Non era un clone di Michael Jackson: riascoltare Rockwell 40 anni dopo
‘Somebody’s Watching Me’ rappresenta il tentativo del figlio di Barry Gordy, fondatore della Motown, di uscire dall’ombra del padre. Con l’aiuto di Dio e di Jacko
‘Somebody’s Watching Me’ rappresenta il tentativo del figlio di Barry Gordy, fondatore della Motown, di uscire dall’ombra del padre. Con l’aiuto di Dio e di Jacko
Un nuovo libro de Il Saggiatore riunisce materiale del cantautore tra cui scritti alla madre, alla fidanzata (segreta) Valeria e una lettera aperta scritta a pochi giorni dalla morte. Ne pubblichiamo tre estratti
Sogna di non snaturarsi mai come Vasco Rossi e al Festival sarà la quota indie con ‘Tutto qui’. Farà anche ‘Notte prima degli esami’ con Fulminacci: «Volevo suonare con un amico e portare un po’ di Roma»
Un documentario presentato al Sundance racconta la storia della band di Gerald Casale e Mark Mothersbaugh come un mix folle di politica, ironia e kitsch. Giusto così
Giuliano Sangiorgi parla di ‘Ricominciamo tutto’, del festival del 2005 («non ci cagava nessuno»), del nuovo album, dello «squadrismo» di questa epoca. E ringrazia Caterina Caselli per non avergli fatto sentire all’epoca la versione di Mina di ‘Mentre tutto scorre’. «Sennò non l’avrei cantata»
Possibile hit della prossima primavera/estate, ‘Un ragazzo una ragazza’ segna il ritorno della band all’Ariston dopo sei anni. Superata la crisi, si candida per un posto sul podio: «Possiamo arrivare a tutti»
Ritratto d’artista con algoritmo: la storia narrata viene cambiata in tempo reale dall’intelligenza artificiale e così è impossibile vedere per due volte lo stesso documentario su Brian Eno
La redazione di P4K è stata in parte liquidata e in parte inglobata da GQ. Un giornalista appena licenziato dalla testata racconta cos’ha significato per lui e per il mondo della critica musicale americana
Dopo un crash del server, è salvo l’archivio della più grande piattaforma gratuita al mondo di mixtape rap. Una buona notizia in un mondo di contenuti digitali che possono sparire da un momento all’altro
Lo sguardo degli altri, l’educazione sentimentale, l’indifferenza, la rivoluzione femminile, il desiderio, la felicità. E una canzone per i mediocri di ogni tempo: tutti noi. «Sentirsi vivi costa»
Macché intelligenza artificiale. Negli anni ’70 le intelligenze naturali di Eric Idle (Monty Python) e Neil Innes (Bonzo Dog Doo-Dah Band) misero in piedi una band che clonava, onorava e sbeffeggiava il mito dei Fab Four. Con la loro complicità
Un tempo erano “queens”, ora sono “mothers”. Analisi di un termine ereditato dalla ball culture che nel pop di questi anni ’20 è diventato un manifesto poetico di metagenitorialità laicissima e tempestata di like
Nick Cave, Coldplay, Idles, Libertines, Dua Lipa, MC5, Black Keys, forse David Gilmour, Paul McCartney e Lady Gaga, sicuramente Yard Act e Gossip: ecco gli album che ascolteremo nei prossimi 12 mesi
La storia della memificazione della tracksuit parte dall’America dei Run-DMC, passa per ‘L’odio’ di Kassovitz e il grime inglese, transita da Guè, arriva ai giorni nostri con Paky, Shiva, 8blevrai, Speranza. “Fors sbagliamm i modi, ma nu sbagliamm a moda”
Per ChatGPT ‘Casa mia’ «si concentra sulla complessità delle radici culturali di Ghali», BigMama lancerà un messaggio contro il bullismo, Angelina Mango canterà «la noia che si trasforma in ispirazione». Se ci azzecca, vuol dire che davvero oggi le canzoni le scrivono con l’AI
La regina della disco nasceva 75 anni fa. Brian Eno disse che avrebbe segnato «il corso della musica per i prossimi 15 anni». Springsteen la amava e criticava il «razzismo del movimento anti-disco music»
La schiavitù come scelta, gli slogan dei suprematisti bianchi, l’ossessione per gli ebrei, le scuse giusto in tempo per la pubblicazione di ‘Vultures’: cronologia delle uscite di un sedicente «libero pensatore» che crede di essere in missione per conto di Dio
Il caso di ‘50th Anniversary Collection 1973’, ovvero pubblicare materiale d’archivio in poche copie non per motivi artistici, ma per non far scadere i diritti d’autore. Fra poco toccherà anche a Topolino
Stimolato dal ‘Christmas Gift’ di Phil Spector, nel 1964 Brian Wilson incide il suo disco natalizio. È l’addio gioioso e insieme malinconico alla giovinezza, prima delle complicazioni dell’età adulta
«Non potresti mai conoscermi nemmeno se la telecamera mi seguisse per tutta la vita», diceva Madonna. Eppure negli ultimi anni ogni popstar o aspirante tale ha il suo film-verità. Lo scopo è fidelizzare il pubblico, il pericolo è la creazione di un fandom tossico
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