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Call Of Duty torna con una nuova storia puntando su fratellanza, inclusività e nuovi personaggi. Abbiamo chiesto a due gamer esperti, il rapper Emis Killa e la streamer Alessia Giorgi, aka HontasG, di raccontarci il loro rapporto con lo sparatutto più famoso di sempre.
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La saga di Call of Duty ha cambiato completamente il mondo dei videogiochi FPS – first person shooter, o come li chiamiamo noi “sparatutto”. Era il 2003 quando i fan dei videogiochi si sono trovati di fronte quel gioco dirompente che li catapultava nei panni di soldati sui diversi fronti della seconda guerra mondiale e che negli anni si è sviluppato arricchendosi sempre di più: nuove tecnologie, grafiche più realistiche, nuovi scenari.

In pochi anni Call of Duty è diventato un titolo di culto e da quando, con Call of Duty 4, è stata aggiunta la modalità multiplayer, intorno al titolo si è venuta a creare una vera e propria comunità di giocatori che si riunisce ogni giorno e che ha sviluppato una sua cultura, delle sue abitudini e persino un suo vocabolario – per esempio si dice “camperare” per indicare i giocatori che stanno nascosti e colpiscono da lontano con il fucile di precisione.

Com’è ormai tradizione nel videogioco la storia del secondo conflitto mondiale viene raccontata su più fronti, tramite le esperienze di cinque soldati – un americano, un britannico, un africano, un australiano e una soldatessa sovietica – in quattro diversi teatri di guerra. Insieme formeranno la Task Force 1, una forza speciale composta dai soldati più agguerriti delle nazioni alleate, impegnata a lottare contro quello che sarà l’antagonista principale della campagna, il nazista Hermann Wenzel Freisinger.

Rolling Stone x Call of Duty: Vanguard
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FRONTE ORIENTALE

INCLUSIVITÀ FEMMINILE

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FRONTE OCCIDENTALE

LEADERSHIP

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NORD AFRICA

RESILIENZA

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IL PACIFICO

INTENSITA'

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EMIS VS. ALESSIA

EMIS VS. ALESSIA

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Fronte Orientale
/Inclusività Femminile

Uno dei meriti di Call of Duty: Vanguard è il suo impegno per sconfiggere un grande stereotipo: quello che i videogiochi siano roba da uomini. È un pregiudizio duro a morire ma che non ha più basi nella realtà: i dati ci dicono che ormai in Italia nel mondo degli eSports le donne pesano per il 43%. E non c’è nemmeno un’immedesimazione così completa nel genere e nel sesso dei personaggi: il 50% dei giocatori ha infatti dichiarato di giocare più volentieri a un titolo se i personaggi sono misti.

A tal proposito, il nuovo capitolo della serie Call of Duty: Vanguard ha fatto una scelta coraggiosa: inserire tra i personaggi principali un personaggio femminile. È Polina Petrova, tenente dell’esercito sovietico, ispirata ad una famosa cecchina dell’armata rossa, che si prefigura già come un personaggio notevolissimo. Cresciuta a Stalingrado, Polina non è diventata un soldato per scelta e affronta anche le situazioni più complicate senza chiedere aiuto a nessuno. Un bell’esempio di indipendenza femminile.

"Ad un torneo di Call of Duty ho deciso di fare un team di sole ragazze"
Alessia Giorgi, aka HontasG

Alessia Giorgi, aka HontasG nelle vesti di Polina
Alessia Giorgi, aka HontasG, sente i nemici che si avvicinano grazie alle cuffie wireless con microfono PULSE 3D

Fronte Occidentale
/Leadership

Al centro del nuovo Call of Duty ci sono i personaggi: nella loro creazione è stata messa una cura particolare, ispirandosi a persone realmente esistite, per creare dei protagonisti a più dimensioni in grado di spingere il giocatore all’immedesimazione. Questo impegno si vede particolarmente nei due leader della task force: il sergente Arthur Kingsley e il sergente Richard Webb, le cui biografie ci parlano di personaggi complessi e interessanti.

