Temptation Island Vip, le pagelle: dieci cose che ricorderemo del reality dell’inciucio | Rolling Stone Italia
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Temptation Island Vip, le pagelle: dieci cose che ricorderemo del reality dell’inciucio

Pago ci strapazza il cuore, gli altri naufraghi dell'amore finiscono tutti a tarallucci e vino. È andata in onda l'ultima puntata del programma più trash e improbabile della televisione

Temptation Island Vip, le pagelle: dieci cose che ricorderemo del reality dell’inciucio

I concorrenti di ‘Temptation Island Vip’

Finisce Temptation Island Vip, il reality più scalcagnato, trash, improbabile e alla fine divertente della tv. Perché non riesce a prendersi sul serio e alla fine ai disadattati ripresi da telecamere impietose finisci per affezionarti e scoprire che c’è qualcuno peggio persino der Faina (sì, Andrea Ippoliti, l’ex di Nathaly Caldonazzo). L’ultima puntata, però, è soprattutto il momento delle greatest hits (lo si capisce anche dalla colonna sonora, questa volta perfetta). Il momento in cui la nostalgia fa emergere alla memoria i momenti migliori di una storia. O forse è semplicemente che la felicità per la fine di questa tortura mi fa vedere tutto con maggiore benevolenza.

1. La corsa, con neomelodico iberico a commento, di Ciro Petrone

Per raggiungere la sua Federica Caputo – l’unica ragazza vera e verace di questa edizione – Petrone si produce in uno scatto che rimarrà nella storia della tv. Progressione alla Tortu, scarto e finte alla Dries Martens, capacità di eludere i placcaggi degni di Parisse e soci. Fa fuori quattro uomini tra security e cameraman, ben più piazzati di lui, sfuggendo come un’anguilla ai loro tentativi di fermarlo. Tutti a terra, tutti umiliati da quell’amore a perdifiato. Non smetteremmo mai di rivederlo: anzi, meriterebbe un rimontaggio in ralenti, con il main theme di Momenti di Gloria a commento.

2. Simone Bonaccorsi ilpiùbelloditalia

Lui e Chiara Esposito ci hanno insegnato che l’amore è affare solo di chi lo prova. Nessuno deve metterci il naso, nei sentimenti, perché è importante ciò che l’altro è per noi, non il (pre)giudizio altrui. Simone ha creduto nella sua Chiara senza se e senza ma e lei l’ha ripagato con il colpo di scena più bello, divertendosi e mostrandosi in tutta la sua bellezza e sensualità per poi consegnare al suo uomo il suo cuore con una dichiarazione meravigliosa. Ci hanno provato anche Alex Belli e Delia Duran a fare lo stesso, ma sono sembrati una loro parodia. Quanto sono belli, Simone e Chiara, ti vien voglia di uscire a quattro con loro.

3. “Mi raccomando”

Pago ha dato vita al falò più struggente, doloroso, disperato di quest’edizione. Umiliato per 20 giorni da Serena Enardu, arriva sperando ancora in una riconciliazione. Lui domanda, la scuote, le dichiara il suo amore. Lei è un muro di gomma, sguardo vuoto e a tratti strafottente, senza neanche il coraggio di dire la parola fine. Si difende in modo puerile e come un pessimo giocatore di poker, quando parla si massaggia i capelli e tocca il naso, come chi bluffa male. Fa la vittima, ma da una che ha fatto la tronista e ha sempre provato a stare nel mondo dello spettacolo, quell’interpretazione da casalinga disperata che si lamenta della vita d’artista del cantante, fa parecchio ridere. Lui ci prova fino alla fine, lei lo tratta quasi con indifferenza. E quel cuore di panna, in un momento in cui chiunque almeno la manderebbe a quel paese, invece le dà un bacio e le dice “Mi raccomando”. Pago uno di noi, Il Dottor Zivago mi ha fatto piangere meno. Commuove persino gli autori di Temptation, notoriamente bastardi, che si schierano con lui. E mentre lei va via ecco Giudizi Universali di Samuele Bersani e un inappellabile “sei solo la copia di mille riassunti”.

