Il primo capitolo di Tearing Down the Orange Curtain: How Punk Rock Brought Orange County to the World lascia senza fiato, un po’ come il titolo chilometrico del libro. Si apre con la storia del Cuckoo’s Nest, un localaccio di Costa Mesa che negli anni ’70 e ’80 è stato rifugio accogliente per i gruppi punk della Orange County. Lì band come T.S.O.L., Vandals, Adolescents, Agent Orange e Social Distortion hanno trovato un posto dove fare la loro musica rumorosa e sfrenata, e questo nel cuore di un’area dominata da convenzioni e buone maniere. Grazie a dettagli vividi e ai ricordi di Jack Grisham, cantante dei T.S.O.L., e di Jerry Roach, proprietario del Nest, il racconto si fa subito affannato e selvaggio, stabilendo il tono frenetico del libro.
Tearing Down the Orange Curtain di Nate Jackson e Daniel Kohn racconta la nascita del punk e dello ska di O.C. prima che quegli stili finissero per plasmare la musica globale. È anche una storia di ribellione, dipendenza e determinazione. Si va avanti e indietro nel tempo e nei capitoli dedicati a Social Distortion, Sublime e No Doubt e si capisce come questi e altri artisti abbiano dovuto lottare, spesso anche fisicamente, per dar vita a canzoni oggi strafamose. Per pezzi come Story of My Life, Doin’ Time e Spiderwebs è stato versato sangue, ma sangue vero.
Grazie ai ricordi di Mike Ness dei Social Distortion, vediamo questo tough guy di Fullerton, California scoprire la sua vocazione nella camera di una babysitter tappezzata da immagini religiose e con la radio sempre accesa. Partito da quel «santuario dell’erotismo e del rock’n’roll», come lo definisce lui, Ness si è ritagliato un posto nella storia del punk insieme ai compagni Casey Royer, Dennis Danell e Rikk Agnew, seguendo le orme dei pionieri locali, i Mechanics.
Seguono pagine piene di mosh pit, considerazioni sul futuro sempre incerto, la tentazione delle droghe. Siamo alla vigilia del successo tutt’altro che scontato degli Offspring, che hanno sudato per anni nella scena punk prima che l’album del 1994 Smash e il singolo Come Out and Play li lanciassero nel mainstream. Il libro ripercorre gli esordi della band, approfondendo le origini DIY di colossi come Goldenvoice e di festival come il Warped Tour. Le avventure nei backstage e sui tour bus sono materiale da leggenda punk.
Il dna del punk della Orange County si ritrova anche nei suoni ska, surf e reggae dei Sublime, band uscita della feste casalinghe e destinata a un successo duraturo (vedi alle voci Santeria e Wrong Way) nonostante la morte per overdose di eroina del cantante Bradley Nowell avvenuta nel 1996. E lo stesso vale per i No Doubt da Anaheim che hanno saputo esprimere una forma pop di angoscia nata all’ombra di Disneyland, il «luogo più felice della Terra». Dopo il suicidio del primo cantante John Spence, una rottura sentimentale devastante e l’addio del co-fondatore e autore Eric Stefani, i No Doubt sono usciti nel 1995 con il fondamentale Tragic Kingdom, lanciando Gwen Stefani verso lo status di celebrità globale.
Leggendo Tearing Down the Orange Curtain si attraversa a tutta velocità l’esistenza caotica, violenta e ruggente del punk-rock della Orange County. Jackson e Kohn non si limitano a questo, riescono anche a raccontare un po’ della storia di quelle zone, un invito a scoprire la musica che li ha formati come giornalisti e appassionati. È un libro che si legge in un lampo, così come sono passate in un lampo quelle musiche e quell’epoca.