L’armat(in)a gialloverde alla fine s'è pijata la Rai | Rolling Stone Italia
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L’armat(in)a gialloverde alla fine s’è pijata la Rai

I palinsesti autunnali presentati ieri dal cda Rai sono una sfilata di volti amici di Salvini. Inflessibili e coerenti, ovviamente

L’armat(in)a gialloverde alla fine s’è pijata la Rai

Matteo Salvini

Foto: Getty Images

C’era una volta la coerenza. Virtù innata che quasi mai appartiene alla politica. Quindi, alla tv. E infatti, cosa (non) si farebbe per montare sul cavallo di Viale Mazzini? Chiedetelo a Teresa De Santis, per dire. La donna della contiguità, direttora senza macchia della rete ammiraglia Rai, dialettica cruda, diretta, efficace. Spiazzante. Chiedetelo a lei, per dire, cosa sia la coerenza (intesa come costanza logica nel pensiero e nell’azione). La vispa Teresa, ex comunista di ferro, pugno serrato, ora paladina in Rai del verbo di Matteo. Salvini. Lei che la scuola la fece fra le colonne del Manifesto, un amore sconfinato per Rossana Rossanda, lady d’acciaio, dapprima donna all’havana di Del Noce e poi “esiliata” a Televideo. Fino a poco tempo fa. Fino a quando, cioè, Matteo il padano l’ha arruolata in forze al suo esercito. E la coerenza? Se n’è ita. E chissà cosa direbbe Rossana Rossanda. Ma vabbè.

A proposito di direttoroni “coerenti”, la De Santis è in buona compagnia. Gennaro Sangiuliano, numero uno iper sovranista al comando della corazzata Tg2 è – ovviamente – anch’esso un salviniano di ferro. E di fuoco. Ma fu prima missino, poi Gasparriano (!) e poi berlusconiano. E chi vuole scommette che anche per la direzione di RaiNews24 e del Tg1 potrebbero arrivare dei fidatissimi e coerentissimi signori?

C’era una volta la coerenza, si diceva. Intesa come costanza logica nel pensiero e nell’azione, appunto. Chiedetelo a Roberto Poletti: ex delfino verde e deputato di Pecoraro Scanio, volto d’assalto della Telelombardia di Parenzo (Sandro), ormai orgoglioso leghista d’arrembaggio. Aizzatore di piazze e malumori, il rampante Roberto si prepara a condurre la versione estiva di Uno mattina. Propedeutica a quella invernale. Sì, avete capito bene: potrebbe prendere lui il posto di Franco Di Mare (presto prestato alla vice direzione di rete?), salvo verdetto contrario dell’Auditel e con buona pace dei troppi professionisti già a libro paga di Mamma Rai che, però, restano in panchina. Muti e proni al volere di Salvini il grande che col suo piglio da vendicatore del popolo oppresso invia volti amici a destra e pure a manca, come manuale Cencelli comanda.

La coerenza c’era. Una volta. Quella dote preziosa che porta ad avere e custodire una certa costanza logica nel pensiero e nell’azione. Parlatene con Giuseppe Convertini detto Beppe, attore, conduttore, ex modello, ex berlusconiano. Ora, pentastellato. Ci sarà lui al timone de La vita in diretta, versione estate. Ma non dite, non azzardatevi, che di mezzo ci sia lo zampino di Rocco Casalino.

“Mi preme ricordare che il sottoscritto è il portavoce del Presidente del Consiglio e che non si occupa di vicende relative alla Rai, né tanto meno di nomine”, ha tuonato il Casalino furibondo tramite Dagospia, in risposta alle insinuazioni sgradite. “Alla luce dei miei trascorsi, conosco molta gente che lavora in tv ma non mi sono mai permesso di interferire con la carriera di qualcuno”. E per trascorsi intenderà la partecipazione al Grande Fratello o le ospitate negli studi di Buona Domenica?

C’era una volta la coerenza. C’era. E chissene frega se adesso non c’è più. Ora, tanto, ci pensa il vento giallo-verde a ripulire tutto e mettere le cose in ordine, anche in vista dell’inverno. In arrivo, infatti, in quota più che mai nazional-sovranista, anche Monica Setta e Lorella Cuccarini. La prima dovrebbe andare a rosicchiare mezz’ora di Storie Italiane per parlare di economia (Mario Monti scansate). A Lorella, invece, spetterebbe La vita in diretta in coppia con Alberto Matano, amico del pentastellato Spadafora (o con Milo Infante sempre in quota Lega, of course). Alla faccia di Heather Parisi.