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Conglomerandocene: Il Sundek, Arnaldo Forlani e i profilati d’alluminio

Nella nuova puntata della rubrica dello Sgargabonzi su Rolling Stone, una riflessione sugli oggetti che rappresentano lo spirito del Natale

Conglomerandocene: Il Sundek, Arnaldo Forlani e i profilati d’alluminio

Foto via Unsplash

Il costume Sundek, il leader democristiano Arnaldo Forlani miniaturizzato col voodoo e i profilati d’alluminio a elle per sponde da sole.

Se dovessi frugare nel baule degli oggetti animati e inanimati, onde tirar fuori quelli più lontani dal significato del Santo Natale – reale e percepito – non avrei dubbi a identificare questa particolare triade. Facile capirlo: il Sundek non c’entra davvero nulla con Gesù Bambino sulla croce, il panettone senza canditi e i mercatini di Innsbruck. Al massimo è imparentato alla lontana con le palline dell’albero di Natale, visto che sovente tali costumi da bagno mettono in risalto alcune palline a livello testicolare, una specie di ghiande invereconde di foggia linfonodale.

Proseguendo, Arnaldo Forlani in scala 1:20 da sé non fa Natale. Certo, se l’appoggi a una bottiglia di Moscato può anche lontanamente fare Natale, ma è più il merito del Moscato che altro. E infatti prova a togliere la bottiglia di Moscato: nessun Natale. Prova a rimetterla: vago Natale. Mettine due: troppo Natale.

Versane via mezza: Natale. È tuttavia lecito nutrire il dubbio che sia il Sundek che Arnaldo Forlani possano comunque presentare degli ioni natalizi, magari così pochi da risultare impercettibili all’uomo. Allora basta provare, il mini-me di Arnaldo Forlani dentro a un paio di Sundek modello Vertigo Walkshort Denim e vedere cosa succede. Magari componendosi, riescono a sommare quei pochi ioni e raggiungere un quorum che faccia Natale o almeno Santo Stefano. Purtroppo questa è solo pia illusione. Combina il Sundek con Arnaldo Forlani e ti accorgi che non accade nulla di sensibile. Non compare il re magio Baldassarre, la famiglia Sperlari, non sbuca Santa Claus dal camino. Al massimo si può assistere alla decomposizione di siffatto Forlani, se l’esperimento è monitorato nel tempo. E certo, la decomposizione avviene anche a Natale, ma non più che in ogni altro giorno dell’anno. L’Arnaldo Forlani in miniatura, decomponendosi dentro ai Sundek, può pure dare l’idea di movimento all’interno degli stessi, tipo una debolissima erezione. Ma non facciamo ridere! Non credo proprio che se passasse di lì una donna bellissima come la soubrette Caterina Murino si ecciterebbe a tal punto da cercare a tutti i costi di fare l’amore col contenuto di quel Sundek. Magari ha un aereo che parte per Sumatra per girare il nuovo 007, ma decide di perderlo per copulare con quegli elementi? È questo uno scenario possibile? Sciocchezze. Come minimo le parrebbe strana un’erezione senza soggetto, senza la persona, senza il portatore della siffatta. D’altronde si fa l’amore non solo col proprio sesso, ma anche con la testa e i lombi, quando non col cuore.

A questo punto, qualcuno dubiterà che gli oggetti sopradetti non siano davvero quelli scientificamente più distanti dal Natale. Forse è solo un’invenzione mia, l’ennesima cazzata. Ma chiudete gli occhi e ditemi: qual è la cosa più lontana dal Natale che riuscite a immaginare? Con ogni probabilità, un cartoncino bristol bluastro con su scritto “Il Natale fa schifo!”. Ma se ci riflettete, quell’affermazione contempla in sé la possibilità opposta. Non si dice che il Natale non ci piace, se prima non ci si è chiesti se ci piace. Il Sundek e Arnaldo Forlani invece, possono esistere senza domande, scrupoli morali, prove o riprove. Loro fanno un po’ quello che cavolo vogliono, soprattutto a Natale.

Non ho bisogno che mi si dica: sono del tutto conscio che scrivere qualcosa così il giorno di Natale sia semplicemente allucinante. Fra i tanti, tirar fuori proprio quei maledetti oggetti che il mondo cattolico e laico, oggi, fa finta che non esistano, tanto sono lontani, l’opposto, la negazione di questa Santa Festività. Io invece ne ho parlato senza problemi, li ho nominati a chiare lettere, uno per uno, scandendoli. E lo rifarei. Potevo parlare dell’asinello, invece ho parlato del Sundek. Mi rendo conto quanto ciò sia un’eresia aberrante e violenta, molto più grave che rubare un recinto. Ma forse questo vuol dire non avere più molto da perdere nella vita.

E intanto, in tutto ciò, mi sono dimenticato di trattare il terzo elemento: i profilati d’alluminio a elle per sponde da sole. In realtà era solo un mero specchietto per le allodole. Vedete? A Natale sono scorretto anche con voi e non mi era mai successo prima. Mi spiace se vi sono risultato irrispettoso, ma è un mondo perfetto prima della caduta.

Buon Natale.

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