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Conglomerandocene: 20 curiosità su Sergej Viktorovič Lavrov

Nella nuova puntata della rubrica dello Sgargabonzi su Rolling Stone, segreti, misteri e fatti poco noti sul Ministro degli affari esteri della Russia

Conglomerandocene: 20 curiosità su Sergej Viktorovič Lavrov

Foto: YURI KADOBNOV/AFP via Getty Images

1. Una volta, da bambino, ha bucato il pallone mentale dell’ex premier Giuseppe Conte, sparandogli con una mitraglietta mentale.

2. Nella sua autobiografia, in uscita per i tipi di Minimum Fax, rivela di aver conosciuto Vladimir Putin durante la notte rosa di Rimini del 1998.

3. La Russia Sovietica nel quale il piccolo Lavrov cresce è un paese dove la vita non fa sconti. Per l’intero periodo delle elementari, ad esempio, il ministro è stato chiamato da un gruppo di bulli della sua classe “SeiUnGay Lavrov”, un gioco di parole greve e puerile sul suo nome di battesimo che il politico a tutt’oggi fatica a dimenticare.

4. Ci sono quei giorni in cui dice “oggi vado a farmi una corsetta”, ma poi viene sempre fuori qualcosa per cui alla fine non va.

5. Colleziona scaffali. Ne possiede ben 356 e per conservarli li ripone meticolosamente in apposite scatole.

6. A dispetto di quanto si possa credere, ha militato a lungo nella Democrazia Cristiana, corrente Zaccagnini.

7. Da anni tempesta l’Accademia della Crusca con lettere infuocate per denunciare un’incoerenza linguistica che lo fa andare in bestia. Per lui sarebbe più corretto dire “valdaostano”, con la A.

8. Ama fare scherzi telefonici a Renzo Arbore.

9. Solo per dire come cambiano le persone: Sergej Lavrov appare come comparsa vicino al sosia di Gorbaciov in Rocky IV, è quello che si spella le mani alla fine del discorso di Stallone.

10. Per dieci anni buoni ha creduto che i servizi segreti fossero dei gabinetti situati nelle zone più inaccessibili del palazzo del Cremlino.

11. Imbarazzo e polemiche per l’Italia a causa dell’intervista a Lavrov su Rete4, senza alcun contraddittorio. L’emittente televisiva si scusa: “Pamela Petrarolo aveva degli impegni”.

12. Preferisce che gli si rivolga chiamandolo “Egregio signor ministro” o ancora meglio “Grandissimo Aldo Busi”.

13. Per motivi di sicurezza, ha assoldato decine di sosia che prendono il suo posto nelle occasioni ufficiali. Quando non sono al lavoro, li potete trovare tutti il sabato pomeriggio al Leroy Merlin di Bovisa mentre bofonchiano di punte del 12 e di autofilettanti di fronte a commessi disperati.

14. Una volta ha chiesto a un suo assistente quale fosse il costo della transiberiana e quello gli ha risposto: “50 bocca, 100 l’atto primordiale, ma non si faccia fare una sega perché ha sempre le mani fredde”.

15. Da ragazzo venne condannato per filo atlantismo perché il suo cognome fa rima con il noto avverbio americano “above”.

16. Avvicinandogli un microfono al cuore si sente il respiro di Darth Fener.

17. Se avesse una pistola con due colpi in canna e si trovasse davanti Hitler e Putin, si sparerebbe due volte in testa.

18. Per gran parte della sua vita ha pensato che la capitale russa e il film di Cronenberg fossero la stessa identica cosa.

19. Dalle memorie di Lavrov, Putin ne esce come un gigante. Più precisamente, se si volta pagina 46 troppo rapidamente, per una qualche antica ed oscura maledizione cecena, dalla pagina esce un Putin alto 4 metri che vi distrugge casa urlando e bestemmiando la Madonna in modi molto fantasiosi.

20. È il gemello buono di Michele Mirabella.

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