Nirvana: sarebbe giusta una reunion senza Kurt? | Rolling Stone Italia
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Nirvana: sarebbe giusta una reunion senza Kurt?

Dopo il concerto al Cal Jam della settimana scorsa, la reunion di Grohl, Novoselic e Pat Smear è sempre più concreta. È giusto? Sì, ma ci sono dei "ma".

Nirvana

L’avete vista? Sta circolando da qualche ora. È la foto di Dave Grohl, Krist Novoselic e Pat Smear sulla copertina del nuovo numero di Kerrang! magazine. Non è tanto la foto in sé a fare notizia, quanto piuttosto lo strillo “NIRVANA REUNITED” piazzato appena sotto i volti sorridenti dei due ex membri della band insieme a quello che è sempre stato un po’ per tutti il quarto Nirvana.

Ancora più sotto si legge “Dave & Krist speak”, “parlano Dave e Krist”. Ora, considerato che il magazine esce domani (17 ottobre), se non altro potremo finalmente capirne di più su uno degli argomenti più caldi del momento. Caldi, perché la gente là fuori si sta scannando a colpi di tweet, notifiche, tag su una questione che non avevamo risolto neanche ai tempi dei Queen: è giusto riunirsi senza il frontman? Dico proprio salire su un palco, magari addirittura pensare a un tour, utilizzando il nome Nirvana.

Eppure, che i fan siano d’accordo o meno, i Nirvana si sono già riuniti più volte. L’ultima è stata appena una settimana fa al Cal Jam, festivalino di due giorni organizzato in California dallo stesso Grohl. Fra i nomi in programma c’erano Tenacious D, Iggy Pop, ovviamente i Foo Fighters e come ciliegina i Nirvana. Sei canzoni in tutto a fine serata: le prime tre (Serve The Servants, Scentless Apprentice e In Bloom) cantate da John McCauley dei Deer Trick, mentre le ultime tre affidate a Joan Jett (Breed, Smells Like Teen Spirit, All Apologies). A detta di chi c’era e ne ha scritto, è stata solo una commovente rimpatriata, un modo molto sincero per omaggiare la memoria di una band importantissima e il suo cantante. La voce di Joan Jett poi, dolente quasi quanto l’originale, ha reso giustizia a quella di Kurt Cobain.

E allora perché animarsi tanto? Perché opporsi se tre signorotti attempati s’incontrano una volta tanto per rievocare un po’ i vecchi tempi? E non credete alle bufale messe in giro dai troll: nessun Chad Kroeger dei Nickelback sostituirà malamente Kurt alla voce. La scelta di far cantare i pezzi da più persone, magari proprio amici storici come la Jett, è proprio perché sia ben chiaro a tutti che nessuno vuole (o potrebbe) sostituire Kurt. Perciò non offendiamoci se domani o nei prossimi giorni verrà (forse) annunciato un reunion tour dei Nirvana. Sarebbe solo una buona scusa per godersi un po’ di Grohl, Novoselic, Smear e una sfilza di ospiti magari a sorpresa.

Discorso ben diverso sarebbe un nuovo album di inediti. Se dovessero annunciarlo, probabilmente anche chi sostiene la reunion potrebbe incazzarsi. I Nirvana di album ne hanno tre e tali devono rimanere.

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