Marracash negli stadi: «Non sarà il solito Festivalbar» | Rolling Stone Italia
Fabio e Marra sul palco

Marracash negli stadi: «Non sarà il solito Festivalbar»

Il concerto sarà strutturato come un film a capitoli con dialoghi, una bolla-occhio con la voce di Matilda De Angelis, band dal vivo, un corpo di ballo, un’ambientazione tra il distopico e l’ipertecnologico. «È uno show multistrato»

Marracash negli stadi: «Non sarà il solito Festivalbar»

Marracash

Foto press

«Non sarà il solito Festivalbar», chiosa Marracash a margine della presentazione dell’imminente tour estivo negli stadi italiani. Ovvero, non sarà come i concerti dei colleghi un susseguirsi di ospiti venuti a portare il loro featuring sul palco, non sarà uno show improvvisato con un paio di giorni di lavoro alle spalle e le rime su base con qualche video sui ledwall. Questo perché Marracash è un perfezionista, ma non patologico da mania di controllo: la cura, l’innovazione tecnologica, il live come racconto sono funzionali a far uscire il rap dal dilettantismo in cui sembrava confinato. «Non si scrive un pezzo in cinque minuti, non si prepara un concerto in una settimana, ogni cosa che faccio richiede molto lavoro, tempo, mezzi».

Ferdinando Salzano, il boss di Friends & Partners che produce il tour, usa l’espressone da meeting aziendale «alzare l’asticella». Suona male, ma è questo l’obiettivo di Marracash: dopo il tour di Persona, dopo il Marrageddon che hanno innovato il modo di fare concerti in Italia (e per questo sono stati copiati, o meglio presi ad esempio) vuole fare qualcosa che non si è mai visto, pensato in grande, come solo lui, Vasco e Cesare Cremonini oggi possono permettersi.

E quindi, cosa aspettarci? L’artista ci racconta che sul palco ci saranno sia Fabio che Marracash, le due anime che compongono la trilogia discografica giunta da poco all’ultimo atto con È finita la pace. Lo show sarà strutturato come un film a capitoli, da “L’ego” fino a “Reconnect” passando per “I dubbi” e “L’amore”, che conterranno brani presi dai tre album che meglio comunicano tra loro, più una vera e propria sceneggiatura con tanto di dialoghi – scritti dall’artista – tra Marracash e una bolla-occhio al centro con la voce di Matilda De Angelis, simbolo di controllo, consapevolezza e introspezione.

Il tour degli stadi Marracash toccherà il 6 giugno Bibione (VE), il 10 Napoli, il 14 Torino, il 25 e 26 Milano, il 30 Roma e il 5 luglio Messina

Sul palco in carne e ossa invece ci sarà con lui Madame, ad aggiungere intensità alla già spessa emotività di base, unica ospite annunciata di tutte le date di questo tour. Più un corpo di ballo con otto ballerini, una band dal vivo e una serie di performer, mentre sullo sfondo domineranno cinque imponenti robot alti dai tre ai sei metri. La cornice, ideata dal team italiano con sede a Londra Ombra Design si rifà a un futuro distopico, ipertecnologico, in cui l’anima dell’artista dialoga con il corpo, sotto la guida di una fantomatica MIND Industries, un’entità creata appositamente e incaricata del Monitoraggio Interiore per la Neutralizzazione del Distacco: tipo Massimo Recalcati più William Gibson, una sorta di tecnoterapia che da personale diventa collettiva.

L’obiettivo è unire tecnologia e contenuto, senza dimenticare però chi arriva per divertirsi e muovere il culo a tempo. «È uno show multistrato che accontenterà tutti, anche il tiktoker che non ne sa nulla», commenta Marracash, perché sempre di intrattenimento parliamo. E la consapevolezza tranquilla dell’artista guru che guarda avanti, immaginando scenari futuri, non deve trarre in inganno: Marra, pur avendo scavalcato generi e confini musicali, rimane il king del rap – come il titolo del disco appena rimasterizzato per la gioia dei fan – e ne è fisica testimonianza la pimpantissima torta di compleanno black & gold comparsa al termine della presentazione per festeggiare i suoi 46 anni. Lunga carriera quindi al king, senza obbligo di asticelle da alzare, solo la voglia di fare meglio e divertirsi di più.

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