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Lo “schiaffo” di Kendrick Lamar e altri fatti interessanti su ‘We Don’t Trust You’

Il diss a Drake, l’intesa tra rapper e producer, gli snippet che diventano canzoni, la mascolinità tossica tenuta a bada: ecco com’è la prima parte del disco di Future e Metro Boomin

Foto press

We Don’t Trust You di Future e Metro Boomin è uscito venerdì scorso (o meglio, è uscita la prima metà) e gli ascoltatori sono già in fibrillazione. Nel giro d’una sola giornata l’album ha accesso parecchie discussioni. Kendrick Lamar ha tirato fuori un’altra mossa in stile Control tirando bordate a Drake e J. Cole in Like That. Controversie a parte, il progetto di Future e Metro Boomin è vincente, anche se avrebbe funzionato meglio con una dozzina di pezzi solamente.

A Kendrick non va giù Drake (e forse anche J. Cole)

La guerra fredda tra Drake e Kendrick Lamar pareva essersi placata dopo un duello a colpi di messaggi nel 2010 e un segmento ripreso da ESPN, mai trasmesso, in cui pare che uno dei due si sia scagliato contro l’altro. Dopo la strofa rabbiosa di Kendrick in Like That, in cui prende di mira Drake e J. Cole con un “fanculo i big three, nigga, il più grande sono io”, la faida tra i due potrebbe riprendere. Magari con Cole di mezzo.

Anche senza il diss, comunque, Like That sarebbe una grande canzone. Metro ci ha piazzato un sample da vero pro di Everlasting Bass di Rodney O e Joe Cooley, mentre Future spacca fin dal primo verso. Se anche fosse tutto qui, sarebbe comunque il pezzo forte dell’album. Poi arriva Kendrick e fa capire di essere il numero uno. Lo dimostra con un verso che contiene un riferimento all’album For All the Dogs di Drake: “Prima che tutti i tuoi cani vengano seppelliti / C’è K con un sacco di calibro nove, ha visto Pet Sematary”. E poi: “Vaffanculo ai diss nascosti, ai first person shooter, spero si siano portati delle armi automatiche”, un riferimento a First Person Shooter a cui hanno collaborato Drake e Cole, che sono ora in tour assieme e si lodano pubblicamente a vicenda. A quanto pare, Kendrick è stanco di stronzate del genere.

I versi di Kendrick Lamar sono pochi. Gli bastano poche parole ben calibrate per affondare il colpo e costringere il mondo del rap a drizzare le orecchie. Non spreca i feat. In Like That dà spettacolo. Drake e Cole risponderanno?

L’intesa tra Future e Metro è perfetta

Con We Don’t Trust You Future e Metro riconfermano di essere la accoppiata rapper-produttore numero uno. Tornare col suo produttore di fiducia è stata per Future la scelta migliore. Metro è ambizioso e audace, mentre Future è un cantante di talento che si cimenta con un beat inquietante e sinistro in Magic Don Juan e un arrangiamento di synth dal suono epico in Claustrophobic. In Like That di Kendrick Lamar, no scusate volevo dire di Future, i due si muovono su un campione classico e una batteria sparata altissima. Nei momenti migliori, i due dimostrano di sapersi muovere su un terreno molto vasto. Non hanno un solo sound: è solo buona musica.

Gli ospiti non sono lì per fare numero

Non scrivere chi sono gli ospiti dei pezzi è uno stratagemma effimero. Nel giro di un’ora ogni cosa viene spoilerata, ma se non altro i primi ascolti sono più eccitanti. Oltre a Kendrick, c’è Rick Ross che ha una strofa in Everyday Hustle come non gli capitava da anni dove si scaglia contro la sua: “Come fai a vendere droga che ha quell’odore?”.

Travis Scott e Playboi Carti partecipano a Type Shit, un pezzo energico perfetto per il Rolling Loud. Scott compare anche in Cinderella, altro pezzone dell’album. The Weeknd regala un cantato fumoso in Young Metro, mentre Young Thug, che ora è in carcere, fa un cameo all’inizio dell’inquietante Slimed In.

Il “garante” della figaggine è il compianto Prodigy

Nel trailer di We Don’t Trust You si sentiva la voce, tratta da un clip del 2008 del defunto rapper dei Mobb Deep, Prodigy, che disserta di rap coi suoi colleghi. «Ci sono un sacco di rapper di merda in giro», dice Prodigy dal sedile di un’auto. «Questi neri non dovrebbero rappare, amico». In seguito Prodigy ha espresso il suo rammarico per il video, postato su Worldstar Hip Hop, in cui sfoga tutta la frustrazione per la allora imminente condanna a tre anni di detenzione. Ma il video rimane una parte della storia del rap che Metro e Future hanno deciso di utilizzare come cornice tematica per il loro progetto. Il fatto che Future e Metro abbiano disseminato un disco trap con frammenti di un artista newyorkese della golden age che chiede di conservare lo spirito del vero hip hop è indice della loro passione e conoscenza del genere. Come ha spiegato Prodigy nel video, la spazzatura è spazzatura, e il buon hip hop è buon hip hop.

I due celebrano Prodigy campionando Quiet Storm dei Mobb Deep in Seen It All. Prodigy, nella sua autobiografia, ha ricordato che Havoc stava per cancellare il beat di Quiet Storm dalla sua beat machine quando gli ha chiesto di non farlo e ha iniziato a lavorarci. Quel guizzo creativo gli è valso un successo senza tempo che viene rievocato a distanza di anni dalla sua scomparsa, avvenuta nel 2016.

C’è poco Toxic King, e menomale

Due anni fa scrivevo che non è divertente ascoltare Drake e Future sprecare il loro gran talento per accontentare i misogini. Era un appello affinché Future non esagerasse nel compiacere la maschiosfera del rap, finendo così per nascondere altri suoi talenti. Dubito che abbia letto il mio pezzo, ma è comunque quello che accade in We Don’t Trust You, che non si discosta troppo dalle tematiche tipiche di Future su falsi amici e pericoli della fama, ma almeno non devi chiederti cosa penserebbero di te le tue amiche se sapessero che ascolti questa roba.

A parte Runnin Outta Time, coi versi “non riesci a ottenere una reazione da me, è questo che vuoi / non è sexy mostrare la tua vulnerabilità, mantieni la calma”, qui c’è poco Toxic King. Forse tornerà fuori per il secondo album, che sarà tutto R&B.

Due snippet di Future sono finiti nel disco

Un frammento di Too Obsessed di Future è stato pubblicato originariamente nel 2022 diventando subito uno dei suoi brani più attesi. Come ha scritto uno YouTuber, «questa canzone da sola potrebbe essere la colonna portante dell’intero album». Per un altro era degno della Snippet Hall of Fame. Ora circolano molti commenti entusiasti sul fatto che il frammento sia stato inserito nel disco col titolo Ice Attack, unito a un altro snippet di Future. La cultura degli snippet è sia un modo di fare promozione, sia di costituire focus group: Future ha recepito il messaggio e prodotto Ice Attack.

Da Rolling Stone US.

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