La caccia alle somiglianze è iniziata nemmeno 24 ore dopo la pubblicazione di The Life of a Showgirl di Taylor Swift. All’inizio erano semplici paragoni, nel giro di poco si sono trasformati in accuse di plagio. Vale ad esempio per la title track, per Actually Romantic, per Wood.
«Quanto piace fare il segugio a chi sta su Internet», dice Joe Bennett, musicologo forense e professore presso il Berklee College of Music. «La somiglianza tra due canzoni non prova di per sé che vi siata una qualche influenza, né tanto meno che ci sia stata una violazione della legge sul diritto d’autore. Le somiglianze parziali dettate dal caso sono molto più comuni di quanto si pensi e i casi in cui gli autori copiano consciamente il lavoro di un altro sono decisamente più rari di quanto si creda».
Bennett sottolinea che la canzone pop è una «forma d’arte vincolata». Intende dire che la maggior parte delle canzoni ha «un tempo costante, un’estensione vocale limitata, resta nella tonalità d’origine e si basa su progressioni di accordi che si ripetono cicliamente. È ovvio che, di tanto in tanto, ci possano essere parziali sovrapposizioni».
Dopo la corsa a segnalare le somiglianze tra le nuove canzoni di Swift e quelle di altri, c’è chi ha invocato azioni legali per difendere gli autori che, a loro dire, sarebbero stati plagiati (un portavoce di Swift ha rifiutato di rilasciare un commento). Secondo Bennett non ci sono solide basi legali per farlo. Ecco tre esempi.
‘The Life of a Showgirl’ vs. ‘Cool’ dei Jonas Brothers
Per Bennett c’è stato tanto rumore per nulla. Ascoltando i due pezzi con attenzione, risulta infatti evidente che «la maggior parte delle note è diversa e le due progressioni degli accordi sono completamente differenti».
Probabilmente molti percepiscono come somiglianza il fatto che Swift e i Jonas usano tonalità e tempi simili. «Le definirei oggettivamente dissimili ed è del tutto plausibile che due team di autori diversi siano arrivati indipendentemente a queste scelte melodiche. La maggior parte delle note si basa sui primi tre gradi della scala maggiore, letteralmente, do-re-mi. Le coincidenze melodiche accadono».
‘Actually Romantic’ vs. ‘Where Is My Mind?’ dei Pixies
«Nel caso di Actually Romantic, l’unica somiglianza sta nella progressione degli accordi (E C#m G# A) e nella tonalità (Mi maggiore). Non ci sono somiglianze nella linea vocale, nel testo o in altre parti della composizione. Ma inevitabilmente, le canzoni che usano la stessa progressione di accordi finiscono per sembrarci simili».
Bennett aggiunge che, sebbene questa particolare progressione (ovvero I-vi-III-IV: accordo maggiore sulla prima nota della scala, minore sulla sesta, maggiori sulla terza e sulla quarta) non sia molto comune, non è nemmeno unica. «Oltre ai Pixies, l’ho trovata in brani di Ellie Goulding, Arctic Monkeys, Demi Lovato e altri. Swift ama riutilizzare progressioni comuni, ma riesce sempre a trarne canzoni originali».
‘Wood’ vs. ‘ Want You Back’ dei Jackson 5
Per come la vede Bennett, questa è l’accusa più infondata. «Qualunque chitarrista funk conosce giri come questo». Aggiunge che esistono molti brani popolari risalenti all’epoca della disco e del funk che condividono i medesimo elementi nella produzione e tratti musicali da cui Swift e i co-produttori Max Martin e Shellback hanno attinto: September e Shining Star degli Earth, Wind & Fire, Don’t Stop ’Til You Get Enough di Michael Jackson, Jive Talkin’ dei Bee Gees, Boogie Oogie Oogie degli A Taste of Honey.
Come negli altri casi citati, Bennett non vede alcun motivo affinché Swift debba aggiungere crediti di interpolazione alle canzoni. «Sta solo usando elementi musicali comuni e si diverte giocando con gli stilemi della produzione. Quando Taylor decide di interpolare il lavoro di un altro artista, lo fa con intenzione e lo riconosce nei crediti, vedi i casi di Look What You Made Me Do e Father Figure», la prima conteneva un’interpolazione accreditata di I’m Too Sexy, la seconda dell’omonima canzone di George Michael.
