Supersonic: la storia di come Noel scrisse il primo singolo degli Oasis non stanca mai | Rolling Stone Italia
Storie

‘Supersonic’: la storia di come Noel scrisse il primo singolo degli Oasis non stanca mai

L'11 aprile 1994 usciva un minuscolo granello di sabbia, il singolo che da lì a poco avrebbe generato una valanga supersonica di proporzioni titaniche: gli Oasis

‘Supersonic’: la storia di come Noel scrisse il primo singolo degli Oasis non stanca mai

Steve Eichner/WireImage

Sarà scontata come cosa, ma uno dei momenti più endorfinici di Oasis: Supersonic è banalmente quando Noel racconta della sera in cui scrisse Supersonic, il pezzo d’esordio che uscì 25 anni fa esatti, l’11 aprile 1994.

«Qualcuno aveva ordinato cinese o fish and chips, o fish and chips cinesi» racconta il maggiore dei fratelli Gallagher nel documentario del 2016. «Io invece mi sono chiuso in un’altra stanza e, per quanto bizzarro possa sembrare, ho scritto Supersonic nel tempo che ci vuole a sei uomini per fare una cena cinese.»

La band registrò e mixò il brano la sera stessa in cui fu scritto, proprio in concomitanza delle registrazioni del loro primo album, Definitely Maybe. Va da sé che lo stupore più grande per Noel, Liam e gli altri arrivò al momento di suonarlo davanti a qualcuno per la prima volta. Uscito come singolo, Supersonic fu subito un piccolo successo sia negli States che nel Regno Unito.

Oasis - Supersonic (Official HD Remastered Video)

«Avevamo fatto concerti prima di allora, e molta gente era veniva perché aveva letto di noi da qualche parte, ma nessuno sapeva mai le canzoni» continua Gallagher nel film diretto da Mat Whitecross. «Nel giorno in cui uscì Supersonic, bang, la folla era lì. Ricordo perfettamente la gente cantare il testo di Supersonic. Stavano cantando le tue parole, quelle che hai scritto a caso alle tre di notte.»

Quello fu l’evento zero. L’11 aprile 1994 un granello di sabbia si staccò dalla montagna sotto forma di minuscolo singolo e pian piano originò la valanga inarrestabile che conosciamo tutti. Una delle più grandi, spettacolari calamità musicali della storia della musica. «Gli Oasis erano come una Ferrari» dice invece Liam scegliendo una metafora alternativa alla valanga. «Belli da vedere, belli da guidare. Ma potevi perderne il controllo in qualsiasi momento, sempre.»