Amici 21, le pagelle del terzo serale: siamo tutti #teamNunzio | Rolling Stone Italia
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Amici 21, le pagelle del terzo serale: siamo tutti #teamNunzio

La notizia di questo serale sono i tutorial del ballerino siciliano. A loro modo geniali, soprattutto quando si dichiara “sensitivo”. E questo dice dello spessore di questo terzo serale

Amici 21, le pagelle del terzo serale: siamo tutti #teamNunzio

Un paese che di sabato sera invece che uscire e divertirsi si fa tenere in ostaggio da Amici, forse merita quasi tre ore di tortura televisiva. Ieri puntata sottotono, tanto che il momento migliore – oltre alla Sabrina nazionale che fa poco e lo fa bene – è una clip postprodotta. Senza Nunzio e il dissing con Alessandra Celentano, che ieri prova ad abbassare i toni (ma il suo “bravo Nunzietto” irrita più delle sue critiche rabbiose), vorresti disperatamente essere nella giuria de Il cantante mascherato, che il sottoscritto considera un gradino sotto il waterboarding.

Piero Sonaglia voto: 10

Chi ha fatto tv sa chi sia l’assistente di studio. Un fratello, un capoclasse, uno che doma i leoni quando a te tremano le gambe, uno che risolve l’impossibile e lo fa sempre col sorriso sulle labbra. Sonaglia lo abbiamo imparato a conoscere decenni dopo il suo esordio, grazie a Gerry Scotti che urlava “Pierooooooo!” in Tu si quel vales. Ma c’era dai tempi della Corrida ed è stato un sodale di Maria De Filippi sin dall’inizio. Maria gli ha dedicato un post bellissimo, la puntata è finita con un montaggio a lui dedicato altrettanto toccante, ma è quel Piero Sonaglia che rimane nei titoli di coda che ti fa capire chi sia stato per lei, per loro. E ti commuove, ti spezza il cuore. A volte, in un programma così seguito e di successo, a volte anche in pagelle spesso feroci, vanno ricordate quelle colonne portanti nascoste su cui poggiano le trasmissioni. Quelli che non se ne possono andare. Non devono, ma a volte lo fanno.

I tutorial di Nunzio voto: 9

Se scoprono che fa ridere, lo squalificano da Amici dove lo humor è bandito e quando provano a esercitarlo, lo massacrano. In questa settimana ha fatto un’impresa: appassionare alla visione di Amici anche chi normalmente non guarderebbe questo talent neanche sotto tortura, figuriamoci il daily o parti registrate e non trasmesse. Tipo il sottoscritto. I balli latinoamericani spiegati alla maestra Alessandra Celentano sono, non solo, una grande idea ma anche un modo intelligente per rimettersi al centro dell’attenzione. La gaffe su “sensitivo” è la ciliegina sulla torta. Ha più intelligenza che talento, ma va bene così, perché il motivo per cui sta migliorando, tantissimo, è la prima.

Sissi voto: 8

Silvia Cesana, in arte Sissi, ha una voce che abbatte ogni barriera. Come la dolcezza del suo sguardo, soprattutto quando guarda e disarma Dario. E pure un po’ noi. E c’è qualcosa di parecchio romantico nello scegliere I love you baby per la sfida contro di lui. Prende la strada della semplicità, la più difficile. Perché sfidare Frankie Valli sul suo campo, sulle sue tonalità, sul ritmo e l’armonia di un cantato che ha il pregio di una trascinante limpidezza, è davvero coraggioso, al limite dell’incosciente. Lei libera la voce come fa col suo sorriso – anche mentre sono altri in pista, soprattutto quando sono bravi – e senza virtuosismi inutili mostra a tutti come si fa. La aspettiamo su terreni ancora più ostici, sicuri che ci stupirà. Intanto se fosse per lei, dopo il terzo serale, faremmo persino la follia di rivedere La vita è bella. Riesce, con quella voce, a farti sentire nostalgia anche di ciò che non hai mai sopportato.

Sabrina Ferilli voto: 7

Nell’universo parallelo di Amici la Sabrina nazionale fa da riserva a Stash, per amicizia alla conduttrice. Un po’ come se Totti avesse fatto la panchina dietro a Shomurodov, tanto per fare un esempio immediatamente familiare all’attrice. Se la cava alla grande, con disincantato acume, un’ottima preparazione e la consapevolezza di essere in un circo. Il trasporto con cui assiste alle prove dei ragazzi è inversamente proporzionale alla scarsa voglia di interagire con gli adulti. Dei quali è l’unica componente vitale e divertente, peraltro. E poi diamine, non si prende sul serio laddove pure il pubblico qui lo fa. Il suo “Ammazza, oh” quando il concorrente va alla grande è irresistibile.