4. I momenti più belli di Temptation Island Vip rimangono gli spazi pubblicitari

In cui potevo cambiare e mettere Romolo + July. Questo forse vi può aiutare a comprendere il mio livello di disperazione.

5. “Ma lui è un ragazzo che aveva bisogno d’affetto!”

Così Delia Duran giustifica ad Alex Belli il fatto di aver permesso al monumentale Riccardo ogni libertà, fino al massaggio tette in faccia che neanche nel manga La clinica dell’amore avrebbero avuto il coraggio di scrivere e disegnare. La sua risposta è epica. “Ma chissenefrega se ha freddo”. Alla fine si baciano per un’evidente incapacità di processare correttamente le informazioni, un livello di intelligenza emotiva (e non) al minimo storico, e soprattutto perché non sanno più che dire. Tutti ottimi motivi peraltro. Alla fine Ottusangola era lei, una che ha la stessa capacità di Di Maio di cambiare parere e negare l’evidenza.

6. Andrea Ippoliti

Un uomo che, dopo aver fatto il liceale con Zoe Mallucci (a proposito, tra le cose migliori di questo Temptation Island Vip c’è sicuramente l’account Instagram di quest’ultima), con frasi tipo “qual è la tua zona erogena?” e pasticciamenti sott’acqua, mentre la Caldonazzo lo sta ridicolizzando davanti a milioni di persone, fa il delatore e dice “è inutile che guardi Alessia, che poi a casa ne parli male”. Un lord. Dobbiamo ringraziarlo: ora sappiamo cosa NON vogliamo essere noi uomini.

7. Le cougar

Anna Pettinelli e Nathaly Caldonazzo sono state le regine di quest’edizione. La prima è cazzuta persino quando rasenta il patetico “Bella patata sono io. Come mi chiami tu? Tata. Che viene da? Patata!” rimarrà il punto più alto di questo reality. Come Er Faina entra che è antipatica un po’ a tutti, esce che è un idolo. Solo che lei è una donna intelligente e raffinata, colta e adorabile. Lui invece è Er Faina.

8. Gabriele Pippo

Prima di giudicarlo pensiamo sempre che è il figlio di Pippo Franco. Fino a ieri si era distinto solo per il twerk, per un modo di parlare che alternava romanesco, un frasario fintamente aulico e la sua goffaggine. La sua fidanzata, Silvia, lo ha trattato, a distanza, quasi sempre con disprezzo e sarcasmo. Poi, ieri, al falò, dopo averla insultata per giorni, diventa un peluche. Abbacchiato, sobrio, ma feroce nel dirle che provava ormai solo dolore, non rabbia. Passivo aggressivo quanto basta, serio e risoluto dopo aver fatto il cazzone a oltranza. Lei, che faceva la maestrina e lo ridicolizzava, casca nel teorema Ferradini e “taaaaac” comincia a implorarlo di uscire insieme. Lui se ne va, si fa rincorrere. Epico. Non sbaglia niente, come Mourinho in una finale di Coppa Campioni. Ci ha fregato tutti.

9. “Te amo, tornamo a Ponte de Nona”

Er Faina rimane un razzista che usa in maniera ignobile i social. Ma la sua performance al falò con Sharon – personaggio che avrebbe meritato più spazio – è da Oscar, tra lacrime e aforismi un tanto al chilo. Ma “Te amo, tornamo a Ponte de Nona” merita i Baci Perugina e di essere tatuata su tutti gli avambracci della Capitale.

10. Titoli di coda

Il messaggio che ti manda Temptation Island Vip è che l’emancipazione femminile è a responsabilità limitata, che puoi ballare con un altro, fare la profumiera, ma poi devi tornare all’ovile e perdonare tutto. Dall’altra parte scopriamo che in amore non vince chi fugge, ma chi rimane, si fa umiliare e fa lo zerbino con su scritto sulla schiena “Bentornato” o “Bentornata”. Anni di progresso emotivo e di genere, per tornare alle dinamiche dei nostri nonni. Bene, ma non benissimo.