Un sequel di ‘Bohemian Rhapsody’? È meglio fermarsi a uno | Rolling Stone Italia
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Un sequel di ‘Bohemian Rhapsody’? È meglio fermarsi a uno

Pare che i Queen siano intenzionati a produrre un nuovo capitolo del loro biopic. Noi abbiamo qualche suggerimento per la trama

BOHEMIAN RHAPSODY

Rami Malek in ‘Bohemian Rhapsody’. Foto di Alex Bailey/Twentieth Century Fox

Secondo quanto riportato da Page Six, il biopic sui Queen premiato agli Oscar, Bohemian Rhapsody, potrebbe avere un sequel. La fonte della notizia sarebbe Rudi Dozel, regista di molti video della band e amico intimo di Freddie Mercury. Per essere chiari: non abbiamo idea se tutto ciò sia vero o meno. E, anche se se ne sta discutendo, non è detto che verrà davvero realizzato un seguito. Tuttavia, questo non ci impedisce di ipotizzare come potrebbe essere il secondo capitolo di Bohemian Rhapsody. E, già che ci siamo, perché non immaginare cinque diverse trame per Bohemian Rhapsody II. Per cui, iniziamo.

Queen & George Michael - Somebody to Love (The Freddie Mercury Tribute Concert)

1. The Show Must Go On

Bohemian Rhapsody finisce con il leggendario concerto della band al Live Aid del 1985, lasciando fuori una tonnellata di episodi legati alla vera storia Freddie Mercury. Il primo sequel potrebbe avere la stessa impostazione del Padrino II, spostandosi avanti e indietro nel tempo, tra la vita di Freddie prima dei Queen e gli ultimi anni, fino alla morte nel 1991. Ambedue le storie sono ricche di pathos. Era nato in Zanzibar, da cui la sua famiglia scappò nel 1964 per sfuggire alle violenze della rivoluzione. Si trasferì a Londra, proprio negli anni in cui la scena rock stava esplodendo. Tutto questo materiale sarebbe oro per il grande schermo.

Gli eventi che vanno dal 1986 al 1991, poi, sono addirittura più interessanti. Nel film, infatti, Mercury contrae l’AIDS nel 1985 quando, in realtà, accadde durante l’ultimo tour dei Queen, nel 1986. Potrebbero, quindi, limitarsi a rettificare la trama, adattandola a quanto successo davvero nella vita del cantante. Potrebbero anche ricreare gli show negli stadi così come è stato fatto per riprodurre il Live Aid; questo permetterebbe di portare sul grande schermo alcune delle canzoni più iconiche dei Queen, per forza di cose escluse dal primo film. In quegli anni, infatti, Mercury si ritirò dalla vita pubblica per creare quanta più musica poteva; sono momenti estremamente drammatici che, se rappresentati con la giusta intensità, potrebbero valere a Rami Malek un altro Oscar. Per certi versi, una trama che seguisse questo schema potrebbe dar vita a un sequel ancora più interessante del primo capitolo.

Queen + Paul Rodgers - Bohemian Rhapsody live in Japan 2005

2. Le Bad Companies dei Queen

Questa trama potrebbe iniziare con il tributo a Freddie Mercury a Wembley del 1992, incentrandosi nel dilemma affrontato da Brian May, Roger Taylor e John Deacon subito dopo la scomparsa del cantante. Come poteva proseguire la storia dei Queen senza Freddie? Un momento particolarmente drammatico arrivò infatti nel 1997, quando Deacon decise di abbandonare la band e ritirarsi a vita privata. Taylor e May rifiutarono di arrendersi, optando per la scelta discutibile di portare Paul Rodgers dei Bad Company nei Queen. Con lui registrarono anche un album di inediti nel 2005. Gran parte di noi ha del tutto rimosso quegli avvenimenti, ma ciò non significa che non potrebbero far parte di un film. Se Hollywood è riuscita a spremere tre film da Lo Hobbit, perché non ritentare?

3. Arriva il Glambert

I Queen si separarono da Paul Rodgers nel 2009 nell’indifferenza più o meno generale. Nello stesso anno Adam Lambert faceva un provino per American Idol con We Will Rock You e Bohemian Rhapsody. Questo film inizierebbe proprio con Brian May e Roger Taylor mentre guardano il talent in televisione, nel momento in cui realizzano di aver trovato un nuovo cantante. Poi si partirebbe con la vita di Adam Lambert prima dell’entrata nella band, fino alla bruciante sconfitta con Kris Allen durante la finale di American Idol. In quella serata, infatti, i Queen suonarono per la prima volta con lui, anche se Lambert entrò ufficialmente nella band solo tre anni più tardi. Gli eventi raccontati in questa trama sarebbero talmente recenti che non vediamo ragioni per cui Adam Lambert, Simon Cowell, Kara DioGuardi, Paula Abdul, Randy Jackson, Kris Allen e Ryan Seacrest non dovrebbero interpretare se stessi. L’apice del film arriverebbe poi nel primo vero concerto di Lambert con i Queen a Piazza dell’Indipendenza a Kiev, davanti a un oceano di fan.

Bohemian Rhapsody | Official Trailer [HD] | 20th Century FOX

4. Don’t Stop Them Now

Ci sono talmente tanti intrighi riguardo la realizzazione del primo film che da soli potrebbero giustificare un nuovo capitolo. La band prima contattò Sacha Baron Cohen, ma interruppero i rapporti con l’attore per ragioni ancora non del tutto chiare. Cohen, da parte sua, ha detto che la band voleva realizzare un film in cui Marcury sarebbe morto a metà della storia, ma il produttore Graham King sostiene invece che l’attore ha rifiutato perché non voleva essere un bianco che interpreta Freddie Mercury. Successivamente hanno pensato di ingaggiare Ben Whishaw, ma alla fine la scelta è ricaduta su Rami Malek. Per questa trama, Malek potrebbe interpretare Sacha Baron Cohen, con Pete Davidson nei panni di Rami Malek. L’apice del film sarebbe la fine, quando il regista Bryan Singer abbandona le riprese, con la troupe costretta a finire il film senza di lui.

5. The Show Must Go On

La trama finale, lo ammettiamo, è molto strana. Racconterebbe come i Queen abbiano voluto creare un film che riscrivesse la loro storia, film che – nonostante le critiche impietose – è riuscito in qualche modo a portarsi a casa un Oscar. Racconterebbe della campagna stampa, di come Bryan Singer è stato rimosso dal suo ruolo dopo le implicazioni con il #MeToo e, per la prima volta nella storia di Hollywood, mostrerebbe come funziona davvero una campagna per aggiudicarsi una statuetta all’Academy. Il film culminerebbe con la band che apre la serata di premiazione con We Will Rock You e We Are The Champions. La seconda parte sarebbe incentrata su Brian May e Roger Taylor, qualche giorno dopo la cerimonia degli Oscar, mentre pianificano cinque sequel seduti attorno a un tavolo. Per non parlare della possibilità di un sequel in stile Marvel ambientato in un multiverso classic rock. Oppure anche uno spin-off animato con gli amati gatti di Freddie come protagonisti! Insomma, noi le proposte le abbiamo fatte, attendiamo di vedere quale sceglieranno.

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