno pubblichi un libro con i monologhi geniali con cui introduce i suoi.

N.A.I.P. voto: 9

Quando il gioco si fa duro, N.A.I.P. tira fuori i suoi inediti. Vi basti dire che Attenti al Loop è il meno forte. Partecipo è incredibile, testo affilato, performance e voce laceranti, potenza espressiva e dinamica da restare senza fiato. L’unico dubbio che ti viene con lui è: saremo capaci di ascoltarlo senza vederlo? Sapremo accontentarci solo di un album? La sua interpretazione è elemento fondante della bellezza della sua arte. Un po’ Caparezza, un po’ Battiato e Stromae nel mettersi in scena, uno come lui è oro puro, argento vivo e pure una discreta faccia di bronzo nel fare quello che vuole, come vuole, quando vuole. Elimina i Melancholia, a sorpresa, ma era l’unico che, rimanendo, poteva lenire il nostro dolore.

Little Pieces of Marmalade voto: 8

Il batterista rischia un occhio, noi le coronarie quando suonano. Sono talmente bravi che Big Manuel e Little Manuel rischiano di venire alle mani litigando su di loro, fanno quasi tenerezza, i due contendenti e anche i LPOM che un po’ godono, perché a naso in loro ci han creduto in pochi prima del re del mondo. Oggi sopravvivono ai Beatles – per intenderci, una canzone che fece scivolare anche uno come Bono nel film Across the Universe – e dopo incendiano il palco come loro solito. Quando il Covid ci molla, voglio vederli suonare al Blue Note a Milano e al Monk a Roma. E poi andarmici a ubriacare.

Blind voto: 7

Lo abbiamo spesso trascurato, eppure ha con umiltà e intelligenza percorso i contorni del suo talento con abnegazione, duro lavoro e versatilità. Ha buoni inediti, è solido nell’interpretazione sulle basi altrui (anche se è fondamentalmente sleale il lodo Anastasio per cui i trapper possono evitare le cover riscrivendo i testi e di fatto tutto il resto), non ha sbagliato nulla finora. Ha solo un difetto: non gli daresti mai meno di sette, non gli daresti mai più di sette. Che, intendiamoci, magari aver avuto io questo talento al liceo.

Mydrama voto: 6

Permalosissima, lo vedi da come reagisce a quello che le dice Agnelli, è una che non capisce le critiche e ancora meno i complimenti. Ha talento, ma praticamente non se l’è ancora mai giocata accettando la cervellotica scelta di Hell Raton di renderla una e centomila, rischiando però di farla essere nessuna. Oggi, però, in alcuni passaggi di Crudelia, qualche zampata di quelle doti che avevamo visto prima dei live si è sentita e si guadagna la sufficienza.

Alessandro Cattelan voto: 5

Sarà la convalescenza, sarà che complice la sua assenza i giudici hanno preso possesso della trasmissione e lo hanno fatto dando sfogo all’entropia, oggi perde il controllo della trasmissione per mezz’ora, da quando Manuel Agnelli si zittisce parlando di fallimento “della trasmissione, del tavolo dei giudici, e mio” e poi chiudendosi in ermetici e offesi commenti tipo “bravi tutti”, fino a Manuelito che inverte l’ordine delle votazioni dell’ultimo ballottaggio a suo piacimento. Cattelan nel primo caso si riduce a “pregare” il leader degli Afterhours a tornare a dare i suoi soliti giudizi, nel secondo, irritato, sembra guardare un ipotetico notaio che gli confermi che è tutto regolamentare. Tanto che a un certo punto speriamo compaia il signor no di Mike Bongiorno. Però bello il vestito da chef, gli sta bene, solo che sarebbe stato più adatto al talent che seguiva, Antonino Chef Academy (che, diciamolo, è il talent di cucina migliore della storia).

Mika voto: 4

Non è escluso che Agnelli abbia fatto venire D’Erasmo non solo per suonare (meravigliosamente) con i LPOM ma pure per fare a botte con Mika e Manuelito. L’Andreotti di X Factor tende una trappola al re, la mossa gli riesce e si apre un fronte di guerra tra i due veterani che Emma, fisicamente in mezzo a loro, deve essersi ustionata viste le occhiate di fuoco. Mika è convinto di essere più subdolo e fine di quello che è realmente (proprio come il Divo Giulio) e Manuelito che ne imita male tatticismi e commenti non aiuta a rendercelo più simpatico. Ci ha traviato il ragazzo d’oro.

Cmqmartina voto: 3

Lasciami andare. Pure remix. Insomma, ce l’ha chiesto in tutti i modi. E l’abbiamo accontentata. L’hanno, l’abbiamo lasciata andare, ora potrà tornare a leggere articoli senza capirli e a far demagogia sui social. Due attività in cui eccelle. Nella musica invece ha ancora strada da fare. Voce gradevole, ma deve trovare personalità, originalità, una visione. Cmqleèandatabene: arrivare al quinto live per lei è un’impresa degna del Leicester in Premier League.

I look delle regine voto: 2

Emma ha deciso di citare, con il suo vestito, Angelina Jolie in Maleficent, Benedetta dei Melancholia l’Infanta Imperatrice de La storia infinita, Mydrama sembrava una carta spaiata uscita da Alice nel paese delle meraviglie. The Queen.

Hell Raton voto: 1

Un giorno vorrei che mi spiegasse cosa gli prende in diretta. Questo ragazzo è un genio, giovanissimo ha tirato su Machete che è una pietra miliare del presente musicale italiano, ha rivoluzionato mercato e scenario creativo e industriale, ha un fiuto per il talento unico. Eppure uno che prende decisioni coraggiose, scova le migliori novità degli ultimi tempi, costruisce alternative allo status quo, e lo fa da anni, poi davanti alla telecamera diventa il galoppino di Mika, fa il lavoro sporco per lui (inconsapevolmente) e infine con un’ingenuità disarmante, di fronte a Benedetta che cantando a Hot Factor lo mette spalle al muro, occhi negli occhi, ammette che ha provocato volutamente il tilt perché non aveva il coraggio di decidere tra N.A.I.P. e loro. Una figuraccia da mettersi le mani nei capelli. Serataccia per lui e l’abito da Charlot non aiuta. A scappare da Manuel soprattutto.

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