Amici 18, le pagelle della quarta puntata: mai dare ragione a Rudy Zerbi | Rolling Stone Italia
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Amici 18, le pagelle della quarta puntata: mai dare ragione a Rudy Zerbi

Dal passo a due "sensuale" di Loredana Berté e Ricky Martin fino all'apparizione di Renato Zero, i nostri voti alla quarta puntata della nuova edizione del talent di Maria De Filippi

Amici 18, le pagelle della quarta puntata: mai dare ragione a Rudy Zerbi

Mameli voto: 10

L’assenza di senso del pudore con cui canta il suo inedito Limonare, una cantilena che assomiglia alle filastrocche degli horror e che ti fa sanguinare le orecchie fin dal primo ritornello stonato, merita il voto più alto. Soprattutto quando ha il coraggio di definire metafora il verso “dobbiamo limonare finché non ci viene una congestione”. La cosa più bella è la faccia stupita davanti al suo cd pubblicato. Quello sguardo alla “ce so’ cascati” è quasi commovente. Quasi quanto quello disperato di Raf mentre lui gli cantava in faccia uno dei suoi pezzi. Tanta incosciente audacia va premiata. 
P.S.: “Ci vogliamo bene come la musica commerciale” se sentita al contrario è reato.

Loredana Berté voto: 9

Aveva iniziato in sordina questi serali, ora è la domina assoluta: l’inizio puntata è a suo totale appannaggio. Rudy Zerbi continua ad attaccarla (giustamente, ma non lo diremo perché dare ragione a lui è contro la nostra religione), poi decide canzoni e balli, commenta il corpo di Vincenzo e la finta televendita di Mameli, che stronca in due fasi diverse forse solo per tenersi in allenamento. Il capolavoro però è far incazzare Ricky Martin e farsi dare da lui, a brutto muso, della bulla, qualcosa che sembrava scientificamente impossibile. Farlo incazzare, non che qualcuno le desse della bulla. Amici non ne ha.

Renato Zero voto: 8

Oltre a dimostrare di essere eterno, con il situazionismo che lo contraddistingue propone una prova folle e sostanzialmente impossibile, obbligando due sfortunati ragazzi a intonare Amico nella versione originale. Un po’ come se a me Maradona proponesse una sfida di palleggi. Mito.

Ricky Martin voto: 7

Dice alla Berté “devi connettere il pensiero con la parola”, le dà della bulla, per difendere Vincenzo. Ed è ancora vivo.

Rudy Zerbi voto: 6

Lui addirittura la attacca, la Berté. Valoroso. Lui che di solito non ne azzecca una – e infatti fa tutto ‘sto casino perché rosica ancora per Jefeo – questa volta ha ragione da vendere e la rivendica anche nel modo giusto. Se solo sapesse scegliere i cantanti su cui puntare come sa scegliere i ristoranti (sono già due sabati che lo pescano nel mitico Peppino a Mare di Ostia), sarebbe il Claudio Cecchetto della trap.

Alberto Urso voto: 5

Il suo inedito, scritto da Giordana, lo canta come fosse Al Bano. Solo che l’uomo più odiato d’Ucraina sembra più moderno nell’interpretazione di solito. Lo salva Vittorio Grigolo che cantando con lui, riesce comunque a sembrare più grottesco nella mimica e a distrarti da quel birignao da Bocelli dei poveri.

Pio e Amedeo voto: 4

Giusto dar loro il doppio di quanto gli diamo di solito. Le battute “ragazzi, non mollate. A Pasqua celebriamo Gesù. Vinse Barabba, lui uscì, ma parlano tutti da 2000 anni di quello che è uscito”, l’attacco comico ai vegani e l’accenno all’eccessivo consumo di Tavernello che tira fuori il Grignani che è in loro ci fa sopportare uno sketch troppo lungo, così tanto che speri in un malore, anche tuo, per evitarti la tortura. Alla battuta “si ammazzano di segale” uno stand-up comedian bravo, da qualche parte nel mondo, è passato a miglior vita. Un eroe il fonico che abbassa il microfono di Pio D’Antini sulla cover di Gente di Mare che diventa Frutti di Mare. Quando è troppo è troppo.

Il pubblico in studio voto: 3

Gli spettatori del serale sono inquietanti. Passano da siparietti alla Non è la Rai quando ballano e alzano gli striscioni al Colosseo quando protestano o si lanciano in ovazioni. Solo che vorresti dare loro in pasto ai leoni e salvare i concorrenti (oddio, non tutti). Quando guardi Amici non ti stupisce ciò che avviene negli stadi, per le nostre strade e nell’urna elettorale.

Il balletto Martin-Berté voto: 2

Sapete cosa vuol dire fremdschämen? Vergognarsi per qualcun altro, provare un imbarazzo empatico per chi si sta rendendo ridicolo. E se Ricky prova a portare a casa il numero di ballo con terrore e senza troppi danni, Loredana si lascia andare a movenze che sembrano a metà tra una crisi epilettica e una danza della pioggia. Niente male dimostrarsi sensuali come un facocero zoppo dopo aver fatto piangere Vincenzo perché definito troppo poco sexy.

Lo spot di Pio e Amedeo voto: 1

Solo alla quarta puntata riusciamo a concentrarci sulla pubblicità invece di tentare di recuperare fisicamente, moralmente e intellettualmente dal trauma causato da un’esposizione prolungata ad Amici. E scopriamo che l’irresistibile duo sponsorizza un noto operatore telefonico. Non pensavamo ci fosse qualcosa di più brutto del loro sketch nella trasmissione. E invece lo spot lo è. Molto di più.

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