Crytical voto: 6

Ieri canta più di Bruce Springsteen in un suo concerto. In un sistema di gioco e di regole che a volte tiene in panchina nei serali i migliori (vedi Serena vista solo su Think, meno male che ha ballato con Nunzio, che fino a ieri mi era simpatico e di cui ora sono geloso), è costretto a esibirsi quasi più che in tutti i serali precedenti. E ci serve per comprenderne il valore, ma anche i difetti. Tiene il palco, ha in canna più note e registri di quanto pensassimo. Ma le sue barre sono spesso copie di mille riassunti e sinceramente il genere “scrivo cose argute su capolavori di altri”, non è colpa sua, ma ci ha decisamente consumato gli attributi. Soprattutto se non sei Gianmaria o Anastasio e non hai neanche la maturità paracula di Sangiovanni. Quando scoprirà di essere meglio come interprete che come cantautore, non sarà mai abbastanza presto. Però ieri dà una svolta alla sua esperienza ad Amici, salvandosi all’ultimo ancora una volta.

Luigi, Alex, LDA voto: 5

Maschietti, svegliatevi. Ieri, soprattutto nelle cover, sembrava di stare a una serata karaoke con quelli che prima di lavorare nel tuo ufficio avevano fatto il piano bar in una nave da crociera e volevano stupirti con il loro spettro canoro. Buono, appunto, per il dopolavoro, per far colpo sulla collega, non per finire a cantare tra i grandi. Anche Albe non ha brillato, ma ha dato una sensazione di maggiore solidità (come Crytical), loro sembravano distratti, svogliati, senza il desiderio di mettere una propria firma alla performance. Si fa fatica a ricordarli, alla fine della puntata. Quando Rudy Zerbi e Alessandro Celentano ti rubano la scena con la cover demenziale di Vola di Lorella Cuccarini (come fa a essere ancora così in forma, maledetta!), devi interrogarti sul tuo futuro.

Alessandra Celentano voto: 4

Oggi le diamo un voto alto perché riesce a non rovinare l’adolescenza di nessun concorrente insultandone anche i cugini di terzo grado. Scherzi a parte, dobbiamo ringraziare Maria De Filippi che le dice per la prima volta in 19 anni che è bella (più di quanto lo abbia fatto chiunque con me, comunque) e lei diventa quasi civile nel consesso di Amici. In effetti il look total white e la pettinatura alla Crudelia De Mon in pensione le donano, così come la parrucca bionda nel guanto di sfida dei prof. Per il resto è schiava del suo personaggio e non riesce a trovare un equilibrio: una settimana fa troppo feroce, ieri troppo soporifera. In entrambi i casi, afflitta da una malattia contagiosa ad Amici: fare battute e minigag senza essere dotata del minimo senso dell’umorismo. Almeno davanti alle telecamere. Continua così a sembrare la zia acida che a Natale ti irrita e ti mette in imbarazzo. A volte contemporaneamente. Comincio a pensare che dovrebbero sostituirla e convincere Virginia Raffaele a sedere al posto suo, imitandola. Sarebbe un successone.

John Erik voto: 3

Confesso, mai capito perché fosse arrivato al serale (non che sia l’unico). Forse era nella categoria mimo, perché a una buona espressività del corpo unisce una mediocrità non insopportabile ma abbastanza inconfutabile. Diciamo che è uno che non sfigurerebbe come ballerino di (terza o quarta) fila. Anche qui gli diamo un voto più alto per il discorso finale che è di una maturità straordinaria. E che dà il senso di un’esperienza come Amici. Certo, se come ha suggerito “ha rubato senza togliere a nessuno” e “ha imparato da tutti”, pensa da che punto era partito. Scherzi a parte, sembra avere la testa per migliorare tanto. Ma a ora era uno o due gradini sotto quasi tutti i colleghi. Poi va detto che in ogni puntata in cui balla Michele, tutti gli altri sfigurano drammaticamente.

La corale voto: 2

A ora, la prova più insulsa e inutile. Soprattutto per i ballerini che per quanto bravi, finiscono per fare i Mauro Repetto dei cantanti. Evidente che in settimana non ci sia alcuno studio su coreografie e prove collettive e che il tutto sia più improvvisato di un trenino di capodanno o di un numero di ballo di Zerbi-Celentano. Ho visto fare cose migliori a miei amici ubriachi in un addio al celibato.

Giovannino voto: 1

Probabilmente solo Sabrina Ferilli lo odia più di noi. Pupazzo gnappo de noantri, dimostra che Maria De Filippi ha un senso dell’umorismo criminale. Una che nei suoi programmi ha permesso a Pio e Amedeo di diventare due maîtres à penser, che è l’unica a far rendere poco e male Nino Frassica, ha pensato bene sin da Tu si quel vales di tirar fuori una cosa che era già brutta e ridicola (ma non divertente) negli anni ’80. Le detonazioni e i replay delle stesse poi sono letali. Roba da tv locale che manda un concorso per comici falliti dalla sagra della melanzana. La prossima settimana ci aspettiamo Pietro Diomede.