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Conglomerandocene: 20 curiosità su Francesco Bianconi

Nella nuova puntata della rubrica dello Sgargabonzi su Rolling Stone, il primo nome dei Baustelle, la collezione di chiostri e tutti i segreti del cantautore

Conglomerandocene: 20 curiosità su Francesco Bianconi

Francesco Bianconi

Foto press

1. La prima parola che ha pronunciato è stata “nouvelle”. Aveva 19 anni.

2. Persona riservata, vive all’interno di una biglia dei ciclisti raffigurante Saronni.

3. Prima di scegliere Baustelle come nome del gruppo, fu preso in considerazione per un breve periodo “i Peperini”.

4. Persona d’indole tendenzialmente mite, ma guai a raccontargli una barzelletta sugli apicultori.

5. Il celebre verso dalla canzone Certi Uomini, “io so che son venuto dalla fica e so che lì voglio tornare”, è stato utilizzato dal ministro Daniele Franco a chiusura del discorso di ringraziamento il giorno del suo insediamento al MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze).

6. Ai tempi del Liceo rovinò una successione di Fibonacci nascondendo due conigli in una pasticceria del centro.

7. Una delle sue bizzarrie è indossare ogni tanto uno di quei grembiuli da cucina con disegnato sopra il corpo di un supereroe della Marvel, però tinta unita blu senza alcuna raffigurazione.

8. A causa di una sovrapposizione di date con alcuni concerti del tour La Malavita, non poté partecipare alle riprese del film Io vi dichiaro marito e… marito per il quale aveva ottenuto la parte del protagonista, in seguito affidata con buoni risultati ad Adam Sandler.

9. Possiede una collezione esagerata di chiostri.

10. Segue una dieta rigidamente vegana. Unico strappo: una volta al mese mangia un pellicano.

11. Attivissimo nella solidarietà, recentemente ha inviato ai bambini affamati del Darfur una cosa come quattrocento vinili.

12. Nel 2019, esce per La Nave di Teseo il libro I musicisti arrivano già stanchi negli hotel. Riguardo al titolo, Francesco Bianconi dirà: “Praticamente arrivano già stanchi per un fatto squisitamente sessuale”.

13. È nato con il logo della Sergio Tacchini sulla fronte.

14. Mentre in pubblico i suoi rapporti con l’amico e collega Matteo Maffucci degli Zero Assoluto sono improntati alla più squisita cordialità, lontano dai riflettori i due si comportano esattamente come Bip Bip e Willy il Coyote, con tanto di macchinari stravaganti, trappoloni mortali e finti tunnel dipinti sulle pareti rocciose dell’Appennino tosco-emiliano.

15. Dopo il successo della sua Alfredino – che tanto ha commosso grandi e piccini – Bianconi aveva pensato di dedicare una serie di canzoni ai protagonisti di alcuni tra i più celebri casi di cronaca italiani. Il progetto si è arenato subito, al momento di comporre il testo della ballata Donatino. Il motivo? Riusciva a trovare un sacco di rime con la parola “Donato”, ma solo tre o quattro con la parola “Bilancia” (nello specifico: motolancia, sottopancia, plancia e spumante Gancia).

16. Si dichiara alle donne gridando “Bisanzio o morte!”.

17. Fu Bianconi, sbagliando a leggere senza occhiali, a suggerire impropriamente “la borra” anziché “la birra” alla famosa telespettatrice, sua cognata Rosalba, che chiamò la Clerici in diretta.

18. La “troietta qualunque” con cui Bianconi pomicia nel brano Amanda Lear era in realtà il noto giornalista tv Maurizio Martinelli, che si risentì moltissimo e da allora conduce il Tg2 con un giramento di coglioni palpabile.

19. Gli occhiali di Francesco Bianconi sono un tributo al suo mito più grande: l’attore romano Mario Brega. Ha dichiarato a Pitchfork: “Conosco tutta la sua filmografia a memoria. Tranne i film western, che non ho mai visto. Mi fa morire quando fa: Arzate, ‘a Cornutooo, arzate!”

20. Si è dichiarato sconvolto dal terremoto di magnitudo 16 che colpirà Roma tra le 3:00 e le 4:00 di stanotte.

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