La fuga di Lana, Britney e Loretta: che imbroglio era, maledetto Instagram | Rolling Stone Italia
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La fuga di Lana, Britney e Loretta: che imbroglio era, maledetto Instagram

Ve lo ricordate come si stava bene quando sui social si parlava in terza persona? Invece adesso le celebs non si nascondono più, finché gli hater non le fanno scappare. E se avesse ragione chi dice basta?

La fuga di Lana, Britney e Loretta: che imbroglio era, maledetto Instagram

Lana Del Rey ha fatto come Baglioni: s’è levata dai… social. Il motivo l’ha spiegato in un video che poi, appunto, è sparito: «Lo faccio perché ho moltissimi interessi e altri lavori che sto facendo richiedono privacy e trasparenza». Che sia stata assunta da una compagnia assicurativa? Comunque sia, ha lanciato un trend: negli ultimi giorni la stessa mossa l’hanno fatta Britney Spears e Loretta Goggi.

Britney, dicono fonti vicine alla popstar, «aveva bisogno di una pausa» (e te credo). Loretta Goggi invece ci è rimasta male dopo aver ricevuto quelli che noi che abbiamo fatto le scuole private chiamiamo «sacs de merde».

Dopo la sua esibizione in playback ai Seat Music Awards (e ripetiamo, ai Seat Music Awards, non ai Grammy), Loretta è stata insultata sui social: il playback, l’abito, i presunti ritocchini. Roba che non andrebbe scritta, ma che soprattutto non andrebbe letta.

Quello che è successo alla Goggi capita praticamente tutti i giorni ai cantanti, agli attori, agli sportivi, agli influencer. Penso una cosa (brutta) di te e te la scrivo: una disgrazia gentilmente offerta da Mark Zuckerberg.

Dopo aver letto i commenti, Loretta ha scritto un lungo sfogo su Facebook: «Non starò ad elencarvi gli insulti arrivati in occasione di una delle più grandi emozioni della mia carriera, un momento di cui avrei voluto godessimo insieme, nella comune gioia per un grande traguardo raggiunto e non certo per parlare di trucco (mi trucco da sempre da sola e mi piace quello scelto per quest’anno, inutile criticarlo no? Lo cambio secondo il mio spirito), di vestito da pagliaccio (uno splendido abito di Etro!), di chirurgia estetica (vi sfido a trovare sul mio volto, vicino alle orecchie o fra i capelli cicatrici in proposito, confesso che ho preso un chiletto però), di playback (usato da tutti, tranne che da chi essendo un cantante di professione ha potuto portare la sua band o suonare un suo strumento). Io non canto né incido più da anni, non saprei nemmeno in che modo avere una base moderna o aggiornata della vostra canzone del cuore». Sorvolando sul fatto che la base di Maledetta primavera va benissimo così com’è, this is the Internet, Loretta.

Lana Del Rey lo sa bene: ciclicamente, sotto ai suoi post viene accusata di razzismo, di rendere cool gli abusi, e di un sacco di altre cose che sono così tante che Vulture le ha messe in fila. Dal 2011, il sito ha riepilogato tutte le volte in cui il web si è rivoltato contro di lei. Fino a quando è stata lei a mollare il colpo.

Stare sui social è difficile, lo è per me che nascondo ai miei genitori le stories in cui si vede che fumo una sigaretta (sì, lo so, ci sto lavorando), figuriamoci cosa dev’essere per le persone famose. O per i teenager, famosi e non: un nuovo studio pubblicato dal Wall Street Journal ha rivelato che Facebook sarebbe a conoscenza del fatto che Instagram sia pericoloso per la salute mentale. Una ragazza su tre in possesso di un account svilupperebbe disturbi di percezione del proprio corpo, angoscia, tendenze depressive. Bello, eh?

Che poi non è che ci volesse uno studio, bastava chiedere. Ve lo ricordate come si stava bene quando su Facebook si parlava in terza persona? Al massimo scoprivi che «Luca è in vena di far festa» o che «Claudia sta mangiando involtini primavera presso Nuova China Restaurant».

Ora però è cambiato tutto, e il non esserci potrebbe diventare sempre più cool. Anche perché sperare di vivere in un mondo dove le persone espongono delle idee senza offendersi mi sembra probabile quanto la scelta di Alessandria come città adatta ad ospitare l’Eurovision 2022 (anche se il ponte Meier, bisogna dirlo, dà un tocco decisamente internazionale).

Vedremo. Io un po’ ci spero, nell’abbandono di massa dei social. Potrebbe avere diversi risvolti positivi: da un lato, circondati da un po’ di rinnovato mistero, le celebrities potrebbero tornare a essere quello che erano una volta: cool (perché non sapevamo niente della loro vita privata e perché non le vedevamo alle prese con orrendi #adv). Dall’altra, i commentatori si ritroverebbero a scannarsi tra di loro, come i bambini esagitati nel cortile di un condominio.

Nell’attesa di vedere se, dopo le tre, altri personaggi sceglieranno questa strada, consigliamo comunque a Loretta Goggi le parole di una delle menti più brillanti mai sbarcate in Honduras, Vera Gemma: «Gli haters hanno il valore di uno che ti manda a fanculo ai semafori».

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