Martha Louise di Norvegia, la principessa mistica che porta a corte uno sciamano | Rolling Stone Italia
Società

Martha Louise di Norvegia, la principessa mistica che porta a corte uno sciamano

La primogenita di re Harald V e della regina Sonja ha annunciato via Instagram il suo amore per lo sciamano bisessuale Durek Verrett, amico fraterno di Gwyneth Paltrow. E ora promette di sposarlo

Martha Louise di Norvegia, la principessa mistica che porta a corte uno sciamano

Martha Louise di Norvegia e lo sciamano Durek Verrett

Foto: LISE ASERUD/AFP via Getty Images

Lo sciamano no. Mai stato considerato un buon partito per una principessa. Martha Louise di Norvegia, a suo modo, è una pioniera. Primogenita di re Harald V e della regina Sonja, a maggio ha annunciato via Instagram l’amore incondizionato per Shaman Durek, al secolo Durek Verrett, 44 anni di Sacramento, California, che si definisce “innovatore evolutivo, hacker spirituale, ponte tra mondo fisico e spirituale”. E guai ad alzare gli occhi al cielo. «Ho avuto la fortuna di incontrare la mia anima gemella. Mi sento benedetta. Non spetta a voi giudicarmi». Vista la sua smaniosa ricerca d’amore e luce, Martha Louise dovrebbe essere definita più una pecora bianca che una pecora nera. Ma al di là della pigmentazione del simbolico ovino, la principessa è sempre stata considerata un’angelica bomba a orologeria.

Classe 1971, sul finire degli anni 90 si è avvicinata al metodo Rosen, percorso fisioterapico che mira ad alleviare la tensione muscolare e raggiungere lo sviluppo spirituale. Disciplina alla quale Martha Louise venne introdotta dalla terapista Marianne Rafaela Solberg che non perse occasione per presentarle suo figlio, il fascinoso Ari Behn. Romanziere maledetto, Ari aveva raggiunto una certa notorietà dando alle stampe la serie di racconti dal sapore decadente Tristezza puttana e per aver girato un documentario in un hotel di Las Vegas. Protagoniste due signorine polacche, a tariffa oraria, che sniffavano coca. Nel 2000 scrittore e principessa si mostrarono in pubblico per la prima volta, dopo che lui l’aveva cavallerescamente definita «la più gnocca di Norvegia».

L’unione è prolifica: ne nascono tre figlie che crescono senza l’incombenza del titolo di altezza reale al quale – pur restando principessa – la loro madre ha rinunciato sposando Ari. «Sarò una cittadina qualunque, troverò un lavoro e pagherò le tasse», disse al padre al momento della gran rinuncia. L’illuminazione per contribuire all’erario arrivò con Astarte Education. Una scuola. Che, intitolata a una dea mediorientale, dichiarava una missione non proprio ministeriale: insegnare a mettersi in contatto con gli angeli, dote che la principessa sosteneva di possedere.
Apriti cielo. Una task force guidata dall’Università norvegese di scienza e tecnologia alzò gli scudi contro la figlia del re. Da parte sua, nessuna marcia indietro. Il terremoto ebbe l’effetto di cristallizzare nella principessa il suo credo e avvicinarla all’epilogo matrimoniale: nel 2016 Martha Louise e Ari si dicono addio.

Archiviato lo scrittore, ora compare lo sciamano. Durek Verrett ha scritto alcuni libri (l’ultimo, Spirit Hacking, è uscito poche settimane fa) e – vedi che tutto il mondo è Paese – ha una venerazione per la mamma indo-norvegese. «Lei è il mio “portale della luce”. Mi ha sempre detto che si rese conto sin da quando era incinta che sarei stato un bambino molto speciale».

Nella sua biografia racconta di un misterioso incidente che lo ridusse in coma. «Sette specialisti avevano sentenziato: nessuna speranza. Ma ho ricevuto visite da potenti esseri che mi hanno fatto tornare in questo mondo mostrando qual era la mia missione».

Dopo la dichiarazione d’amore via social, Martha Louise ha portato Durek a conoscere mamma, papà e popolo nordico, inizialmente conquistato dalle dichiarazioni d’amore che il guaritore, baciandole la mano, ha rivolto alla principessa durante una trasmissione Tv. «In un’altra vita eravamo anime gemelle. Mia madre mi aveva predetto che mi sarei innamorato di una principessa divorziata. Ora l’ho trovata».

Certo Durek un suo fascino deve esercitarlo davvero. Elisabeth Day gli ha dedicato uno spassoso – ma non banalizzante – reportage su You Magazine: «È uno sciamano moderno. Bello, bisessuale e con un debole per le collane di tendenza. Pelle liscia, luminosa e priva di imperfezioni, ha scoperto i suoi poteri da bimbo, quando sua madre lo portò dal dentista. Voltandosi, non riuscì più a trovarlo: era corso in strada e abbracciava una donna anziana su una panchina, sentendo tutto il suo dolore e la sua tristezza. Per sua fortuna, la donna non l’ha denunciato. Oggi quel bimbo ha fatto strada: una seduta con lui costa dalle 320 alle 800 sterline. È il fiore all’occhiello di Goop, l’impero multimilionario del benessere che fa capo a Gwyneth Paltrow». L’attrice, sua cliente da anni, lo definisce un fratello d’anima.

Anche in Scandinavia Durek ha tentato l’operazione seduzione. Ma la visita ai suoceri reali non c’è mai stata. In compenso ha approfittato per lanciare “La principessa e lo sciamano”, un tour di coppia a tema mistico con partenza da Copenaghen. E non certo a buon mercato: il biglietto costava tra 65 e 140 dollari. I media norvegesi hanno sollevato un putiferio, diffondendo le dichiarazioni di Durek circa le sue capacità di dividere gli atomi e curare la leucemia. Condannando Martha Louise per aver usato (ancora una volta) lo status di principessa a fini commerciali.

Nessun imbarazzo, nessun ripensamento. Come testimonia Instagram, il rapporto con Durek va a gonfie vele, nonostante il Daily Mail abbia cercato di creare maretta, andando a scovare Hank Greenberg, massaggiatore, per otto anni compagno di Durek. Hank non gli ha reso buone referenze. Oltre a metterne in discussione i poteri, l’ha biasimato sul piano etico. «È amico di Gwyneth Paltrow e pure il suo sciamano. Questo è conflitto d’interessi. Gli auguro ogni bene, ma non ho niente di carino da dire su di lui». Risposta serafica dello sciamano: «Il mio ex dice così perché è un ex». Canovaccio forse più adatto alla sceneggiatura di un Gf qualunque che a una casa reale.

Altre notizie su:  opinione