Nato in Camerun e laureato a Cambridge, Kingsley parla 5 lingue ed è di ottima famiglia: le sue esperienze di vita si traducono in un atteggiamento protettivo nei confronti dei suoi uomini, da cui non vuole solo l’obbedienza ma anche il rispetto. È un personaggio empatico, pacifico, fondamentalmente buono, che non vede l’ora di tornare dalla sua famiglia. Webb, suo amico e confidente, è per certi versi simile a lui ma per altri molto diverso: nato in una famiglia di studiosi, aspirava a fare il professore universitario prima di venire chiamato nell’esercito dalla leva obbligatoria. Anche per lui la guerra è lavoro che tocca svolgere per poter tornare alla normalità, ma è molto più cauto di Kingsley, e molto più testardo e pessimista. Due stili di leadership diversi, che verranno messi a dura prova dalla Campagna di Vanguard.

Emis Killa e Alessia Giorgi, in arte HontasG
Emis Killa e Alessia Giorgi (aka HontasG). Senti la tensione della battaglia ogni volta che premi il grilletto. Gioca in ciompagnia su PS5™

Nord Africa
/Resilienza

Il meccanismo narrativo del nuovo capitolo della saga è interessante, perché torna su un elemento che era molto sentito durante il conflitto ma che dopo la guerra, con l’inizio della guerra fredda, è andato svanendo: l’unità tra tutti coloro che hanno combattuto il nazifascismo. La resilienza del mondo antifascista nei confronti del male assoluto che sembrava quasi invisibile. Diversissimi tra loro, eppure fianco a fianco per una causa comune più grande: è questo il tema di fondo che muove i membri della Task Force 1.

È un tema personificato nella figura del sottotenente Lucas Riggs, australiano, arruolatosi volontario per combattere il nazismo e far vedere di che pasta sono fatti i suoi compatrioti: un uomo di poche parole, che parla coi fatti, che affronta a viso duro chiunque trovi sulla sua strada. Un uomo passionale, che vola basso ma che è meglio non far arrabbiare, e che farebbe di tutto per i suoi compagni.

"Nel gioco viene fuori la personalità dei tuoi compagni di squadra"
Emis Killa

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Emis Killa e Alessia Giorgi, in arte HontasG
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Il Pacifico
/Intensità

Il nuovo episodio di Call of Duty non si ispira solo alla storia della seconda guerra mondiale, quindi, ma cerca di assolvere al difficile compito di farci capire cosa voleva dire far parte di quella storia. Le storie personali dei soldati si mischiano alla grande storia di cui fanno parte, i loro obiettivi finiscono per unirsi a quelli delle battaglie campali che si trovano impegnati a combattere. La guerra è stata l’esperienza più intensa dell’ultimo secolo, ha lasciato un mondo semidistrutto e innumerevoli tragedie – personali e di popoli interi.

Questa intensità è catturata dalla biografia del tenente Wade Jackson, la “stella” del team, un pilota spericolato e ribelle, brillante ma autodidatta, sempre coinvolto in lotte e zuffe, uno che per vivere ha bisogno del brivido del rischio, dell’adrenalina e della velocità. Wade guida il suo aereo sui cieli del Pacifico non tanto per combattere quanto per dimostrare, combattendo, di essere il migliore. È un uomo che si considera speciale, convinto di poter risolvere tutto con l’audacia.

Emis
Killa

Voce storica del rap italiano, 5 dischi e altrettanti mixtape e una passione mai taciuta poer Call of Duty, che ci ha raccontato in questa intervista.

Emis Killa
HontasG

Alessia
Giorgi

Alessia Giorgi AKA HontasG.
138mila follower su Twitch, unica italiana nella squadra di Fnatic, è una delle streamer più conosciute in Italia (e non solo) e grande giocatrice di Call of Duty.

Guarda il video dell'intervista

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